martedì 7 giugno 2016

Nutrire la mente

(Immagine presa dal web)
"Non di solo pane vivrà l'uomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio" (Mt. 4,1-11)
In questa società consumistica non manca, di certo, il cibo per il corpo. Di questo l'uomo ne fa uso e abuso! Ma vogliamo parlare di cosa facciamo per nutrire la nostra mente? Poco o nulla! Siamo, infatti, troppo impegnati a rincorrere i nostri sogni ad occhi aperti che ci fanno apparire come delle marionette appese ai fili dell'illusione.
 
E' interessante notare come le azioni siano sempre frutto di pensieri e i pensieri derivano, inevitabilmente, da ciò che abbiamo appreso attraverso il processo educativo al quale siamo stati sottoposti sin dalla prima infanzia. Ora se, come spesso accade, il nutrimento per il nostro corpo è stato, fin da quando eravamo bambini, abbondante e completo, lo stesso non può dirsi degli stimoli ricevuti a livello intellettivo.
 
Si presta troppa attenzione all'aspetto fisico, all'allenamento, al look, in generale si cura soprattutto "l'involucro" esterno, il corpo. Quello che è il lato spirituale viene a volte, ancora oggi, visto come una cosa da persone sognatrici, di ideali superiori, che vogliono cambiare il mondo solo a parole, etc.
 
(Immagine presa dal web)
Niente di più sbagliato in tutto ciò! Se lo spirito viene lasciato in balia di se stesso e di quei quattro concetti appresi a scuola e andando al catechismo la domenica mattina, la conseguenza sarà la creazione della società di oggi, costituita, per la maggior parte, da persone create con lo stampino, omogenee, senza capacità di discernimento fra ciò che è VERO e ciò che è FRUTTO DELLE LORO FANTASIE MENTALI e, quindi, PALESEMENTE FALSO.
 
Non di solo pane vivrà l'uomo, andava dicendo già più di 2000 anni fa Gesù, proprio in riferimento al fatto che non basta nutrirsi di alimenti ed integratori per essere in forma, OCCORRE RIEMPIRSI DELLA CONOSCENZA PER ESSERE UOMINI NUOVI. Per far ciò occorre leggere, lavorare su di Sè, mettendo in dubbio sia tutto ciò che ogni giorno si apprende dai notiziari  che tutte le cose apprese durante il processo di crescita.
 
(Immagine presa dal web)
Per diventare uomini nuovi, occorre apprendere nuovi concetti, seguendo nuove vie che non ci conducano a quello che è il mattatoio collettivo, creato apposta per far morire tutte le pecore allevate per essere immolate sull'altare del dominio di pochi perfidi tiranni psichici.
 
Impariamo a chiudere col passato, torniamo ignoranti, l'ho detto in altre occasioni negli articoli precedenti, prendiamo in mano la nostra vita, animati da buoni propositi. Solo così potremo creare un futuro diverso. Non basta vivere nel QUI E ORA per poter assistere al cambiamento, occorre anche il lavoro su di Sè. Ciò allo scopo di dipanare i dubbi e lasciare spazio a nuove conoscenze che ci permettano di liberarci dai condizionamenti derivanti dall'educazione ricevuta.
 
Tornare persone libere si può, tornare persone libere SI DEVE. E' un diritto di tutti gli individui per il solo fatto di essere venuti al mondo! Da oggi impariamo a sviluppare lo spirito critico, non dando più nulla per scontato, attingiamo le informazioni da diverse fonti siano esse cartacee (libri, riviste, etc.), orali (seminari) che apprese attraverso l'esperienza (eventi vissuti in prima persona quali lutti, esperienze lavorative, amorose, etc.).
 
(Immagine presa dal web)
Diventiamo delle spugne, pronte ad assorbire informazioni da qualsiasi fonte riterremo utile alla nostra evoluzione, impariamo a nutrire la nostra mente di concetti nuovi che prendano il posto dei vecchi e deleteri processi mentali derivanti dal passato. PER DIVENTARE UOMINI NUOVI OCCORRE IMPARARE NUOVI MODI DI ESSERE.
 
Siate liberi e PRESENTI in ogni momento della vostra vita e vedrete che, al momento giusto, arriverà il pezzo mancante per completare il meraviglioso mosaico della vostra entusiasmante esistenza! Accettate tutte le esperienze accogliendole nel vostro cuore con AMORE. L'amore, infatti, è il contrario della paura. Usate l'amore per conoscere perchè, come disse Gesù: "La VERITA' rende liberi" (Gv. 8,32).
 

Vincenzo Bilotta 
 

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