lunedì 15 luglio 2013

Boom di estorsioni e furti. La crisi fa l’uomo ladro

Lo dice uno studio di Bankitalia; confermando la correlazione tra crisi e aumento di reati quali furti ed estorsioni. Il biennio preso in considerazione è il 2008-2009, ma il trend si pensa sia sempre questo. Più aumenta la crisi e più la gente si improvvisa ladro.

Boom di estorsioni e furti. La crisi fa l'uomo ladroDa quando la crisi ha iniziato a stringere sempre di più il suo cappio intorno al collo degli italiani, i furti hanno subito  un'impennata. Ce lo dice con sicurezza uno studio a firma di due economisti, Carlo Menon e Guido de Blasio, commissionato dalla Banca d'Italia e relativo relativo ai primi due anni della pesante crisi, il 2008 e il 2009, confermando la correlazione tra  tra la riduzione dell’attività economica e l’aumento di reati come furti ed estorsioni.


I due economisti hanno incrociato i bilanci delle imprese e le notizie di reato giunte all'autorità giudiziaria, verificando un luogo comune: quando aumenta la povertà anche i ladri si danno da fare di più. Ed è quello che è successo nel nostro Paese; ad una diminuzione del 10 per cento dell'attività economica a livello locale corrisponde un più 6 per cento dei furti e c'è da pensare che il trend sia proseguito anche nel periodo successivo.

Il lavoro evidenzia l’impatto significativo della crisi sulle tipologie di reato che non richiedono specifiche abilità, come appunto i furti, suggerendo come una certa quantità di azioni criminali "improvvisate" possano essere dettate direttamente dalle difficoltà economiche dei singoli.  L’analisi esclude poi qualsiasi correlazione tra l’impoverimento e i reati non strettamente economici. Stupri, omicidi e altre violenze non c’entrano nulla con la crisi.

Gli effetti della crisi sono più evidenti sull’aumento dei furti nelle zone nelle quali la forza lavoro è più giovane o dove c’è una prevalenza di piccole imprese. Diminuisce invece dove è più forte la criminalità organizzata. In Campania, Calabria, Puglia e Sicilia il legame fra la riduzione dell’attività economica e l’intensificarsi dei reati ha un’evidenza ancora minore, ad indicare come il "monopolio" del crimine detenuto dalle organizzazioni mafiose renda molto più difficile "improvvisare" un’azione illegale, rispetto alle zone dove invece "il controllo del territorio è meno capillare".

"La crisi spinge a rubare per soddisfare i più elementari bisogni e le più tradizionali abitudini", lo dice Coldiretti, che commentando la ricerca, ha ricordato che i furti nei supermercati valgono 3 miliardi di euro l’anno. I prodotti più gettonati sono gli alimentari e i beni di prima necessità. E i ladri "casuali" prendono di mira anche le campagne: in tempo di crisi si rubano pure frutta e insalata.

fonte: http://www.articolotre.com/2013/07/boom-di-estorsioni-e-furti-la-crisi-fa-luomo-ladro/188427

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