I neonicotinoidi sono il nuovo DDT
Le analogie tra gli
insetticidi neonicotinoidi ed il tristemente famoso DDT sono molte:
entrambi erano stati dichiarati assolutamente innocui dalle case
produttrici, promossi attraverso studi fuorvianti che ne affermavano
l’efficacia a fronte di un basso impatto ambientale, ed entrambi spesso
“bypassati” dai governi che ne hanno permesso l’ampio utilizzo. La
triste verità è che sia il DDT che i neonicotinoidi a distanza di poco
tempo dall’inizio del loro utilizzo si sono rivelati altamente tossici e
nocivi sia per l’ambiente che per l’uomo. Basti pensare al gravissimo
contributo che i neonicotinoidi stanno dando all’estinzione delle api su
tutto il Pianeta…
Da un articolo apparso sul sito del The Guardian
si apprende che i neonicotinoidi “hanno una tossicità in grado di
provocare la morte degli insetti anche in dosi molto basse, questi
veleni sono 10.000 volte più potenti del DDT. Se delle api vengono
esposte a soli 5 nanogrammi di neonicotinoidi, la metà di loro morirà.”
E le api non sono l’unico insetto a pagarne le conseguenze, difatti anche farfalle ed interi ecosistemi rischiano danni irreversibili a causa di queste sostanze chimiche altamente tossiche ed inquinanti.
L’impatto ambientale di queste sostanze è altissimo difatti gli studi
dimostrano che solo una quantità che va dal 1,6 al 20% di questi
insetticidi viene assorbita dalla coltura irrorata. La parte restante
viene spazzata via dal vento causando il rischio di intossicazione e
morte per tante altre specie di insetti. In sostanza circa “il 90%
dell’insetticida penetra nel terreno” andando poi ad inquinare falde
acquifere e così via. Se si considera poi che tali sostanze permangono
nel terreno per un periodo di 19 anni, il danno ambientale è assicurato.
E’ già stato appurato anche il danno che essi causano nei corsi d’acqua,
dove si sono verificate morie di pesci, rane ed insetti.
Il rischio che corriamo è davvero alto. Qualcuno potrebbe pensare che
questo non sia un problema che riguardi l’Europa e l’Italia dal momento
che i neonicotinoidi sono stati vietati dall’Unione europea. Ma non è
così. Difatti è stato vietato l’uso solo di alcuni neonicotinoidi,
clothianidin e thiamethoxam, ritenuti responsabili della moria delle
api, ed inoltre il loro utilizzo è stato vietato solo per alcuni
impieghi mentre è ancora concesso per altri.
Come documentato nel dossier “Sai cosa causano alla salute PESTICIDI, ERBICIDI e CONCIMI CHIMICI?” scaricabile gratuitamente cliccando qui,
sono già molti anni che studi provenienti da diverse parti del mondo
hanno documentato e denunciato la tossicità e la pericolosità di
insetticidi, pesticidi ed altri composti chimici, evidenziandone anche
tutte le gravi ripercussioni che essi hanno sulla salute dell’uomo.
Sono molte le sostanze chimiche inizialmente dichiarate innocue
ma poi successivamente rivelatesi tossiche, quando ormai era troppo
tardi. Quello che stà accadendo anche con i neonicotinoidi è l’ennesima
conferma che se non s’impara dall’esperienza fatta si è destinati a
ripeterla, il problema è che tutto questo può essere, anzi lo è già,
causa di sofferenza, distruzione e morte per l’uomo, la Natura e
l’intero Pianeta.
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