lunedì 15 luglio 2013

AUTISMO e DIABETE Tipo 1 correlati alla vaccinazione


autismo regressivo
Un nuovo studio recensione tra pari è stato pubblicato sull’ultimo numero di Open Access, Scientific Reports [Volume 2, Issue 3, 2013] che collega l’epidemia di Autismo con l’epidemia di Diabete Tipo 1 indotto dalle vaccinazioni.

La crescente evidenza mostra che una grande percentuale di casi di Autismo ha una componente infiammatoria e/o autoimmune, è fortemente collegato al Diabete Tipo 1, ed entrambe le malattie sono strettamente correlate all’uso indiscriminato dei vaccini.

Lo studio è stato condotto e pubblicato dall’Immunologo Bart Classen, Presidente e Amministratore Delegato di Classen Immunoterapies.  impiegato presso il National Institutes of Health [Laboratorio di Immunologia - NIAID - tra il 1988 e il 1991].
 
Classen Immunoterapies,  è una società di ricerca biofarmaceutica a capitale privato dedicata alla scoperta e agli usi di vaccini, farmaci, dispositivi, prodotti chimici e prodotti affini, più sicuri. Immunoterapies Classen ha scoperto che i vaccini comuni sono una delle più importanti cause di Diabete nei bambini e negli adulti altamente immunizzati. Il management ritiene che molti farmaci e sostanze chimiche causano anche gravi eventi avversi che non sono ancora stati riportati in letteratura scientifica. L’Epidemiologia e gli altri strumenti scientifici a disposizione della Medicina possono essere utilizzati per identificare le situazioni ad alto rischio, in cui l’uso di un farmaco o un altro agente deve essere evitato. 

Esempi di situazioni in cui l’uso di un farmaco dovrebbe essere evitato sono:
  • situazioni in cui le gravi interazioni avverse farmacologiche sono comuni
  • situazioni in cui gravi interazioni avverse tra farmaci e condizioni cliniche esistenti sono comuni
Classen Immunoterapies ritiene che la ricerca scientifica deve essere improntata alla scoperta di eventi avversi ed è gravemente ostacolata perché c’è poca incentivazione finanziaria alla scoperta di eventi avversi, oltre che scarsa motivazione per i produttori a rivelare gli stessi. Come risultato di questa pratica tutt’altro che etica e scientificamente accettabile, molte persone sono state inutilmente danneggiate dai farmaci e gli eventi avversi da farmaci sono attualmente una delle maggiori cause di morbilità e mortalità negli Stati Uniti e nel mondo ipermedicalizzato.

Classen Immunoterapies ha sviluppato e brevettato metodi che creano incentivi finanziari per la ricerca e la divulgazione di informazioni corrette in merito agli eventi avversi. Tali metodi riguardano il brevetto e la divulgazione degli eventi avversi. I metodi sono tenuti a ridurre il costo dei farmaci e di altri prodotti attraverso l’abbassamento della frequenza di eventi avversi costosi.

Mentre i costi degli eventi avversi sono spesso nascosti ai consumatori, i consumatori pagano questi costi attraverso l’aumento delle indennità di assicurazione, dei servizi sanitari e delle tasse. I metodi brevettati dalla Classen immunoterapies sono accessibili alle seguenti pagine: chissà che qualche corrotto nostrano non decida di pulirsi la coscienza!

La ricerca del Dr. Classen indica che il gran numero di vaccini somministrati ai pazienti sta portando ad una epidemia infiammatoria cronica con conseguente epidemie di malattie autoimmuni, allergie, e una risposta inibitoria globale che si manifesta come obesità e sindrome metabolica. Dice il Dr. Classen al The Wall Street Journal,
Da molti anni pubblichiamo che l’infiammazione indotta dal vaccino è causa di una epidemia di Diabete Tipo 1 e di altre malattie autoimmuni. I nostri nuovi dati, così come i numerosi dati provenienti da altri per quanto riguarda il ruolo dell’infiammazione nello sviluppo dell’Autismo, lascia poco dubbio al riguardo che i vaccini svolgono un ruolo significativo nella epidemia di Autismo “.
E prosegue,
I dati migliori indicano che i vaccini inducono malattie croniche e attualmente è una grandezza che supera di gran lunga quasi tutti gli studi che evidenziavano l’avvelenamento negli esseri umani tra cui l’avvelenamento da agenti come l’amianto, le basse dosi di radiazioni, di piombo e anche le sigarette. La maggior parte dei pazienti non si rendono nemmeno conto che sono affetti da effetti negativi dei vaccini. Inoltre i pazienti e/o i loro genitori vengono molestati, accusati di praticare una dieta povera e scarso esercizio fisico che porta a obesità e sviluppo di Diabete quando in realtà soffrono di Diabete e obesità indotte dal vaccino”.

L’AUTISMO NON E’ UNA MALATTIA GENETICA

Contrariamente a quanto sostenuto da certi burocrati del Ministero delle Salute che negano sistematicamente l’esistenza di un nesso di causalità tra vaccinazioni e insorgenza dell’Autismo NON  esiste prova che l’Autismo sia una malattia genetica né, tanto meno, una malattia genetica ereditaria, ossia dovuta ad una specifica mutazione parentale che colpisca la linea germinale e quindi sia trasmessa alla progenie.

Infatti la definizione di malattia genetica si applica  a quelle malattie, fenotipicamente omogenee, causate da una specifica alterazione del materiale cromosomico,  riscontrabile in TUTTI  i  soggetti affetti.

Nonostante le estese ricerche di mutazioni di geni implicati nella migrazione e differenziazione neuronale, nello sviluppo delle sinapsi e nella maturazione delle reti neuronali, non è stata identificata alcuna mutazione specifica riscontrabile in TUTTI i soggetti  affetti da Autismo né in una significativa percentuale di essi.

Al contrario, gli studi che i burocrati del Ministero della Salute copiano e incollano nei vari verbali di rigetto che riguardano migliaia di famiglie italiane, hanno identificato POLIMORFISMI genici, cioè varianti  specifiche della normale espressione di un gene. Ciò smentisce  ulteriormente la tesi della origine genetica  dell’Autismo regressivo  in quanto  i polimorfismi sono varianti della normale espressione genica  e sono, per definizione  INNOCUI, come bene espresso dalla genetista italiana Nicoletta Archidiacono.

Le moderne acquisizioni della Genetica mostrano che se si confrontano due  sequenze del DNA dello stesso locus genico, 1 base nucleotidica su  500  è  variata [SNAPs - Single Nucleotide Polymorphysm]. Questi polimorfismi rappresentano  il 90% della variabilità presente nel nostro genoma, fatto che non comporta l’espressione di alcuna patologia. [Rocchi M, Archidiacono N.  Plasticity in Evolution of  genomic disorders: the genomic basis of disease  P .Stankiewcz  and JR.Lubski editors  - Humana Press, 2006]

La genetica è la branca della medicina che più ha progredito in questi anni, basti pensare al Junk DNA, ai meccanismi epigenetici, al peso dello stress ossidativo e del metabolismo sui geni, alle modalità interattive tra tossine ambientali e geni. Tuttavia, nonostante le ingenti risorse indirizzate alla ricerca dell’origine genetica dell’Autismo, ad oggi  NON è stato identificato alcun gene per l’Autismo.

Ciò che la moderna genetica ha scoperto è l’esistenza di numerosi Polimorfismi dei geni della detossificazione, cioè i  geni deputati alla sintesi degli enzimi delle detossificazione, quali il sistema del Citocromo P 450, glutatione-transferasi, Catalasi, Superossido-dismutasi, 8-oxiguanosina-glicolasi.

Alcuni  di questi Polimorfismi comportano sia una minore che una  maggiore produzione degli enzimi della detossificazione; tuttavia, essendo questo un processo assi delicato, un suo sbilanciamento comporta la difficoltà a smaltire sia i radicali liberi, che le numerose tossine di origine metabolica ed ambientale, sia i farmaci: compresi i vaccini!

Questo fatto può spiegare la maggior fragilità di alcune persone, portatori di Polimorfismi svantaggiosi, nei confronti delle tossine, siano esse di origine biologica, come frammenti nucleari e proteine eterologhe, metalli pesanti, sostanze chimiche sintetiche, comprese quelle abbondantemente presenti nei vaccini ed inoculate con essi.

Ulteriore elemento che valida l’origine NON genetica  della malattia è lo spaventoso aumento dei casi di Autismo negli ultimi vent’anni:

NON è mai esistita nella storia dell’Umanità un’epidemia di una malattia genetica, né potrebbe realizzarsi, alla luce delle conoscenze della Genetica!

Inoltre, contrariamente a quanto accade nelle autentiche malattie genetiche, l’espressione clinica dell’Autismo è ampiamente variabile e nello stesso bambino può mutare da un giorno all’altro, ad esempio migliorare in caso di febbre o quando si risolvono sintomi gastrointestinali o allergici.

L’autismo regressivo è oggi l’elemento unificante di popolazioni che vivono in aree geografiche assai diverse, che hanno culture, religione, alimentazione diverse, ma gli stessi vaccini!


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