lunedì 11 luglio 2016

Il Governo Renzi/Gentiloni decide di inviare truppe italiane nei paesi baltici per fronteggiare “la minaccia russa”.

 Renzi e Gentiloni al Summit NATO a Varsavia

La decisione dell’invio di un contingente italiano nel Baltico, è stata presa durante il summit della NATO a Varsavia. Viene previsto che in Lettonia il contingente sarà formato da militari italiani, canadesi, ed anche portoghesi. In Estonia militari britannici, in Lituania forze tedesche.

Nel summit svoltosi a Varsavia la Nato, preoccupata da quella che il segretario generale Stoltenberg ha definito ” la minaccia russa” , ha deciso di rafforzare la sua presenza militare nei paesi baltici e in Polonia, dislocando nei confini orientali del patto atlantico forze armate di diverse nazionalità.

In Estonia il gruppo sarà guidato da militari britannici, in Lituania da forze armate tedesche. In Polonia la presenza militare Nato sarà in particolare formata da militari statunitensi.
“Oggi compiamo un ulteriore passo. Abbiamo deciso di migliorare la nostra presenza militare nei confini orientali. Con quattro battaglioni in Polonia, Estonia, Lettonia e Lituania, secondo principi di rotazione” 
 ha affermato il segretario generale Nato Stoltenberg.

Il giorno prima del summit di Varsavia, il premier canadese aveva già annunciato l’arrivo di militari canadesi in Lettonia nell’ambito del rafforzamento della presenza della Nato.

Il governo canadese ha deciso di inviare in Lettonia anche sei caccia CF 18 per la difesa dello spazio aereo nei baltici, insieme ad una fregata che si trova già nel mar Mediterraneo.

Entusiasta il commento di Renzi che si sente importante in questo summit e, in una sosta del vertice di Varsavia, si è affrettato a dichiarare, nel corso di una conferenza stampa:
“Esprimo soddisfazione per come è andato questo vertice, non ancora concluso. Dopo ci sarà l’incontro sull’Ucraina e poi un incontro in formato Quint con il presidente Obama, in cui discuteremo di alcune delle principali questioni, dalla Ucraina, a Siria, a Libia”.
Riferendosi alla situazione nello scacchiere Medio Orientale, lo stesso Renzi ha dichiarato:
” ……Le cose vanno un po’ meglio in tanti settori, non bene, ma significativi passi in avanti sono stati fatti in Iraq e in Siria. In questo momento Daesh sta indietreggiando …..le cose vano un po’ meglio anche in Libia dove il ruolo che l’Italia sta svolgendo è particolarmente importante”, 
ha aggiunto il presidente del Consiglio.

Quindi il Governo Renzi, mentre la situazione è infuocata nel Medio Oriente (altro che ” le cose vanno un pò meglio”) con il continuo rifornimento ed invio di rinforzi ai gruppi terroristi da parte di Arabia Saudita e Turchia, alleati della NATO, con decine di attacchi terroristici messi in atto contro le comunità sciite e le minoranza cristiane (l’ultimo a Baghdad ha fatto circa 200 vittime), mentre il Mediterraneo è solcato da centinaia di barconi che si dirigono verso le coste italiane, con una invasione in corso agevolata dalle navi della Marina italiana e dalla flotta NATO, secondo il Governo Renzi l’interesse nazionale prioritario dell’Italia sarebbe quello di mandare un contingente militare italiano nei paesi baltici per minacciare la Russia ai suoi confini in un clima peggiore della Guerra Fredda e paragonato ormai, da vari esperti, alla concentrazione di truppe ai confini orientali a cui fece seguito, nella Secoda Guerra Mondiale, l”invasione della Russia delle truppe italo-tedesche.

La Storia si ripete.

Naturalmente nei discorsi di Renzi e dei plenipotenziari della NATO, come il bellicoso segretario Stoltenberg, sembra che sia la NATO ad essere minacciata dalla Russia (e non il contrario) e si vuo fare apparire la NATO come quella che combatte il terrorismo in Medio Oriente, trascurando il fatto che la destabilizzazione in Iraq, in Libia ed in Siria è stata creata direttamente o indirettamnte (attraverso l’appoggio alle bande mercenarie in Siria) proprio dalla NATO, che l’utilizzo delle bande di Al Qaeda in Libia ed in Siria è stato fatto dagli USA e dalla NATO per i propri fini geopolitici (rovesciare i governi sgraditi agli interessi USA) ed evitando di menzionare l’Intervento russo in Siria che è quello che sta facendo arretrare le bande terroriste in Siria mentre la NATO le sostiene ancora oggi per rovesciare il Governo di Damasco.

La Russia secondo Stoltenberg e secondo gli ultimi discorsi di Obama, deve essere considerata una “seria minaccia” e la NATO deve fronteggiare una potenziale aggressione contro i paesi baltici e la Polonia, mentre basta guardare una cartina geografica per verificare la quantità di basi militari costituite dalla NATO sotto i confini russi, un vero e proprio accerchiamento progressivo, per capire chi minaccia chi.

Basi della NATO circondano la Russia
Basi della NATO circondano la Russia
Alla Russia viene rimproverato di aver innescato la crisi con l’annessione della Crimea, omettendo che la popolazione della Crimea si è pronunciata con un referendum ove il 95% della sua popolazione ha espresso la volontà di ritornare ad integrarsi con la Federazione Russa con cui vi è una storia in comune, non di anni ma di parecchi secoli. Senza contare la situazione dell’Ucraina, divenuta, a seguito del Golpe di Maidan di marca CIA,  uno Stato fantoccio fallito, governato da una cricca di oligarchi venduti ad interessi stranieri, che si sta preparando a riaccendere la guerra contro la Russia, istigata dalla NATO, per contrastare le richieste autonomiste delle province orientali del Donbass.

L’Italia partecipa al gioco pericoloso di Obama, di Poroshenko e di Stoltenberg nel provocare la Russia sotto i propri confini con massicce concentrazioni militari, con l’installazione di un sistema antimissile (in Romania) che viola i precedenti trattati di limitazione di armi nucleari, con l’invio di una flotta NATO nel Mar Nero.

Per il Governo italiano, la subalternità alle direttive del Dipartimento di Stato USA ed alla NATO è prioritaria rispetto a qualsiasi esigenza di interesse nazionale, concetto del tutto assente dalla mente di Renzi e Gentiloni, rispetto anche alle prescrizioni costituzionali di ripudiare la guerra come mezzo di risoluzione delle controversie.

La politica estera dell’Italia mai era stata così vergognosamente supina  agli interessi degli USA, divenuti palesemente in contrasto con quelli dell’Europa e dell’Italia nell’area del Mediterraneo dove si dovrebbero privilegiare la stabilità e la pace.

Gli USA conducono rabbiosamente la loro politica egemonica di contrasto alla Russia, dall’Ucraina alla Siria per riaffermare il loro dominio unipolare che sta franando da ogni parte e gli europei, capeggiati da personaggi marionette di Washington, come la Merkel, Hollande e Renzi, si prestano a questo gioco rendendo i popoli europei carne da macello in un eventuale probabile e quanto mai prossimo conflitto con la Russia.


Luciano Lago

fonte: http://www.controinformazione.info/il-governo-renzigentiloni-decide-di-inviare-truppe-italiane-nei-paesi-baltici-per-fronteggiare-la-minaccia-russa/

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