giovedì 5 dicembre 2013

Come comportarsi per prevenire le malattie infettive invernali?

influenza
Ogni autunno i mass media ci mandano numerosi e frequenti inviti all’attuazione della vaccinazione antinfluenzale. Però, ormai sappiamo che:
 
- i vaccini sono pericolosi per lo squilibrio immunitario che provocano e che questo è particolarmente dannoso nei bambini (che sono fisiologicamente immunologicamente immaturi) e negli individui adulti (specie anziani) malati o deboli;
 
- i vaccini sono tossici e allergizzanti per il loro contenuto in metalli, formaldeide, antibiotici, ecc.;
 
- i rischi che facciamo correre ai nostri familiari sottoponendoli alla vaccinazione antinfluenzale non sono controbilanciati da una corrispondente riduzione della probabilità di ammalarsi;
 
- che dietro alla promozione dei vaccini antinfluenzali come intervento preventivo della sindrome influenzale invernale ci sono essenzialmente gli uffici marketing dell’Industria Farmaceutica…

Allora viene giustamente da chiedersi: Cos’altro dovrebbe fare colui che voglia non uniformarsi acriticamente a imposizioni essenzialmente commerciali che non condivide, oltre a lavarsi le mani e stare lontano da occasioni di contagio e di trasmissione di questa infezione?

Credo che la prima cosa da fare sarebbe quella di imparare dal nostro organismo che, prima di tutto, si difende in modo aspecifico e riesce in questo modo a prevenire molte malattie.
Purtroppo, come dicono Skrabanek e McCormick in un loro simpatico volumetto: “la prevenzione prevede per lo più che la gente modifichi il proprio comportamento” (1).

Pertanto, se prima di tutto dobbiamo modificare il nostro modo di vivere, dobbiamo agire su alcuni punti essenziali:

  • - capire cosa dobbiamo cambiare e poi impegnarci seriamente a cambiarlo;
  • - rivedere le nostre più comuni abitudini quotidiane e impostare una corretta igiene di vita;
  • - impostare una terapia preventiva di tipo non farmacologico (omeopatica, fitoterapica, dietetica, sportiva, ecc.) capace di attivare le nostre difese aspecifiche;
  • - personalizzare ogni intervento terapeutico;
  • - nel caso si manifesti una sindrome influenzale (perché può sempre manifestarsi anche indipendentemente dalle nostre precauzioni), valutare la sua prognosi e cercare, se è possibile, di curarla in modo non farmacologico.
Ovviamente, questo approccio non vale solo per la prevenzione della sindrome influenzale e non vale neppure per la prevenzione di una qualsiasi malattia infettiva, ma vale per la prevenzione di ogni malattia!
 
Una tale affermazione, che è realmente veritiera, dovrebbe farci capire quanto sia importante questo tipo di approccio sanitario.

Prendere coscienza che dobbiamo cambiare
 
Come sempre, il primo passo per guarire o per migliorare le nostre condizioni di salute è quello di prendere coscienza che non siamo perfetti e che dobbiamo migliorarci.

In genere, ogni persona è teoricamente d’accordo su questo punto, ma il problema non sta nell’essere d’accordo o meno, bensì nella forza di volontà necessaria per cambiare.
 
Talvolta, questa decisione ci viene offerta proprio da una malattia non lieve e quindi si può dire che anche la perdita di salute è occasione di riflessione e di crescita interiore.
 
Personalmente, sono convinto che tutto è occasione di crescita … dipende solo da come interpretiamo l’evento e da come reagiamo.
 
Il problema quindi, come sempre, siamo noi.

Sapremo cogliere l’occasione della malattia per fare il punto sulla nostra situazione e correggere il nostro cammino di vita?
 
Sapremo cogliere l’occasione di una piccola malattia per evitare i fattori favorevoli il nostro indebolimento organico in modo da correggerli ed evitare che la prossima volta il nostro organismo vada incontro ad una patologia di gravità uguale o maggiore?

Dipende veramente tutto da noi!
 
Il problema non sono i batteri o i virus: essi sono sempre presenti fuori di noi e in noi.
Il vero problema siamo noi stessi, il nostro credere di sapere, il nostro credere che non ci siano alternative al nostro modo di vivere …
 
Nella nostra presunzione e nel nostro orgoglio ha origine la quasi totalità delle malattie.
 
Se ci ammaliamo di sindrome influenzale significa che il nostro sistema immunitario è debole, ma se è debole significa che lo abbiamo indebolito.
 
Dobbiamo allora chiederci: Cosa ha indebolito il nostro sistema immunitario?

Le cause più frequenti sono:
- vita sregolata,
- pasti sbilanciati,
- ingestione di sostanze tossiche con cibi, bevande, aria, ecc.,
- poche ore di sonno,
- scarsa o assente attività fisica,
- scarsa attività ricreativa o distensiva,
- conflitti interiori o tensioni con coloro che ci stanno vicini a casa, al lavoro, ecc.,
- scarso o errato spazio alla nostra interiorità spirituale …

Ecco dove ci può portare una riflessione su una semplice malattia!

Impostare una corretta igiene di vita
L’igiene di vita (intendendo con questo termine, volutamente generico, un’igiene “totale”, cioè comportamentale, ambientale, alimentare, sportiva, ecc.) è così importante che, non potendola esaurire in poche pagine, preferisco raccomandare con particolare enfasi la lettura di alcuni libri che ho scritto su questo argomento (2). L’enfasi è giustificata dal fatto che considero l’igiene di vita una prevenzione/terapia che dovrebbe essere alla base non solo delle malattie infettive, ma di qualsiasi condizione patologica.

Tra i vari consigli per poter impostare correttamente la nostra quotidianità, ritengo basilari e irrinunciabili i seguenti:
a) Rispetto dei ritmi biologici.
b) Respirazione corretta.
c) Igiene fisica.
d) Sport non agonistici e non pericolosi per la vita.
e) Igiene alimentare.

Senza il rispetto di questi cinque punti, credo sia privo di efficacia duratura ogni approccio terapeutico.
 
Basato su questi, invece, qualsiasi altro trattamento trova le fondamenta favorevoli per poter esplicare nel modo migliore le sue potenzialità.
 
In ogni caso, non dimentichiamo che la sindrome influenzale compare sempre in un organismo debole o stressato o squilibrato: ecco perché prima di impostare una vera terapia preventiva o curativa dell’influenza dobbiamo porre la massima attenzione a questi cinque punti basilari.

Roberto Gava


1. Skrabanek P., McCormick J. S. Follie e inganni della Medicina. Marsilio ed., 1992.
2. In particolare, consiglio la lettura dei seguenti testi:
- Gava R. L’Uomo, la Malattia e il suo Trattamento. Vol. II - Parte A: Rispetto dei ritmi biologici, Respirazione corretta, Igiene fisica, Sport non agonistici e non pericolosi per la vita, Digiuno terapeutico. Edizioni Salus Infirmorum, Padova, 1999;
- Gava R. L’Uomo, la Malattia e il suo Trattamento. Vol. III - Parte B: Nozioni generali di dietetica, Elementi nutritivi, Lavorazione degli alimenti, Tossicologia alimentare. Edizioni Salus Infirmorum, Padova, 1999;
- Gava R. L’Uomo, la Malattia e il suo Trattamento. Vol. IV - Parte C: Caratteristiche nutrizionali degli alimenti, Consigli pratici. Edizioni Salus Infirmorum, Padova, 1999.

Articolo tratto in parte dal libro “La sindrome influenzale in bambini e adulti” 


 fonte: http://www.informasalus.it/it/articoli/malattie-infettive-invernali.php


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