mercoledì 10 febbraio 2016

Il labirintico status quo (5)

Azione torsionale, per la formazione dell'apparente "infinito".
La storia umana, raccontata ufficialmente (ossia, deviandola), è una “vicenda di sangue”.
Ad ogni livello sociale, è sempre stato il sangue a scorrere a fiumi.
Ed, ogni livello, si è replicato nell’altro, senza fine di continuità, ordinatamente ma... senza darlo a vedere.
In maniera tale da (anche quando "vedi"), prendere sempre un abbaglio, eleggendolo a dogma, di caso in caso.
Una replica che si serve della dimenticanza – frutto del sopravvivere “senza memoria” – al fine di esercitare “il proprio interesse (costituito dal concetto unilaterale della “proprietà privata”, derivante da qualcosa “che si sente dentro, e che non riesci più ad interpretare per quello che è: sovranità centrale nativa”).
Qualcosa, dunque, sfrutta qualcosa d’altro, in quanto “qua, così”:
  • qualcosa “ha di più”
e
  • qualcosa “ha di meno”
ma
  • non come te lo potresti anche, tutto sommato, aspettare. No. In una maniera oltremodo “ingiusta”, dove… qualcosa ha tutto e qualcosa non ha nulla.
Questo “qualcosa” è, nella sostanza, “qualcuno” – a Filtro di Semplificazione attivo.
Nella gerarchia (nel livellamento), ogni strato/stato/Stato… riproduce sempre (sempre):
  • un “doppio e sovrapposto (parallelo ombra)… segnale portante (banda di scorrimento)”. 

Cioè? A fianco/dentro/sopra/insieme (come meglio credi o intendi immaginare) al reale manifesto “qua, così”, ma sempre ben “isolato (non manifesto)”, viaggia/c’è/esiste – anche – il segnale portante (clock, sincronia), atto a rendere fluido e liquido lo status quo apparente, poiché manifesto.

Ciò fa parte, realizza e completa, l’infrastruttura cardinale che permette alla manifestazione reale “in sezione (ossia “qua, così”)” di potersi auto alimentare, per mezzo dell’auto intrattenimento umano d’insieme, azionato “in leva” dalla delegazione frattale espansa by Dominio (qualcosa che dà luogo all’AntiSistema:
un termine relativo al tuo più autentico cammino, in prospettiva ribaltata rispetto a ciò che stai tracciando/conseguendo nell’attuale forma di reale manifesto).
Ossia, quando SPS annuisce all’espressione AntiSistema, lo fa da una prospettiva originale umana, laddove il Dominio attuale non era ancora “formato/giunto/maturato”.
Il Sistema è, per semplificazione (anche se il termine è foriero, a sua volta, di deviazione/controllo), un insieme giusto, emanato da forme individuali giuste, ossia, in equilibrio sostenibile, dal punto di vista della non prevaricazione altrui/reciproca.
  
Come può, una simile visione energetico/invasiva, essere rispettosa del "vicinato"?

Un reale potenziale, che non è utopia, bensìpossibilità centrale.
Il Sistema è:
giustizia, da qualsiasi punto di vista, in equilibrio fra le parti.
Fai attenzione, perché il concetto di “giustizia”, senza altro tipo di distinzione superpartes, ricade sempre all’interno di una struttura sociale amministrata trasversalmente, ossia, dominata.
C’è tutta una serie di “indicatori (frattali espansi)”, che ti possono aiutare nel divincolarti tra le sfumature di qualcosa che “l’abito fa il monaco (apparenza)”.
La frattalità espansa è, giusto appunto, ciò che costituisce – anche – il segnale di clock (la sovrapposizione di banda parallela e canale di scorrimento dell’armonizzazione all’intento dominante della grande concentrazione di massa che, per delegazione frattale espansa, guida il mantenimento dello status quo o del reale manifesto ad hoc). 
  
Per cui, ad ogni livello, esiste sempre:
  • un termine
  • ed il relativo “doppione, a guida frattale espansa”.
Un esempio:
  • se percepisci, consegui e realizzi la tua capacità di delegare, nell’atto della tua professione, al fine di meglio amministrare il “tuo lavoro/dovere/impresa”
allo stesso tempo
  • esiste anche il “delegare frattale espanso” o la tua capacità di accorgerti che ciò che fai ad un livello manifesto, deriva/è in contatto non locale ed in leva… con il gemello stato frattale espanso che, come un impianto radicale o infrastrutturale/funzionale, costituisce l’anello di congiunzione/continuazione, di un modello di reale manifesto (qualsiasi) estratto da quello potenziale (ma non a caso, bensì, ordinato secondo l’intenzione dominante “qua, così”).
Segnale "reale manifesto e potenziale" (gli "innesti" sono diversi).
Se ti accorgi (“ricordi/sei”), dunque, di quello che esattamente “compi/fai”, ad un livello di simbologia/trasduzione… del segnale portante, allo stesso tempo, ti rendi conto anche della strutturazione frattale espansa relativa al “tutto (manifesto + potenziale)”.
Esiste sempre, dunque, una coppia di “valori” (gemelli), caratterizzata dalla sovrapposizione di stato:
  • termine + termine “frattale espanso”
  • coordinata dal relativo “terzo stato proprio”
  • a costituire, di fatto, una tri-unità funzionale e sempre centrale, rispetto al centro del Dominio (che è diventato, nel tempo e nella dimenticanza auto indotta nella Massa, anche il centro centrale della Massa. Qualcosa che non può accadere se… prima, non ha assunto un simile ruolo predominante, a livello frattale espanso).
La gerarchia non inizia e non termina, in/con quello che vedi, senti, tocchi, etc.
La gerarchia, se ti limiti a quello, allora è come se “sgorgasse dal nulla”, non di certo provenendo dalle figure simboliche, seppure reali, del lignaggio acquisito nel tempo, né dal potere investito per “voto pubblico e/o privato”, né dalla continuazione storico deviata.
La gerarchia è una risposta organico/funzionale, relativa a ciò che succede (c’è, “è”) al livello frattale espanso, ossia, alla grande concentrazione di massa che è in grado di delegare alla frattalità espansa, ogni compito di rappresentarla… nella manifestazione reale, dando luogo alla relativa polarizzazione “in salsa dominante e… ad immagine e somiglianza” del Dominio.
Quindi, puoi sempre – ad esempio – “accorgerti” e “accorgerti in maniera frattale espansa”. Due stati diversi, seppure sempre agganciati in maniera "dominata vs dominante".
Il disinnesco è, quindi, compiere sempre e solo “il primo passo” (ad esempio, “l’accorgersi di”) e fermarsi lì, non ritrovando mai la “forza”, per andare oltre, concentrandoti verso “l’accorgerti frattale espanso”, che ti permette di risalire la gerarchia, al livello di congiunzione di qualsiasi significato sostanziale, a partire da qualsiasi significato parziale/di parte/relativo a…
Una simile “forza” ècoerenza centrale, con te al tuo/suo centro (terzo stato proprio).
Il reset, allo stesso tempo, è:
  • quella condizione inerziale, relativa allo status quo “qua, così”
che
  • per mezzo della sovrapposizione di "segnale + segnale portante (frattale espanso)"
  • scorre nella propria non manifestazione polarizzante
ossia
  • ciclicamente indotta, dal Dominio
  • al fine di manutenere il proprio impero “senza necessità di vessilli al vento”.
  
È come, più concretamente, ricevere il segnale radio/tv.
Oppure, prendere una pastiglia, su "ordine" del medico di famiglia.
Sei tu che decidi di installare l’antenna ricevente sul “tuo tetto”. Sei tu che decidi di andare dal medico e seguire i suoi “consigli”.
No?
Peccato che, 1) l’antenna la metti, perché “così fan tutti/e”, 2) dal medico ci vai, perché “non stai bene, qua, così” e 3) consegui sempre, perché 4) la moda e la malattia sono auto indotte, in te… per delegazione frattale espansa, non manifesta, in leva, non locale, ubiqua e grandemente interessata affinché, il proprio centro dominante continui a godere di ogni beneficiopossibile perché non immaginabile”.
  
Due forze di scorrimento.
Se tu potessi “aprire un cavo portante del reale manifesto”, ci troveresti dentro “una doppia anima”:
  • canale reale manifesto + guida portante, per delegazione frattale espansa (segnale di clock).
Se tu potessi accorgerti, ancora più nel profondo della sostanzialità, ci troveresti dentro “uno spirito guida”:
  • canale reale potenziale + relativo accesso, per grande concentrazione di massa (centro di Dominio).
Anche senza "aprire il cavo", ecco la "doppia anima", l'isolamento e la forma di aggancio ("spirito") diversa.
Riesci ad immaginarlo? Bene. Sei già sulla buona strada, ben orientato/a seppure ancora “qua, così”.
Altrimenti, non ti resta che conseguire. Che altro?
Accorgiti della “doppia anima” che caratterizza il reale manifesto, poiché, chiave per agganciare lo “spirito”... contenuto in termini di accesso al centro del potenziale.
SPS innova (ricorda, riporta alla luce) il significato, originale/simbolico, dei “termini religiosi/spirituali” che, nel frattempo, hanno riempito di “calcare” ogni significato frattale espanso originale (quello che sapevi e che sai ancora ma, non ricordi).
Lascia perdere, quindi, ogni deviazione intercorsa “notte tempo”. Aderisci alla più “performante” simbologia frattale espansa, che “è” sempre, al di là di ogni devianza e deviazione… poiché anche memoria, oltre che legge e strumento.
La sua neutralità di fondo è la tua garanzia più assoluta.
Quando programmi una “macchina”, la macchina non sbaglia mai… essendo l’errore... una virale compresenza, prevista in sede di stesura dell’algoritmo e, dunque, mai casuale.
La frattalità espansa è una funzione per ogni tipo di concepimento di reale manifesto.
Il Filtro di Semplificazione ti “consiglia” di non procedere oltre, sino al momento in cui “avrai colmato il gap che ti mantiene nel ‘qua, così’”. Solo, poi, riuscirai, infatti, ad affrontare – senza ritornare indietro – ciò che è al di là di tutto ciò.
Un passo alla volta (così disinneschi il disinnesco).
  
Per accedere al terreno del vicino, devi prima riuscire a scavalcare il recinto, che divide e separa; senza – per/con questo – spezzarti una gamba o rompendoti un piede, in quello che è, e rimane, un tentativo di
Quando sei pronto/a, lo percepisci da te.
Nel durante, hai tempo per accorgerti a livello frattale espanso, applicandoti in maniera prospetticamente avanzata/estesa ad ogni tipo di situazione AntiSistemica, che si ripete perché automaticamente obbediente al relativo centro di ordinamento funzionale “delegante + dominante”.
   
  
Banche, Renzi: Italia non è epicentro crisi ma devono trasformarsi.
L'Italia non è l'epicentro della crisi che sta investendo i mercati, ma le banche nazionali devono trasformarsi, ha detto oggi il premier Matteo Renzi alla vigilia di un Consiglio dei ministri dedicato alla riforma delle banche di credito cooperativo, alle misure per ridurre le sofferenze e per accelerare i tempi di recupero dei crediti.
"Il mondo finanziario arranca. L'Italia non è l'epicentro della crisi, che purtroppo ha molte cause: petrolio, tensioni geopolitiche, paesi ex emergenti", scrive il presidente del consiglio Matteo Renzi nella sua Enews.
"Del resto, al netto delle scelte tattiche sull'immediato, il punto chiave è che il sistema bancario deve trasformarsi... In futuro ci saranno meno sportelli e più digitalizzazione, meno retail e più banche di investimento.
Non è che accade tutto domattina, sia chiaro. Ma il percorso è questo".
Da inizio anno le banche italiane hanno perso in Borsa il 38,5%.
Link
  • l'Italia non è l'epicentro della crisi che sta investendo i mercati… cheha molte cause: petrolio, tensioni geopolitiche, paesi ex emergenti (l’Italia consegue, essendo nel vortice. Le “molte cause” sono l’equivalente del fumo negli occhi, essendo la causa, solo una: nella sostanza, il Dominio)
  • ma le banche nazionali devono trasformarsi (la trasformazione camuffa apparentemente le cose, ma non le cambia nella propria ragione AntiSistemica)
  • alle misure per ridurre le sofferenze e per accelerare i tempi di recupero dei crediti (il Governo lavora con/per le banche, ossia, per far sì che esse possano venire da te, che gli devi del denaro, e passarti al tritacarne… in maniera più accelerata e pur sempre “nei termini di legge”)
  • del resto, al netto delle scelte tattiche sull'immediato, il punto chiave è che il sistema bancario deve trasformarsi (se conosci qualcuno/a, se te stesso/a sei finito/a in un simile tritatutto, saprai anche che… le banche agiscono in maniera dubbia, ingiusta, medievale, etc. eppure, sempre alla moda, ben vestite nella loro simpatica apparenza a mo’ di elegante spot pubblicitario, nel quale si trasformano in quello che non sono, se non a livello di potenziale del tutto distaccato dal reale manifesto)
  • in futuro ci saranno meno sportelli e più digitalizzazione, meno retail e più banche di investimento (la banca diventa sempre più virtuale, ossia tende ad "entrarti dentro" insieme alla tecnologia che lo permette. Nel tuo sangue c’è, ormai, anche la banca, trasformandosi in liquida ed invisibile compresenza. L’investimento diventi tu, nel momento in cui… lo sostieni, perché diventato all’apparenza, anche la tua ragione di vita)
  • non è che accade tutto domattina, sia chiaro. Ma il percorso è questo (molto chiaro. No? Il Dominio, e gli inconsci Punti di Riunione AntiSistemici, non hanno fretta, essendo caratterizzati da una logica verità, che non impedisce loro di investire nel “qua, così” a lunghissimo termine)
  • da inizio anno le banche italiane hanno perso in Borsa il 38,5% (le banche non perdono mai nulla di nulla. Per il vantaggio temporale che godono su di te e con lo “short/legge”… guadagnano, altrove, in leva… molto più di quello che “perdono” alla luce del Sole. Anche la modalità del guadagno si trasforma, insieme alla banca… che c’è sempre, ovunque e comunque).
Qualcosa che “c’è sempre, nonostante tutto” è, anche, la guerra.
Guerra che, anch’essa, si è trasformata in alcune aree del pianeta, per quello che esattamente “è”:
impoverimento costante della Massa, anche della parte che “vince” (ognuno perde sempre qualcosa, in guerra).
Chi “vince sempre” è il Dominio che, “senza battere ciglio”… predetermina la forma dello status quo. A “discendere da ciò”, le parti si costituiscono perché non ricordano più, decadendo nella auto suddivisione a favore dell’interesse di parte.
Le “alleanze” si stringono per affrontare nodi più complessi (strategicamente) ed, allo stesso, perché a livello frattale espanso… “tutto è collegato al Dominio”. Ma… le alleanze valgono quanto “il due di picche”, quando è il Dominio ad ispirarle ed, allo stesso modo, a discioglierle al momento più consono. 
  
Campo torsionale, applicato al reale manifesto.
Approssimativamente 21 milioni di sovietici, tra cui 7 milioni di civili, morirono nell'"Operazione Barbarossa", l'invasione dell'Unione Sovietica da parte della Germania Nazista
Retroterra: relazioni Usa-Urss.
L'alleanza del tempo di guerra tra Stati Uniti ed Unione Sovietica fu un'aberrazione nel normale tenore delle relazioni Usa-Urss.
La rivalità strategica tra le due grandi nazioni risale agli anni 1890 quando, dopo un secolo di amicizia, americani e russi divennero rivali nello sviluppo della Manciuria…
Nel 1917 la rivalità si fece intensamente ideologica.
Gli americani non dimenticarono mai che il governo sovietico negoziò una pace separata con la Germania nella prima guerra mondiale, lasciando gli alleati a combattere da soli le Potenze Centrali….
Stalin accusava Roosevelt di aver di proposito ritardato lo sbarco in Francia, costringendo i sovietici ad assorbire l'urto della forza tedesca
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  • l'invasione dell'Unione Sovietica da parte della Germania Nazista (alleanza che si crea, poi si rompe)
  • l'alleanza del tempo di guerra tra Stati Uniti ed Unione Sovietica fu un'aberrazione nel normale tenore delle relazioni Usa-Urss (“alleanza del tempo di guerra… un'aberrazione nel normale tenore delle relazioni Usa-Urss”. Ergo: l’alleanza serviva persino a quando…).
SPS ti domanda: è per te, normale un simile comportamento
Al di là degli interessi, che cosa puoi evincere?
Che... gli Stati si muovono senza onore, non rispettando nulla e nessuno, visto che anche nei confronti dei “propri” cittadini, la guerra non manca mai.
I “valori” diventano solo materiali, così.
Due visioni del mondo.
Guerra Fredda tra Urss e Usa, con l'aggiunta della Cina.

Gli Stati Uniti, guidati dal presidente Harry S. Truman fin dall'aprile 1945, erano determinati a dare forma al mondo del dopoguerra aprendo i mercati mondiali al commercio capitalista, secondo i principi stesi dallo Statuto Atlantico:
auto-determinazione, accesso economico paritario, e un'Europa capitalista ricostruita che poteva nuovamente servire come fulcro degli affari mondiali.
Franklin Roosevelt non aveva mai dimenticato l'eccitazione con cui aveva accolto i principi dell'idealismo wilsoniano durante la prima guerra mondiale, e vide la sua missione negli anni quaranta come quella di portare al mondo una pace duratura e una genuina democrazia.
Ma questa era egualmente una visione di interesse nazionale.
Come principale potenza industriale, e una delle poche nazioni non sconvolte dalla guerra, gli Stati Uniti finirono col guadagnare più di ogni altro dall'apertura del mondo intero al commercio senza restrizioni.
Gli Stati Uniti ebbero un mercato globale per le loro esportazioni, e ebbero accesso illimitato alle materie prime fondamentali.
Determinato ad evitare un'altra catastrofe economica come quella degli anni trenta, Roosevelt vide la creazione dell'ordine postbellico, come un modo per assicurare la prosperità degli Usa.
Una tale Europa richiedeva una Germania in salute al suo centro.
Truman poté portare avanti questi principi grazie a una potenza che produceva la metà dei beni industriali mondiali e una forza militare che aveva il monopolio della nuova bomba atomica.
Questi obiettivi erano al centro di quello che l'Unione Sovietica si sforzava di evitare, mentre la rottura dell'alleanza continuava a procedere…
I disaccordi sui piani del dopoguerra si incentrarono inizialmente sull'Europa centrale e orientale. Avendo perso 20 milioni di vite durante la guerra, sofferto l'invasione tedesca e nazista, e subito decine di milioni di vittime a causa degli attacchi provenienti da ovest per tre volte nei 150 anni precedenti, l'Unione Sovietica era determinata a distruggere la capacità tedesca di dichiarare un'altra guerra.
Gli obiettivi statunitensi erano apparentemente opposti, in quanto richiedevano una Germania in salute al centro dell'Europa…
Gli Stati Uniti lanciarono un massiccio sforzo di ricostruzione economica, prima in Europa occidentale e quindi in Giappone (così come in Corea del Sud e a Taiwan).
Il Piano Marshall iniziò a pompare 12 miliardi di dollari nell'Europa occidentale.
La motivazione logica era ovvia:
qual era lo scopo di avere una soverchiante superiorità produttiva se il resto del mondo non era in grado di produrre una domanda adeguata?
Il programma venne presentato come uno scambio finanziario; ricostruendo rapidamente queste nazioni, gli Usa potevano porre fine alla loro dipendenza dagli aiuti e ripristinarli come partner commerciali.
La Germania, la nazione più industrializzata e ricca di risorse dell'Europa, era di particolare importanza in questo sforzo.
Inoltre, la ricostruzione economica aiutò a creare un'obbligazione clientelistica da parte delle nazioni che ricevevano l'aiuto statunitense; questo senso di impegno dovuto, incoraggiò la volontà a entrare in alleanza militare e, cosa ancor più importante, in alleanza politica
In risposta, gli Stati Uniti sostennero una massiccia offensiva ideologica.
Gli Usa miravano ad interferire negli affari interni e nella sovranità di altre nazioni, e talvolta ad imporre la loro volontà sugli altri, sotto gli slogan "libertà", "democrazia" e "diritti umani".
In retrospettiva, questa iniziativa appare largamente di successo:
Washington brandì il suo ruolo come guida del "mondo libero" in maniera altrettanto efficace di quella con cui l'Unione Sovietica brandiva la sua posizione di guida del campo "progressista" e "anti-imperialista"...
Link
Tra le “due visioni del mondo”, quale è prevalsa?
Sembra, di più, quella Usa. Però, a livello sostanziale, la Massa è solo una e gli individui, così divisi, compartecipano a qualcosa che d’insieme non riconoscono più, facendo la “guerra tra poveri, senza memoria”.
A livello frattale espanso, puoi comprendere questa immagine comune, osservando la popolazione Usa e quella del “resto del mondo”. Che differenza esiste, oltre a quella fornita dagli indicatori economici?
“Se due persone hanno due polli, che sono proprietà di una sola delle due persone”, la media economica ti fornirà una indicazione del tutto fuorviante. No?
Ecco, questa immagine rappresenta a pieno la situazione mondiale della Massa, disgregata funzionalmente in “dipartimenti ideologici apparenti e dipendenti sempre dalla strategia dominante”…
Le “due visioni del mondo” sono la “divisione del mondo”, ossia, della Massa.
Le "visioni" collimano perché convergono a livello frattale espanso.
E non c’è differenza, di base, sullo sfondo reale manifesto, tra “questa o quella parte di umanità, essendo un intero che rimane tale, se ti accorgi della dominazione, di fatto, a cui gli umani sono sottoposti da tempo immemore e nemmeno più lontanamente immaginato”.
La storia è deviata dalla legge, strumento, frattale espansa by Dominio.
Allo stesso tempo:
  • la storia è ricordata dalla memoria frattale espansa by “funzionalità originaria e neutrale programmatica”.

Questo “allo stesso tempo”, corrisponde alla forza di torsione che, a livello reale manifesto, puoi osservare dappertutto.
È una sorta di braccio di ferro, tra funzioni settoriali della tri-unitarietà “naturale” frattale espansa (costituita da particelle fondamentali e spazio sostanza, alias, veicolo per lo "scioglimento" del potenziale, nel manifesto).
Per dare consistenza ai nostri termini, useremo le espressioni scientifiche comuni “campi di torsione” oppure “onde di torsione” nel riferirci al flusso spiraliforme di energia-tempo scoperta da Kozyrev (la parola torsione essenzialmente significa “girare” o “scuotere”)…
Le Conquiste del Dott. N.A. Kozyrev
Ying e Yang, nero e bianco con dentro bianco e nero, dualità, male e bene, etc.
Una visione parziale (scientifico deviata) di qualcosa che è, nella sostanza, sempre tri-unitario (terzo stato) e che, senza un proprio centro… ne acquisisce un altro, dislocato al di là di sé, dominante seppure non presente, ma “solo” compresente.
La “forza torsionale” è tutto ciò che indica una mancanza centrale di base, propria.
Ciclicità, Loop, Nastro di Mobius, infinito, Comma 22, Paradosso di Moore, "qua, così"... Tutto ciò, reso possibile dal "campo torsionale frattale espanso"...
Un equilibrio interno/esterno “artificiale”, comandato in maniera non apparente, tuttavia funzionale ad un interesse ben preciso, divenuto per vie usuali quasi del tutto insondabile, se non accorgendoti della via frattale espansa, dalla prospettiva, sempre centrale, dalla quale poter guardare sensatamente il tutto, a partire da qualsiasi sua espressione possibile ed immaginata (strategia dominante, compresa).
Accorgiti.
Osservando, oltre le parti e oltre la parte, inizia a manifestarsi qualcosa – nel labirintico status quo, senza ingresso né uscita – di molto simile ad una “porta logica di riuscita”:
  • la possibilità di…
    

Davide Nebuloni 
SacroProfanoSacro 2016/Prospettivavita@gmail.com
"Ogni giorno, da tutti i punti di vista, io vado di bene in meglio". Emile Couè

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