lunedì 10 ottobre 2016

L’unica verità


Cambia te stesso, e il mondo cambierà.
(Dugpa Rimpoce)

“Quando entri nel Supermercato della Vita trovi tre marche di Verità. Puoi comprare la Verità Reale, la Verità Evidente o la Verità Immaginata. Per ora fingeremo che la Verità Reale non sia sullo scaffale. Non voglio ancora discutere sulla realtà delle cose. Voglio osservare soltanto la Verità Evidente (ciò che abbiamo osservato) e la Verità Immaginata (ciò che abbiamo distorto). Solo quando vediamo chiaramente queste due possiamo capire la Verità Reale.

La Verità Evidente si basa su ciò che hai osservato nel passato quando hai visto qualcosa di simile a ciò che vedi oggi. È ciò che pensi, basandoti sulla tua storia, dell’evento fisico che sta accadendo. Una relazione è finita, o sei stato licenziato, o hai perso la casa. Oppure un tuo caro amico è morto. O il tuo nido si è svuotato, perché i tuoi figli sono cresciuti e sono andati a vivere altrove. O qualunque altra cosa.

Questo è ciò che sta accadendo adesso nel tuo mondo fisico. Sai che è successo perché è la tua osservazione diretta. Se rimarrai all’interno della Verità Evidente andrà bene, perché la Verità Evidente ti fornirà tutti i fatti di un’esperienza simile vissuta in passato. Ma ci rimarrai? Voglio dire, nei tuoi pensieri, ci rimarrai? O ti rifugerai nella Verità Immaginata? E se abbraccerai la Verità Immaginata, avrai gli strumenti per tornare alla Verità Evidente? 
 
Eccoti qui, dinanzi ai cambiamenti con i quali stai lottando e che, indubbiamente, hanno risvegliato in te qualche emozione. Un’emozione forte, probabilmente. Un’emozione che potresti avere delle difficoltà a gestire. È questa emozione che sta determinando l’esperienza del tuo Qui e Ora. È questa esperienza che chiami realtà. Perché stai provando questa emozione? Perché sei così arrabbiato, spaventato o triste?

Soprattutto perché, come la maggior parte delle persone, quando formuli i tuoi pensieri su un evento del presente non provieni dalla Verità Evidente. Se lo facessi, le cose sarebbero molto più semplici. Ma quasi tutti gli individui, reagendo a ciò che sta accadendo nel loro presente, provengono dalla propria Verità Immaginata.

Un leone compare dal nulla e ruggisce: vivi l’esperienza di rimanere pietrificato- perché ti immagini di essere sbranato. Una strada di montagna fa una curva e ti ritrovi a guidare sul ciglio di un dirupo molto profondo: vivi l’esperienza di essere terrorizzato, perché ti immagini che alla minima manovra sbagliata potresti morire. Il pubblico sta aspettando che tu salga sul palco per tenere un discorso importante: vivi l’esperienza di rimanere paralizzato, perché ti immagini di entrare in scena e deludere tutti quanti rendendoti ridicolo.

Il tuo partner se ne va all’improvviso o vieni licenziato, oppure perdi la casa: vivi l’esperienza di sentirti stupito, arrabbiato, mortificato. E prima o poi… impaurito. Tutto ciò si basa sulla Verità Immaginata, secondo la quale tutto questo è “brutto” e tu sarai “infelice” e dovrai affrontare molte “battaglie” eccetera. È giusto provare paura, ovviamente. Di fronte al cambiamento che stai attraversando, c’è da aspettarselo.

Non c’è niente di cui vergognarsi. È del tutto normale. È il modo in cui siamo stati cresciuti. Ci è stato detto che la paura esiste, è reale. La Verità Reale è che non esiste una cosa come la paura. In realtà, non esiste nessuna emozione tranne una. Tutte le altre espressioni emotive sono soltanto modi diversi di confezionarla. Esiste una sola emozione, una sola energia nell’universo: quella che chiamiamo Amore. Quando sai questo, ogni cosa cambia.

Ricorda, l’esperienza è prodotta dall’emozione e capire che tutto è una dimostrazione dell’emozione chiamata Amore può alterare completamente l’esperienza della tua vita. ma in che modo il cambiamento può essere una dimostrazione di Amore? Non abbiamo detto e ripetuto che secondo la maggior parte delle persone l’emozione che accompagna il cambiamento - anche un cambiamento positivo - è la paura? Sto forse suggerendo che la paura non esiste? Sì, lo sto facendo. È proprio quello che sto facendo. Perché -ecco una rivelazione meravigliosa- la paura è una dimostrazione di Amore.

Se non amassi te stesso, non avresti paura per te stesso, non saresti spaventato da niente, perché non ti preoccuperesti di ciò che ti può accedere. Non ti preoccuperesti di sopravvivere. L’istinto di sopravvivenza è un modo naturale di esprimere amore. Se tu non amassi un altro non avresti paura per lui, perché non ti preoccuperesti di ciò che gli può accadere. Semplice, non è vero?

E, dunque, con logica impeccabile, vediamo che la Paura e l’Amore sono la stessa cosa, espressa in maniera diversa. Allo stesso modo, ogni altra emozione è amore sotto un’altra forma. Lo ripeto: esiste solo un’emozione. Quell’emozione è l’Amore, espresso in migliaia di modi differenti. È la Verità Reale.

La maggior parte delle persone, quando le cose cambiano, vive nella propria Verità Immaginata, essendo stata trattenuta lì dal proprio passato. Questa Verità Immaginata dà vita a un pensiero, dal quale nasce un’emozione, che a sua volta genera un’esperienza che sembra realtà. Invece si tratta di una realtà distorta. Questo ci porta dove probabilmente sei tu adesso.

A causa di tutto quello che ti è appena accaduto -questo enorme cambiamento che si è abbattuto su di te, che non hai scelto, che ti è inaspettatamente piombato addosso dal nulla- sei arrabbiato, triste, frustrato, deluso, disilluso o tutte queste cose… perché sei spaventato. E sei spaventato perché sei innamorato. Sei innamorato di te stesso (anche se non lo pensi) e sei innamorato della vita (anche se ora credi di odiarla).

Hai paura di barattare un passato che hai conosciuto con un futuro che non conosci. Paura di quello che potrebbe succedere. Paura di come potrebbero andare le cose. E paura di non ritrovare più questo tipo di situazione (questo lavoro, persona, casa), di non rifare più questa esperienza. Beh, può darsi che tu non rivivrai più questa situazione, ma può darsi benissimo che tu riviva di nuovo questa esperienza.

Ricorda che l’esperienza della felicità non ha niente a che fare con una determinata situazione. È difficile da accettare perché siamo assolutamente convinti del contrario. Tuttavia, tra gli eventi esterni e le esperienze interiori non c’è alcun legame, tranne che nella tua testa. La tua capacità di conoscere la gioia non è collegata a questa persona o a quel posto di lavoro, per esempio. Ma tu pensi che sia così.

La Verità Evidente e la Verità Immaginaria non sono identiche. Mai. Mai. Gli eventi non hanno significato. Gli eventi sono eventi, e il significato è pensiero. Niente ha un significato tranne quello che gli dai. E il significato che dai alle cose non deriva da nessun evento, circostanza, condizione o situazione a te esterni. Il “dare significato” è un processo totalmente interiore. Totalmente.” 
 
(Neale Donald Walsch, Quando tutto cambia, cambia tutto, Mondadori)
 
 

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