LIBERTY BELL LA PRIMA SLOT MACHINE |
Anche
chi non è giocatore accanito ha un'idea di massima su come funzionano
le slot machines. Ed anche chi non è giocatore incallito sa della
musichetta allegra che suona ad ogni vittoria, o presunta tale.
L'University of Waterloo, tramite il neurologo Michael J. Dixon,
ha condotto su di esse un'interessante ricerca specialmente su un paio
di trucchi usati per spingere al gioco. Ed uno dei due riguarda proprio
la musichetta.
Difatti
la musica tende a camuffare da vittoria le sconfitte: dunque se gioco
un euro e ne vinco 5 ho inevitabilmente guadagnato 4 euro. E la macchina
festeggia. Ma se gioco un euro e vinco 25 centesimi non ho guadagnato
alcunché, ma ho perso 75 centesimi. Ma la macchina festeggia come se io
avessi ugualmente guadagnato soldi. Ma ne ho persi. In questo modo si
camuffa la perdita di soldi facendola apparire come guadagno.
In
secondo luogo, gli algoritmi delle slots spesso danno luogo a
combinazoni in cui due elementi su tre sono uguali ed il terzo è
l'elemento immediatamente prima o dopo: in questo modo si rende visibile
il fatto che si è giunti vicino alla vittoria.
Marco Verani, ricercatore del Politecnico di Milano, ha condotto insieme ad altri professori, la ricerca “Bet on math”, che
ha vinto, insieme agli altri 8, il Polisocial Award. Verani spiega che
ad esempio le slots dei bar redristibuiscono solo il 75% di quanto
incassano: “per cui anche se tu fossi l'unico cliente della macchinetta, e
continuassi a giocare, potresti riottenere solo il 75% di quello che hai
versato. È impossibile non andare in perdita. Almeno un 25%, sempre che
non ci siano altri giocatori, andrà perso. Quindi non solo non si può
vincere. Ma non si può neanche andare in pari”.
Volete
vincere alle slot machine? Molto bene: allora non giocate alle slot
machine. E di non seguire chi vi dice che ci sono trucchi per vincere.
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