martedì 7 giugno 2016

Neurotrasmettitori: messaggeri chimici che influenzano anche l'umore


I neurotrasmettitori promuovono o meno la creazione di un impulso nervoso. Farmaci, droghe ed altre sostanze  interferiscono con il loro funzionamento.

I neurotrasmettitori sono sostanze chimiche che, attraverso le sinapsi, permettono la trasmissione di segnali da un neurone all’altro. Sono dei messaggeri chimici, utilizzati dalle cellule del sistema nervoso (i neuroni) per comunicare tra loro o per stimolare cellule di tipo muscolare o ghiandolare. Non solo: permettono la comunicazione interneuronale (tra neuroni stessi) ma anche la comunicazione tra i neuroni e il resto del corpo.

In neurobiologia, una sinapsi (o giunzione sinaptica) indica i siti di contatto funzionale tra due neuroni o tra un neurone e un altro genere di cellula (per esempio muscolare o ghiandolare). La funzione di una sinapsi è trasmettere informazioni tra le cellule coinvolte, per produrre una determinata risposta (per esempio la contrazione di un muscolo).

Il nostro sistema nervoso utilizza i neurotrasmettitori per regolare o dirigere processi vitali, come il battito cardiaco, la respirazione polmonare o la digestione. Ma anche il sonno notturno, la concentrazione, l’umore ed altro…dipendono da loro. Sono prodotti da alcune ghiandole come la pituitaria e le surrenali.
 
Nel dispositivo  qxci-scio, che utilizzo per i trattamenti di riequilibrio energetico anche in subspazio (a distanza), esiste un programma di riequilibrio (software) specifico, relativo ai neurotrasmettitori. Nel test-trattamento viene rilevata una risposta di risonanza (non si tratta di dato fisico-ponderale) del soggetto, in relazione ai vari trasmettitori e sulla base di una scala di valori, si identificano quei neurotrasmettitori che sono fuori fase e si attuano dei riequilibri. Cio' è di supporto anche nel riequilibrio di stati mentali ed umorali, non ultimo anche per migliorare lo stato di stress, anch'esso in relazione, come indicato nel seguito, all'azione di neurotrasmettitori.

neurotransmitters
Questi  i neurotrasmettitori più importanti:
Acetilcolina
È stato il primo neurotrasmettitore ad essere scoperto. Venne isolato in Germania nel 1921, da un biologo, Otto Loewi, che in seguito vincerà il premio Nobel per questo lavoro. L’acetilcolina, ha molte funzioni: è molto responsabile per la stimolazione della muscolatura, inclusa quella del sistema gastrointestinale. Si trova anche in neuroni sensori e nel sistema nervoso autonomo ed ha un  ruolo nella programmazione del sonno REM.

I veleni della pianta curaro e della cicuta causano una paralisi poiché bloccano le aree di ricettori di acetilcolina nelle cellule del muscolo. La nota tossina del botulino funziona impedendo alla vescicola nella terminazione dell’assone, di rilasciare acetilcolina, causando paralisi. Sappiano che il botox, un derivato del botulino, in molti viene usato per eliminare temporaneamente le rughe:come no pensare ad un triste commento sui nostri tempi... 

Una nota più seria invece è che c'è un collegamento tra l'acetilcolina e il morbo dell’Alzheimer: c'è qualcosa come la perdita il 90% di acetilcolina nei cervelli di coloro che soffrono di Alzheimer, che è una delle maggiori cause della senilità.

Norepinefrina
Nel 1946, un biologo svedese Ulf von Euler, scoprì la norepinefrina (precedentemente chiamata noradrenalina). Anche lui vinse un premio Nobel. La norepinefrina è fortemente associata al fatto di portare il nostro sistema nervoso “in alta allerta”. Si trova prevalentemente nel sistema nervoso simpatico, aumenta la pressione sanguigna e il battito cardiaco. Le nostre ghiandole surrenali la rilasciano nel flusso sanguigno, insieme al suo stretto parente la  epinefrina (ovvero adrenalina). È importante anche per la formazione delle memorie.

Lo stress tende a svuotare il nostro deposito di  adrenalina, mentre l'attività fisica tende ad aumentarla. Le anfetamine (“la velocità”) funzionano facendo produrre norepinefrina così come altri neurotrasmettitori chiamati dopamina e serotonina

Dopamina
Un altro parente della norepinefrina e della epinefrina, è la dopamina, che negli anni ’50 si scoprì essere un neurotrasmettitore. Fu un altro svedese Arvid Carlsson, a scoprirla. E’ un neurotrasmettitore ad azione inibitoria, presente nel cervello, che viene sintetizzata a partire da un acido organico denominato L-dopa (o levodopa) ed fortemente associata a “meccanismi di ricompensa”. 

Droghe come la cocaina, l’oppio, l’eroina e l’alcol aumentano i livelli di dopamina, come lo fa la nicotina. Se hai una sensazione positiva, è probabile che siano coinvolti i neuroni dopamina!

È stato dimostrato che, per la schizofrenia, una seria malattia mentale, ci sono eccessive quantità di dopamina nei lobi frontali e per aiutare gli schizofrenici si usano medicine che bloccano la dopamina. D'altro canto, troppo poca dopamina nelle aree motorie del cervello sono responsabili per il modo di Parkinson, che implica avere incontrollabili tremori muscolari. È stato lo stesso sopra citato Arvid Carlsson, chi ha osservato che il precursore della dopamina (chiamato L-dopa) potrebbe alleviare alcuni dei sintomi del Parkinson. Anche a lui fu dato il premio Nobel nel 2000.

Recentemente, è stato notato come un basso livello di dopamina, potrebbe essere in relazione non solo alla mancanza di socialità degli schizofrenici, ma anche all’ansia sociale

D'altro canto, la dopamina si è trovato abbia relativamente poco a che fare con il piacere per il cibo, che invece sembra che coinvolga sostanze chimiche come l'endorfina..

GABA
Nel 1950, Eugene Roberts e J. Awapara scoprirono l'acido gamma-amminobutirrico - GABA- che è anche di solito un neurotrasmettitore inibitorio. GABA agisce come un freno per i neurotrasmettitori eccitatori che portano all’ansia. Coloro che hanno troppo poco GABA tendono a soffrire di disturbi d'ansia e medicine come il Valium lavorano aumentando gli effetti del GABA. Molte altre medicine influenzano di ricettori GABA, incluso l'alcol e  i barbiturici. Se GABA è carente in certe parti del cervello, abbiamo l’epilessia.

Glutammato
Il Glutammato è un parente eccitante di GABA. È il neurotrasmettitore più comune nel sistema nervoso centrale, ovvero la metà di tutti neuroni nel cervello, ed è particolarmente importante rispetto alla memoria. Curiosamente il glutammato è di fatto tossico per i neuroni e se in eccesso, li uccide. A volte danni cerebrali o un ictus portano ad un eccesso che si conclude con sempre più cellule cerebrali che muoiono rispetto al fatto in sè del  trauma originale.

L’ALS, più comunemente nota come morbo di Lou Gehrig, si manifesta come risultato di un'eccessiva produzione di glutammato. Molti ritengono che il glutammato possa essere anche responsabile di molte altre malattie del sistema nervoso ed è in corso una ricerca per minimizzarne gli effetti.

Il glutammato fu scoperto da Kikunae Ikeda della Tokay Imperial Univ. nel 1907, mentre stava cercando l’aroma comune a cibi come formaggio, carne e funghi. Fu in grado di estrarre un acido dalle alghe: il glutammato. Costui proseguì ed inventò il noto condimento MSG: glutammato monosodico . Ci vollero poi decenni perché Peter Usherwood identificasse il glutammato come un neurotrasmettitore e questo avvenne nel  1994.

Serotonina
La Serotonina è un neurotrasmettitore inibitorio che si è trovato abbia stretta relazione con l'emozione e lo stato d’animo. Troppo poca serotonina si è visto che porta alla depressione, a problemi di controllo della rabbia, disturbi ossessivi compulsivi e al suicidio.

Se presente in troppo poca misura, questo porta ad un aumento di desiderio per i carboidrati, ad un sonno disturbato, anch'esso associato alla depressione e ad altri disturbi emozionali. E’ anche stata collegata all'emicrania, alla sindrome del colon irritabile e alla fibromialgia.

Vittorio Erspamer, per primo scoprì negli anni ’30 ciò che ora chiamiamo serotonina. Fu trovata nel siero, nel 1948, da Irvine Page, che la chiamo serotonina (da : “tonico del siero”). Un altro ricercatore nel laboratorio di Page, Maurice Rapport, dimostrò che era un amminoacido (un gruppo di sostanze chimiche che include i neurotrasmettitori). John Welsh scoprì che era un neurotrasmettitore nei mollusci. Era il 1954. E Betty Twarog (anche lei del laboratorio di Page)l’aveva trovato nei vertebrati nel 1952.

La Serotonina è un derivato del triptofano che si trova nel latte. D’altro canto la serotonina svolge anche un ruolo nella percezione. Allucinogeni come l’ LSD, la mescalina e l'estasi funzionano attaccando alla serotonina aree di ricettori e quindi bloccando le trasmissioni delle vie percettive.

Endorfina
Nel 1973, Solomon Snyder e Candace Pert del Johns Hopkins scoprirono l'endorfina ovvero morfina endogena. Strutturalmente è molto simile agli oppioidi (oppio, morfina, eroina) ed ha funzioni simili: è un inibitore, prendere parte alla riduzione del dolore e al piacere.

È anche il neurotrasmettitore che consente agli orsi ed altri animali di ibernarsi. Tenete conto che: l'eroina rallenta il battito cardiaco, la respirazione e il metabolismo in generale, esattamente ciò che avreste bisogno per ibernarvi. Naturalmente a volte l'eroina rallenta tutto fino alla nullità: una ibernazione permanente.


 Dr. C. George Boeree

fonte: http://webspace.ship.edu/cgboer/genpsyneurotransmitters.html

traduzione Cristina Bassi per www.thelivingspirits.net 
http://www.thelivingspirits.net/rimedi-naturali/neurotrasmettitori-messaggeri-chimici-che-influenzano-anche-l-umore.html 



trattamenti di riequilibrio con la qxci-scio: il grafico dei neurotrasmettitori:
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