Stampatevi questo articolo e conservatelo con cura. Perchè un giorno
potrete mostrare ai vostri figli il primo articolo che descrive
dettagliatamente quello che si è verificato dopo un po’ di giorni: il
trionfale ritorno in Italia del gesuita Paolo dall’Oglio, accompagnato
da Yohanna Ibrahim e Bulos Yazigi – i due vescovi cristiano-ortodossi
rapiti ad Aleppo il 21 aprile 2013 – e, forse, pure dal giornalista
Domenico Quirico, rapito in Siria il 9 aprile.
Per sapere chi sia Paolo Dall’Oglio, che molti si ostinano a
definire un “pacifista”, vi consiglio di leggere quanto da egli
pubblicato, il 28 luglio, sul giornale di Lucia Annunziata “Huffington
Post Italia” dove il “religioso”, tra l’altro, inneggia all’uso delle armi chimiche per costringere l’Occidente ad un ruolo più risoluto nell’aggressione alla Siria.
C’è di più e di peggio. Ad esempio il suo appoggio ad Al Qaeda,
rappresentata in Siria da Abu Bakr al Baghdhadi sulla cui testa
(almeno, secondo i media Mainstream) penderebbe una taglia americana da
dieci milioni di dollari.
Basta leggere, a tal proposito, le sue sconcertanti ammissioni riportate da Famiglia Cristiana «Sono
arrivato oggi (il 27 luglio, ndr) a Raqqa (città sotto il controllo di
Al Baghdhadi, ndr) e sono contento per due ragioni: sono sul territorio
siriano in una città liberata e sono stato bene accolto. La gente nelle
strade si sente libera e questa è l’immagine della madre patria che
auspichiamo per tutti i siriani. Ovviamente nulla è ancora completato,
ma l’inizio è buono».
Tra l’altro, non è la sua prima apertura di credito ad Al Qaeda. Basta leggere qui, qui o quest’altra sua dichiarazione: ” (…) Il
jihadismo è il fatto di prendere le armi per ristabilire la giustizia. È
la guerra santa islamista. Ci sono islamisti democratici e jihadisti
democratici, così come ci sono jihadisti estremisti, radicali,
clandestini, criminali, in rapporto con i servizi segreti siriani e con
le mafie dei narcotrafficanti”. Dei combattenti di Al Qaeda dice:
“Sottolineo che sono fratelli e sorelle in umanità. Nei miei dialoghi
con loro, ho riconosciuto degli uomini e delle donne che hanno una
passione religiosa, un sentimento religioso che condivido. Sono persone
impegnate ma innamorate di giustizia“.
Del resto, come egli ribadisce: “Per
noi siriani della rivoluzione, la riconciliazione tra forze islamiste
radicali e forze democratiche è una necessità strategica. Le scaramucce
dolorose e i crimini insopportabili avvenuti tra noi devono trovare
soluzione, essere riassorbiti, per presentarci uniti di fronte al
pericolo totale rappresentato dal regime, appoggiato direttamente o
indirettamente da troppi. Il tentativo di seminare guerra intestina tra
le forze anti-Assad (a prescindere dal necessario intercettamento e
disinnesco delle derive criminali) deve fallire. Questo gli agenti e i consiglieri militari americani (sottolineature nostre)
farebbero bene a capirlo subito. Favorire i partner più affidabili,
incoraggiare le evoluzioni più auspicabili è buono. Spingerci ad
ammazzarci tra di noi non può esserlo.”
Rivalutare Al Qaeda. Sopratutto dopo lo sdegno (che cominciava ad avere anche nei media Mainstream) per gli efferati crimini
che questa organizzazione andava compiendo nei territori da essa
“liberati” in Siria e che aveva, tra l’altro, portato alla frantumazione
del “fronte anti Assad”.
Rivalutare Al Qaeda. E cosa c’è di meglio di un’ operazione di marketing
editoriale meticolosamente preparata? Dapprima una misteriosa “missione
umanitaria” (tenuta segreta anche alla Farnesina, al Vaticano e alla Nunziatura apostolica a Damasco)
in un’area infestata dalle milizie di Al Qaeda (annunciata da
Dall’Oglio sulla sua pagina Facebook); poi un “rapimento” che si
conquista i titoli di testa di TV e giornali, (messo in dubbio solo da pochi attenti giornalisti); poi lo stillicidio di comunicati di non meglio precisati “attivisti siriani” e le evidenti “bufale” (come il messaggio SMS inviato dal “rapito”) strombazzati dai media….
Tutto sembra concorrere ad una clamorosa operazione, da rappresentarsi
in piena estate, con i mass media a corto di “notizie”.
Per sdoganare Al Qaeda: il “Lupo di Gubbio” di Padre dall’Oglio. E,
al soldo – dichiarato – dell’Occidente, impegnarla, a pieno titolo,
nella guerra alla Siria.
La stessa operazione mediatica della – falsa – esecuzione di Bin Laden
che, il 2 maggio 2011, servì a “ripulire” Al Qaeda del suo
impresentabile leader e impegnarla, a pieno titolo, nella guerra alla
Libia.
Fantapolitica? Vedremo nei prossimi giorni. Intanto, un consiglio: applauditemi oggi, eviterete la fila.
Francesco Santoianni
Fonte: www.francescosantoianni.it
Link: http://www.francescosantoianni.it/wordpress/?p=925
http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=12175
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