mercoledì 14 settembre 2016

Pietro Buffa, biologo molecolare: confronti con la ricerca di Biglino. Ipotesi di antica ingegneria cromosomica


L'Homo Habilis sembra spuntato un po' dal nulla con tutte le caratteristiche pronte. Il genere umano ad un certo punto cambia l'assetto cromosomico...
Nel seguito trascrivo e sintetizzo una interessantissima conferenza congiunta di Mauro Biglino e il biologo molecolare Pietro Buffa; questo spezzone riguarda le corrispondenze scientifiche di "tesi" avanzate dalla traduzione letterale della Bibbia, di cui si occupa Mauro Biglino. Qui il video: https://www.youtube.com/watch?v=qQtB23lkgOo
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C’è un gap tra il primo rappresentate del genere umano, l’homo habilis, e quel genere antropomorfico che definiamo astralopitecus. Si teorizza che l'essere umano sia derivato dall'astralopitecus, ma non sappiamo da quale specie. Cosi l'Homo Habilis sembra spuntato un po' dal nulla con tutte le caratteristiche pronte. Il genere umano ad un certo punto cambia l'assetto cromosomico: da un panorama che avevamo dove tutti gli ominidi avevano 48 cromosomi, 24 coppie, ad un certo punto qualche ominide della nostra linea di discendenza, comincia ad avere una linea di discendenza di 46 cromosomi, 23 coppie. Quello che adesso possediamo anche noi, l'homo sapiens.

Non sappiamo nè quando è avvenuto questo cambio cromosomico, nè come è avvenuto, nè come si è diffuso. Tornando all'assetto con 48 cromosomi e alla discendenza da linee antropomorfe come l'orango, le scimmie, i gorilla, gli scimpanzé ... che hanno tutti un assetto a 48 cromosomi che hanno mantenuto... SOLO l'uomo presenta un assetto a 46 cromosomi. Quel che ci differenzia da loro è il cromosoma 2.

Nell'umano abbiamo un cromosoma 2 molto lungo, ma nella scimmia abbiamo 2 cromosomi 2 (2a e 2b). Per questo questi essere antropomorfi hanno un assetto cromosomico con un cromosoma in più.

Ora dalle ultime ricerche sappiamo che non abbiamo perso quei 2 cromosomi, ma essi si sono fusi in un punto e hanno creato un cromosoma piu' lungo, che è il nostro cromosoma 2. Questo processo si chiama in genetica traslocazione robertsoniana, che tutti i genetisti sanno essere associata a patologie, anche alla sindrome di down.

Qui invece gli individui che l'hanno prodotta non hanno arrecato patologia, il cromosoma si è fuso e diffuso senza che questo fatto abbia portato a problemi patologici. Ora, nel percorso della nostra linea evolutiva, qualche progenitore ha cambiato questo assetto cromosomico. Ma non sappiamo quale progenitore: potrebbe essere stato l'homo habilis o erectus, in ogni caso qualcuno ha cambiato l’assetto... perchè il panorama era come quello delle scimmie.

La scienza ufficiale dice: questa è una traslocazione robertsoniana fortunata, che non ha portato a patologie, notiamo che in natura puo' succedere. Ma gli eventi fortunati in realtà nella evoluzione, come spiego nel mio libro., sono molto molto rari. Era molto piu' facile che questa condizione si perdesse.

biglino buffa

Ora io ho portato una mia ipotesi, sulla base di cio' che diciamo essere... una possibilità di interventismo etc etc (ciò che scaturisce dal lavoro di Biglino attraverso la traduzione letterale della Bibbia, ndr). Se noi volessimo mettere un controllo sulla riproduzione due specie animali, anatomicamente compatibili, che anche se di due specie diverse, ma in grado di accoppiarsi e generare una prole, ovvero un ibrido… ovvero se volessimo disporre che queste due specie non si debbano accoppiare… che faremmo?

A tal fine oggi i genetisti operano in questo modo: cambiano l'assetto cromosomico, questo porta a una non formazione di proli anche se le specie sono anatomicamente compatibili. Dunque questo porta a una non formazione di prole: o meglio o la prole è non vitale, oppure può essere vitale ma infeconda. Ecco quindi un blocco a livello genetico.

Se dovessimo ipotizzare che c'è stato un intervento genetico e che sia cominciato quando si è formato l'homo habilis, questi "signori" (gli ipotizzati clonatori "alieni", ndr) per evitare che l'homo habilis si accoppiasse con specie inferiore, dovevano fare una cosa del genere... ovvero fare un blocco genetico.

Costoro a quanto pare non erano permanenti sul nostro pianeta, ma pare ci siano state delle transizioni. Supponendo che l'homo habilis fosse stato il primo essere geneticamente migliorato, per evitare che egli perdesse quelle caratteristiche genetiche che gli erano state fornite, quindi regredendo, gli fu messo da “costoro” un blocco genetico.

Esattamente come facciamo oggi in genetica.

Quello che facciamo oggi si chiama ingegneria cromosomica, non genetica, ovvero insieme di metodologie atte a ingegnerizzare l'assetto cromosomico di un organismo

 

i-geni-manipolati-da-dio-101958   antico e nuovo testamento libri senza dio 112772

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