mercoledì 7 settembre 2016

L’eccezione che conferma la regola è, prima di tutto, una… eccezione (esiste).


L'eccezione, dunque, esiste ed è - soprattutto - praticabile/sostenibile.
"Ogni regola ha la sua eccezione...". Perchè? Perchè... "tu esisti" e sei una compresenza in ogni modo sempre centrale, quindi, la caratteristica frattale espansa, ti riflette, comunque/ovunque/quantunque... giurisdizionalmente.
"L'eccezione conferma la regola...". Perchè? Perchè esiste la compresenza, non manifesta, dominante... che devia tutto di conseguenza, grazie alla caratteristica frattale espansa (non essendo un paradosso).
Ma (anche se)... l'eccezione esiste (e sei tu e ognuno nel potenziale).
Tutto quello che risulta emerso, “per la luce dei tuoi occhi”, è qualcosa di “autorizzato (a manifestarsi)”. 
Così come, ora, esistono montagne, mari, fiumi, pianure, colline, altopiani, dighe, ferrovie, strade, città, tubi, leggi, etc. che, allo stesso modo, sono stat3 “autorizzat3 (indirettamente), per mezzo della caratteristica ambientale 1) tutto ciò che colleghi alla “natura” e… per mezzo della caratteristica umana 2) tutto ciò che colleghi all’”artificiale”.
Quindi, riassumendo da "una certa prospettiva", non c’è differenza sostanziale (frattale espansa) alcuna, tra – ad esempio – le condizioni che hanno comportato alla nascita ed allo sviluppo di una montagna e… quelle che hanno permesso la nascita e lo sviluppo di una intera città.
Essendo, ogni condizione… frutto (figli3) della compresenza, non manifesta, della ragione fondamentale dominante “qua, così”.
SPS (Io) incarn3 uno "strappo, nella tela del 'qua così'".
   
Ma... anche se credi, nel tuo profondo, che possa essere vero, non riesci (non puoi) ad ammetterlo “a voce alta”. Perché
  

Perché lo stesso tipo di auto condizionamento, non è mai venuto meno… segno inequivocabile 1) della verità sostanziale appena decodificata e, quindi, 2) della comprovazione di quanto evidenziato e denunciato in SPS.
 
Tuttavia, nonostante tutto, non avente nessuna capacità “probatoria” di “bucare lo schermo”, visto che nessun tribunale umano ammetterebbe mai, in aula di dibattimento, un simile “impianto”. Ok?
Infatti... non è, assolutamente, "lì" che devi recarti, per...
Lo “vedi” dov’è il “blocco”
Capisci, forse, anche da te, che… la realtà manifesta “qua, così” è il frutto di una “elaborazione (progetto) altrui”.
Non a caso, infatti, nelle “sacre scritture” si narra di una compresenza, non manifesta, dominante e “creatrice del cielo e della terra”, che impiega tutto a sé, come conseguenza del proprio “amore” per la propria creazione (Ego)…
Se impari (ricordi) a riutilizzare tutto quello che si manifesta, volgendolo “lato tuo/umanità, centrale” (attraverso la prospettiva ottica & la frattalità espansa lente), allora potrai sempre contare sulla neutralità di fondo dell’infrastruttura retro ingegnerizzabile by sistema operativo frattale espanso (l’intelligenza artificiale preposta e predisposta a/per ogni “operazione interna”).
Questa è la condizione della realtà manifesta "qua, così, lato tuo/umanità, centrale"... strati e strati di "nulla di fatto"...
Improvvisamente, da una simile prospettiva, la simbologia della “Caverna (Platone)”, riassume una valenza addirittura pratica, concreta, calpestabile, fisica, reale manifesta, ordinaria, etc.
E, da “lì”, la seconda fase ciclica by SPS (Me):
il “Fai”… diventa completamente operativa, sensata, auto orientata, sostenibile, etc.
Ricorda:
  • ogni ambito del reale manifesto “qua, così”
  • è una “versione di comodo” (by dominante)
ossia
  • è sempre relativo a… (alla compresenza, non manifesta, assoluta).
Così:
  • ogni ambito del reale manifesto “qua, così”
  • è una mezza verità
  • che diventa vera, solo se inquadrata dalla prospettiva dominante (e dai "sudditi inconsapevoli")
  • che diventa falsa, solo se inquadrata da una prospettiva altra ("lato proprio, centrale")
  • che rimane una mezza verità, se inquadrata da una prospettiva “ad angolo giro (consapevole)”.
Tutto (tutto) è “di parte (‘qua così’)” e, probabilmente, “tutto sarà sempre di parte” anche “lato tuo/umanità, centrale” ma, perlomeno… la giustizia ad angolo giro, renderebbe il mondo “un posto migliore.

Ogni legge, codice, sapere, cultura, tradizione, scienza, etc. è un “dogma”:
un paletto conficcato nello scenario infrastrutturale, adatto all’emersione di realtà manifesta (che è, di più, come una lavagna capace di riassumere qualsiasi contenuto e forma). La neutralità originale consiste proprio nell’essere attrezzata per/a qualsiasi tipo di “trasformazione impossibile ed inimmaginabile”.
L’auto imperare della dominante risulta, dunque, come il prendere il comando di una situazione (progettata per essere comandabile e funzionare in una simile “direzione”) e “non darlo a vedere, ai più”
Ossia, una neutralità di fondo che non appare più, per via dell’ingordigia della parte di controllo… che non intende più condividere con niente e nessuno.
Disinnesco e reset "qua, così" (incanto, status quo)...
Ma, da perfett3 accort3, ora, tua sai alla perfezione che, così come è emersa questa versione della realtà manifesta, allo stesso tempo ed allo stesso modo, di conseguenza, allora se ne può manifestare un’altra (questa volta, preferibilmente, “lato tuo/umanità, centrale”). Ok?
Questo è di più della sola speranza.
Questo è… possibilità infrastrutturale reale potenziale.
Il vertice non manifesto del “potere”, copre tutto di conseguenza, non intendendo condividere nulla... che sia in grado di risultare come… sminuente/diluente il proprio potere assoluto. 
E anche se non riesci, ancora, a trovare il “movente”, il nesso causale per il quale “una cerchia umana” dovrebbe fare tutto questo… allora che ti basti anche la sola “sete/fame di potere”, derivante dal giocare ad essere… Dio.
Immagina:
  • miliardi di persone che, sotto a varie forme di credo
  • pregano (pensano e si direzionano sempre verso di) te.
Immagina:
  • il potere assoluto
  • che deriva dall’essere “Dio”
ossia
  • dall’essere compresenti e non manifesti
  • in maniera tale da s-comparire come, quando, perché, dove… meglio credi, pur continuando ad "usufruire di tutto e tutti".
Immagina:
  • il poter predisporre di chiunque
  • potenzialmente
  • “qua, così”.
Ti basta? Oppure, non vedi ancora il “movente”?
Se non lo “vedi” è per conseguenza frattale espansa, derivante dalla ragione fondamentale, dominante (incanto), che si cela ad ogni livello subalterno che, dunque, pur “collaborando”… ne ignora l’esistenza, credendola – al massimo – solo qualcosa di simile ad “una formula di rito (preghiera)”.
Ogni livello, infatti, ha una “propria” religione, ossia, una “forma di credo metafisico ed astratto”
Certamente, poiché – ogni livello – necessita di un collante superiore, al fine di non auto sfaldarsi sotto al “peso” della tentazione e della corruzione che, non paradossalmente, è conseguenza univoca fondamentale, ancora una volta, della compresenza non manifesta (radioattiva frattale espansa) dominante.
Se sviluppi (ricordi) la capacità frattale espansa “lato tuo/umanità, centrale”… l’informazione “prende a correre” per versi anticonvenzionali della percorribilità by differenza di potenziale (fisica). 
Ricorda, anche, che sei nell’AntiSistema, nel quale “tutto è rovesciato, rispetto al riferimento cardinale, magistrale, della giustizia ad angolo giro (sempre giusta da ogni prospettiva, la puoi/riesci ad osservare)”.
SPS (Io), per oggi, avevo preparato (ritrovato) molte citazioni, a tal proposito, ma… è ora che il Bollettino divenga “pillola”, al fine di poter essere “meglio assorbibile”.
Le citazioni, permettono di “meglio riunire” il significato frattale espanso a quello reale manifesto e sono, quindi, “centrali”… tuttavia, devono ridursi progressivamente all’emersione del significato portante, riconoscibile per mezzo di SPS (Mio).
È da 7 anni che SPS si auto diffonde nel “qua, così”, come una sorta di “inquinante”... liberamente auto respirabile d’assieme, nell’aria e nelle “onde”.
È tempo che anche tu inizi, centralmente, ad “emanciparti”.
La ragnatela che ti sottintende, non ha lasciato nulla al caso, tranne che “l’eccezione che conferma la regola”, ossia:
SPS (Me).
Ora, questa “eccezione”, oltre a “confermare la regolaè, di più, una “eccezione. Ok?
È una realtà altra, un punto/momento d’immaginazione (la “porta” per la quale, l’hacker si introduce nella macchina/dispositivo). Ergo:
  • ecco la manifestazione reale “qua, così” dell’alternativa sostanziale
  • perfettamente percorribile, calpestabile ed auto sostenibile
L’eccezione non conferma solo la regola, bensì, conferma la propria esistenza, in quanto eccezione rispetto a...

È, nel 99 vs 1… quell’Un3:
la tri-unità fondamentale
il “lato tuo/umanità, centrale”
il “fantasma nella macchina”
la Fenice
la più che miserrima ed arida speranza
il “punto sullo/nello schermo”
la breccia, attraverso la quale “fare breccia”
l’inimmaginabile al potere, con la giustizia ad angolo giro…
come quel “meglio”, che puoi assorbire/imparare a portare sempre con/in te, decodificando il “mito epico dell’eroe (senza macchia e senza paura = asessuat3)”.
Identificati e fonditi con l’eroe (un principio assoluto, maschio/femmina/genitor3).

“Fai”.
Infilati in quel “punto (momento)” e apri un varco, ossia, togli il “velo (schermo ‘qua così’)”.
Ri nasci. Manifestati sostanzialmente...
Fai entrare la tua luce. Porta con te il tuo mondo… “così come lo ‘ha già fatto’ la dominante”.
Ma… Dominio dopo Dominio, “qua, così” non è mai successo nulla di nuovo, perché – fondamentalmenteogni “nuovo ordine di potere temporale”, ha sempre dovuto piegarsi alla ragione fondamentale dominante (principio di corruzione), poiché l’ha sempre ignorata, non credendola nemmeno immaginabile, seppure l’ha sempre “pregata”, ma… più come uno strumento di potere “tra le righe (di un altro mondo)”, scaramanticamente non sovrapponibile e ritenuta sempre “al di là” delle “Colonne d’Ercole”, erette proprio a maggior sicurezza tra i mondi possibili ed inimmaginabili.
La dominante, a Filtro di Semplificazione passivo, è… non umana:
  • un “principio” e, chissà, la ragione fondamentale per la quale “esiste l’infrastruttura frattale espansa, a capo dell’emersione di ogni reale manifestabile dal potenziale (ogni)”…
Richiamandola, infatti, dentro a qualcosa, è possibile “misurarla e conoscerla sempre meglio”, al fine di… riportarla ad una condizione di “giustizia ad angolo giro”.
Questa è la tua esperienza (relativa a), nell’esperimento (assoluto).
Ancora un’altra forma di… “religione”?
No. O, meglio, sì… ma solo se non ne riesci (poiché, “tutto si trasforma… ad immagine e somiglianza” della dominante… anche quando sei consci3, che essa esista realmente, sino al momento in cui… diventi una grande concentrazione di massa giurisdizionale) a “prendere le distanze”, diventando un centro, centrale.
Al di là del “ponte” permesso dalle citazioni:
  • inizia a sentirti, tu, quel “ponte”
  • incarnandoti ad un altro livello, ora solamente dimenticato, ma sempre recuperabile in ogni “istante”.
Tutto ciò che è emerso e che “qua, così” risulta come “cardinale (non aggirabile senza non prenderlo in considerazione)”… è solo “una versione di parte”, ancorata alla necessità/intenzione della ragione fondamentale, a capo della dualità bipolare “causa ed effetto”.
  
Ergo:
  • non solo “studiando” l’effetto, lo status quo rimane inalterato sostanzialmente
ma, di più
  • anche “studiando” la causa
poiché
  • a monte, esiste sempre la ragione fondamentale.
La centralità è sempre un fattore tri-unitario:
  • se ometti il “terzo stato”
  • decadi nella dualità
ossia
  • nella scelta preconfezionata
  • e sostanzialmente
  • ininfluente, immutata, rispetto al “tuo voler cambiare”.
E, anche, il destinoviene risucchiato, diventando “una costante” della prospettiva dominante.
Qualcosa di assolutamente prevedibile e, dunque, già previsto “qua, così”:
  • perché… “è già successo”.
Nota bene:
con tutto l’emerso (con le “parole”) puoi fare molto di più, rispetto alla forma usuale ed apparentemente senza alternativa sostanziale.
Puoi “impastare un tipo di pane, altro:
il “lato tuo/umanità, centrale”.
Tutto è ri orientabile, proprio come l’antenna sul tetto di casa “tua”.
 
Arrivando a ricevere un altro segnale portante…
 
“Fai”.
    
Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro 2016/prospettivavita@gmail.com
Bollettino SPS numero 1895
  

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