lunedì 12 settembre 2016

Hezbollah pronta a difendere il Libano dalle minacce di Israele

Militanti di Hezbollah

A distanza di dieci anni di dalla fine della guerra dei “34 giorni” conosciuta come “seconda guerra del Libano” tra Hezbollah e Israele, le capacità militari di Hezbollah, il “Partito di Dio”, si sono talmente accresciute da destare molta preoccupazione tra gli analisti e gli esponenti militari israeliani.

Ultimamente questo problema è stato dibattuto sui media israeliani e si sono suscitati vari allarmi nell’opinione pubblica circa i rischi di un nuovo conflitto in Libano.

Vale la pena citare quanto apparso in un recente report, elaborato dal quotidiano israeliano Haaretz intitolato “Hezbollah from terror group to army”. Tale rapporto, rilanciato anche dallo stesso sito dell’emittente  libanese vicina ad Hezbollah, raffronta quelle che erano le capacità militari di Hezbollah nel 2006 (nell’epoca dell’ultima invasione del Libano), con quelle odierne e le analisi degli esperti confermano le elevate capacità di combattimento e di fuoco raggiunte dai combattenti di Hezbollah, paragonabili ormai a quelle di un vero e proprio esercito di medio livello.

Questo livello militare raggiunto dal movimento, secondo gli analisti israeliani, significherebbe che, in caso di un nuovo conflitto, gli attacchi aerei contro Hezbollah non sarebbero sufficienti a neutralizzare la capacità di fuoco del movimento.
 
I dati contenuti nel rapporto valuterebbero la consistenza numerica degli effettivi di Hezbollah a circa 45 mila combattenti contro i 20 mila del 2006, con un arsenale di artiglieria e di 120 mila razzi contro i 14 mila disponibili nel 2006.

Secondo il rapporto Hezbollah disporrebbe anche di un certo numero di droni senza pilota, di un numero imprecisato di missili terra – mare, di armi sofisticate anti carro e dei sistemi anti aerei di fabbricazione russa, di qualità superiore di quelli utilizzati nel 2006.

Il rapporto tiene in conto delle capacità e dell’esperienza di guerra maturata da Hezbollah sul teatro siriano, dove Hezbollah partecipa da circa 4 anni alle operazioni belliche contro i gruppi terroristi salafiti, armati ed addestrati da USA, GB ed Arabia Saudita.

Gli organici di Hezbollah si sono ulteriormente rafforzati con l’arrivo di molti volontari, alcuni anche dall’Europa, tanto da spingere i comandanti del movimento a creare una “Brigata Cristiana”, parte integrante del Movimento che combatte contro gli stessi nemici, i gruppi salafiti integralisti che minacciano anche le comunità cristiane e druse del Libano.

Hezbollah in parata
Hezbollah in parata
Gli analisti israeliani sono preoccupati dal livello qualitativo dell’arsenale missilistico detenuto da Hezbollah, oltre che dal numero imponente. Se nel 2006 la gittata dei razzi di Hezbollah corrispondeva a circa un centinaio di Km, potendo colpire la cittadina costiera di Haifa oggi, alla luce dei nuovi sistemi di cui il Partito di Dio sarebbe ora in possesso, disporrebbe di razzi (Grad, Fajr, Fateh e Zelzal di fabbricazione iraniana) la cui gittata si aggirerebbe intorno ai 400 Km.

In funzione di questo rapporto, lo stesso ambasciatore di Israele all’ONU, Danny Danon, il mese scorso aveva denunciato la minaccia di Hezbollah per Israele, nel corso di una sessione speciale del Consiglio di Sicurezza dell’Onu dedicata al Medio Oriente.

Il diplomatico ha evidenziato come, a 10 anni dalla cessazione del conflitto e dalla risoluzione 1701 del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, Hezbollah possiede più missili nascosti nei suoi bunker di quanti ne abbiano dislocati gli alleati europei della NATO sul campo. Danon ha, inoltre, criticato il governo libanese per non essere stato in grado di contrastare l’apparato militare di Hezbollah.

L’Ambasciatore, nel corso della sua missione al Consiglio di Sicurezza dell’Onu, ha fatto riferimento a foto aeree scattate dalle Forze di Difesa Israeliane (IDF) che mostrano il villaggio di Shaqra nel Sud del Libano, dove un lanciarazzi e un deposito di munizioni sono nascosti tra le case e posti vicino a scuole e moschee.

L’accusa rivolta dall’Ambasciatore ad Hezbollah sarebbe quella di commettere un doppio crimine: prepararsi ad attaccare i civili israeliani ma anche usare i civili libanesi come scudo umano per difendere le loro attività terroristiche.

Con queste motivazioni e prove l’Ambasciatore Danon ha chiesto al Consiglio di sicurezza dell’Onu di “riconoscere Hezbollah come organizzazione terroristica e della necessità di rimuoverla dal sud Libano.

Naturalmente l’ambasciatore israeliano ha omesso di citare le tre invasioni attuate da parte di Israele sul Libano con relativo elevato numero di vittime civili, nè ha parlato dei territori al confine che Israele ha illegalmente occupato e di cui mantiene il controllo.

Israele, fra l’altro, fornisce aiuto proprio ad alcuni dei gruppi terroristi che Hezbollah combatte e che hanno tentato di infiltrarsi nel Libano, questo però l’ambasciatore israeliano si guarda bene dal riferirlo ma esiste un rapporto dei militari del contingente ONU, al confine sul Golan, che indica la collaborazione esistente fra le autorità militari israeliane ed i gruppi di Al Nusra che operano nell’Ovest della Siria, gruppi  che ricevano assistenza e rifornimenti dalle forze israeliane, incluso ricovero negli ospedali israeliani dei loro feriti. Tutto documentato con foto e video.

Israele come è noto è interessata a rovesciare il Governo di Damasco e per questo appoggia i gruppi terroristi che operano in Siria ed interviene di frequente con la sua aviazione a coprirli ed a proteggerli dagli attacchi dell’Esercito siriano e da Hezbollah.

Non si esclude che Israele voglia inviare un messaggio ad Hezbollah, nel mostrare le foto delle postazioni, nel senso di voler avvisare che le forze israeliane siano pronte ad intervenire in qualsiasi momento.

Di sicuro tuttavia un eventuale nuovo intervento  in Libano, presenta elevati rischi per Israele che esporrebbe il suo territorio a eventuali rappresaglie ed a un possibile bombardamento massiccio da parte delle forze missilistiche di Hezbollah.


Fonti: Haaretz  – Al Manar


Traduzione: Manuel De Silva

http://www.controinformazione.info/hezbollah-pronta-a-difendere-il-libano-dalle-minacce-di-israele/

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