giovedì 5 dicembre 2013

NIKOLA TESLA – NUOVI DOCUMENTI

NIKOLA TESLA: IL GENIO JUGOSLAVO AL SERVIZIO DELL’UMANITA’. ECCO ALCUNI DOCUMENTI FBI

 

Nasce a Smiljan in Jugoslavia notte fra il 9 e il 10 ottobre 1856. Muore a New York, da solo in una camera d’albergo il 7 gennaio 1943, in circostanze ancora oggi nebulose. Il suo corpo non fu sottoposto ad autopsia. Nella sua ultima telefonata ad un generale a stelle e strisce aveva detto di essere in grado di fermare la seconda guerra mondiale in corso, arrestando irreversibilmente tutte le macchine.
 
Nella sua straordinaria carriera aveva rinunciato per ben due volte al premio Nobel. Non era interessato al denaro né alla fama, ma solo al bene comune. Tra l’altro, aiutò in modo risolutivo Guglielmo Marconi nelle sue ricerche sulla propagazione delle onde radio.

un rapporto FBI

Al momento della sua dipartita terrena nell’albergo New Yorker, il Federal Bureau of Investigation (agenzia di intelligence governativa USA) ha sequestrato tutta la documentazione sulle sue rivoluzionarie scoperte scientifiche, di cui è in possesso arbitrariamente il governo degli Stati Uniti d’America, che invece da allora le sta sfruttando per dominare l’umanità. Gran parte di questo materiale è tuttora top secret.
 


Energia libera e gratuita per tutto il genere umano. Scrive lo stesso Tesla nel 1904:

«Quando la grande verità verrà accidentalmente rivelata e poi confermata empiricamente, cioè quella che questo pianeta, con tutta la sua immensità spaventosa, è per le correnti elettriche virtualmente nient’altro che una piccola sfera di metallo, e da questo fatto ne deriveranno tante opportunità per noi, ognuna delle quali supererà l’immaginazione e avrà conseguenze incalcolabili; quando sarà inaugurato il primo progetto e verrà mostrato che un messaggio telegrafico, segreto e inafferrabile quanto può essere il pensiero, verrà trasmesso a qualsiasi distanza terrestre, che il suono della voce umana con tutte le sue intonazioni e le sue inflessioni, riprodotto fedelmente e immediatamente, verrà trasmesso sino a qualsiasi altro punto del globo, che l’energia di una cascata sarà disponibile per produrre luce, calore o forza motrice dovunque – su mare o terra o in aria – l’umanità sarà come un mucchio di formiche agitato con un bastoncino: vedremo il caos arrivare».







Il New York Daily News del 2 aprile 1934 riporta un articolo intitolato «Il sogno di Tesla di un’energia senza fili vicino alla realtà», che descriveva un “esperimento programmato per spingere un’automobile utilizzando la trasmissione senza fili di energia elettrica”. Questo successe dopo l’episodio e non vi era menzione di “free energy”.
 
Un’esistenza dedicata all’evoluzione della scienza e al benessere del genere umano. Per Nikola Tesla: 
 
«La scienza è solo una perversione, se non ha come fine ultimo il miglioramento delle condizioni dell’umanità».


Addirittura scoprì i raggi cosmici e fu il primo a sviluppare i raggi-x. Ma la sua scoperta più “rivoluzionaria” è stata che l’energia elettrica può essere propagata attraverso la Terra e attorno alla zona di Schumann (un’area atmosferica). L’invenzione di Nikola Tesla, conosciuta come la trasmissione d’energia elettrica senza fili, verrà in seguito applicata ma non per scopi benefici.  


Tesla sosteneva l’esistenza in natura, di campi energetici, di “energia gratuita” cui diede il nome di etere. E attraverso l’etere, si potevano trasmettere, ad esempio, altre forme di energia. La convinzione dell’esistenza nell’Universo di un’energia inesauribile e potentissima sorse in lui nell’età infantile, quando giocando a palle di neve con gli altri ragazzini, aveva assistito ad una slavina.


Egli era convinto che quella frana fosse stata provocata da una semplice palla di neve e che era bastato un piccolo urto per avere il fenomeno della slavina, con le sue conseguenze. Egli dedusse quindi che esisteva un’energia immagazzinata nel cosmo che, se opportunatamente sfruttata, poteva rendere possibile l’utilizzo della tecnologia umana.

Nel maggio del 1899, si recò a Colorado Springs dove istallò un laboratorio. Egli riteneva possibile, infatti grazie a questo “pozzo di energia inesauribile”, l’etere, trasmettere energia elettrica a località lontane senza la necessità di ricorrere ai fili di conduzione elettrica, e quindi agli elettrodotti.


In particolare, scoprì che la Terra, o meglio la crosta terrestre, era un ottimo conduttore di energia elettrica, dal momento che un fulmine che colpisce il suolo, crea delle onde di energia che si muovono da un lato della terra all’altro.


Tesla istallò nel proprio laboratorio un’enorme bobina che aveva lo scopo di mandare impulsi elettrici nel sottosuolo, così da permettere il trasferimento di energia elettrica a lampadine poste a una notevole distanza.


Tesla sosteneva che la zona dell’atmosfera terrestre posta a 80 chilometri dal suolo, detta ionosfera, era fortemente conduttrice, e quindi poteva essere sfruttata per trasportare energia elettrica verso lunghe distanze. Ma era necessario risolvere il problema di come inviare segnali elettrici ad una tale altitudine. L’interno del laboratorio a Pikes Peak, Colorado. I lampi che si vedono sono creati dalla bobina. Ritornando a New York, Tesla scrisse un articolo di respiro futuristico sul Century Magazine, affermando la possibilità di catturare l’energia sprigionata dal sole e proponendo un “sistema mondiale di comunicazione” utile per comunicare telefonicamente, trasmettere notizie, musica, andamento dei titoli azionari, informazioni di carattere militare o privato senza la necessità, ancora una volta, di ricorrere ai fili. L’articolo catturò l’attenzione di un magnate dell’epoca, tale J. P. Morgan che offrì un finanziamento di 150 mila dollari.Tesla ha inventato il cosiddetto wireless un secolo fa.




In tempi più recenti l’FBI ha rilasciato una nuova sala di lettura elettronica on-line denominata “The Vault” che consente  visionare alcuni documenti governativi. Sono documenti storici cartacei ora divenuti copie digitalizzate. Questo database contiene migliaia di documenti, ma si presume che altri file verranno divulgati in futuro.  
L’importanza di Tesla è anche riconosciuta nella Conférence Générale des Poids et Mesures del 1960, in cui viene intitolata a suo nome l’unità del Sistema Internazionale di misura della densità di flusso magnetico o induzione magnetica (detta anche campo magnetico B). Oltre ai suoi lavori nell’elettromagnetismo e nell’ingegneria, si ritiene che Tesla abbia contribuito in varia misura alla robotica, informatica, fisica nucleare e fisica teorica. I suoi ammiratori contemporanei lo definiscono l’uomo che ha inventato il Ventesimo secolo.
Negli ultimi anni Tesla è stato dipinto dai media asserviti al sistema di potere dominante, come una sorta di “scienziato pazzo” e gli sono state attribuite anticipazioni di sviluppi scientifici successivi.

 

 

 
 

 
Approfondimenti:
 
Abram, Arthur, “The Forgotten Art of Electric-Powered Automobiles”, The Cormorant, bollettino del Packard Club (data sconosciuta)
 
- Intervista di Derek Ahiers a Petar Savo, 16 settembre 1967 (dagli archivi di Ralph Bergstrasser)
 
- Childress, David H., The Fantastic Inventions of Nikola Tesla, Adventures Unlimited Press, Illinois , 1993, ISBN l932813-19-4 
 
- Childress, David H. (ed.), The Tesla Papers, Adventures Unlimited Press, Illinois , 2000, ISBN 0-932813-86-0 
 
- Decker, Jerry, “Tesla’s Electric Car – The Moray Version”, KeelyNet BBS, postato il 31 gennaio 1993
 
- Extraordinary Technology, vol. 1, nr. 2, aprile/maggio/giugno 2003
 
- Greene, A.C., “The Electric Auto That Almost Triumphed”, Dallas Morning News, 24 gennaio 1993 
 
- Nieper, Hans A., Revolution in Technology, Medicine and Society, MIT Verlag, Oldenburg, 1985, ISBN 

3-925188-07-X (inizialmente pubblicato in Germania come Revolution in Technik, Medizin, Gesellschaft, 1981) 
 
- Siefer, Marc I., Wizard. The Life and Times of Nikola Tesla, Birch Lane Press/Carol Publishing Group, NJ, 1996, ISBN 1-55972-329-7
 
- Seife, C., “Running on Empty”, New Scientist, 25 aprile 1998 
 
- Southward Car Museum Trust Inc., The illustrated Motor Vehicle Collection, Paraparaumu, Nuova Zelanda, ISBN 0-47305583-X

- TFC Books FAQ, http://www.tfcbooks.com/tesiafaq e Vassilatos, Gerry, “Tesla’s Electric Car, KeelyNet BBS
- Cheney Margaret, Tesla, un uomo fuori dal tempo, 2007, Liberilibri


 
Gianni Lannes
 




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