giovedì 6 luglio 2017

Hezbollah si prepara ad affrontare una prossima offensiva israeliana

Reparti Hezbollah in Libano

Da molteplici segnali si è capito che Israele si sta preparando ad attaccare Hezbollah in Libano con l’intenzione di annettersi un’altra parte del territorio libanese, in particolare l’area del sud del Libano, ricca di falde acquifere che sono l’obiettivo ambito da Israele, oltre alla possibilità di sfruttare i giacimenti di gas trovati di recente  al largo del mare, frontalmente alle coste del Libano. Un conflitto sembra quindi inevitabile.
Anche la rivista statunitense News Week ha condotto un reportage a firma della giornalista Sulome Anderson, la quale ha cercato di disegnare i diversi scenari possibili di un conflitto tra Israele e la Resistenza libanese di Hezbollah.
Nel suo articolo dal titolo “La prossime guerra del Medio Oriente. Hezbollah disposto a tutto…. “, la Anderson considera che, da quando partecipa ai combattimenti in Siria al fianco dell’Esercito siriano, Hezbollah è divenuto molto più potente e soprattutto molto più audace, nonostante le perdite subite nel conflitto siriano. La sua esperienza si è perfezionata e Hezbollah possiede adesso un arsenale sorprendente grazie anche ai suoi alleati.
Nonostante che Hezbollah proibisca ai suoi componenti di rilasciare interviste, la giornalista cita un ignoto combattente che si trova a sud di Damasco e che le avrebbe detto: “andremo presto a liberare la Siria e poi torneremo nel nostro paese. Combatteremo se necessario fino alll’ultimo alito di vita”.
Anderson non ha escluso una risalita delle tensioni nel sud del Libano e non scarta l’ipotesi che Hezbollah trasferisca sul fronte libanese i suoi combattenti. Citando un alto ufficiale nel sud di Beirut, questi avrebbe indicato alla Anderson che Hezbollah ha incrementato le sue forze in Siria: “combattevamo sulla difensiva ma adesso abbiamo imparato ad attaccare”, le ha detto.
Un altro responsabile della formazione libanese le avrebbe dichiarato che Hezbollah dispone adesso di nuove armi e che avrebbe aumentato i suoi depositi segreti. La formazione libanese può contare attualmente su circa 25.000 combattenti e di riserve per alri 20.000 che corrisponde ad un esercito di media dimensione.
Hezbollah dichiara di poter sparare 4.000 missili ogni ora e di poter attaccare ed entrare nei territori occupati da Israele mediante ATV, aerei o moto armate. “Gli israeliani non hanno l’idea di come potremmo attaccare i loro obiettivi inclusi i depositi di gas. Disponiamo di missili antiaerei e gli aerei potrebbero scoppiare prima ancora di decollare dalle piste”, ha dichiarato il responsabile, secondo la Anderson.
Un conflitto Israele Hezbollah,sempre secondo la Anderson, cambierebbe lo scenario del Medio Oriente.
Queste affermazioni non sono fra l’altro confermate da Hezbollah ma sicuramente hanno lo scopo di sensibilizzare l’opinione pubblica statunitense circa il pericolo rappresentato da Hezbollah e convincere della necessità di inviare rinforzi dagli USA diretti ad Israele, come anche di un possibile intervento a sostegno dell’alleato.
Missili antiaerei S-300 in Iran
L’Iran si prepara per una possibile aggressione
Di fronte alle minacce proferite sia dagli USA che dall’Arabia Saudita, l’Iran non rimane inerte e si prepara per tempo ad una possibile aggressione di USA/Israele.
Di recente si è saputo che il sistema di missili antiaerei S-300 fornito dai russi all’Iran è stato installato ed è già pienamente operativo sotto il comando delle forze aeree del paese, come ha dichiarato in una conferenza stampa il comandante de la Base della Difesa Antiaerea, Jatam Al-Anbia, dell’Esercito dell’Irán, il generale di brigata Farzad Esmaili.
Non è stato comunicato dove siano stati installati i sistemi missilistici ma si sa che verranno distribuiti su quattro battaglioni.
Oltre a questo l’Iran dispone di un sistema di difesa aerea di fabbricazione nazionale, denominato Bavar 373, che entrerà in funzione a breve.
La capacità di lancio di questo sistema è perfino superiore a quella degli S-300 che arrivano a circa 200 Km. I missili iraniani possono colpire obiettivi aerei fino a 450 Km, secondo il parere degli esperti militari.
L’Iran ha notevolmente modernizzato ed incrementato le sue forze missilistiche, come ha dimostrato nel recente lancio di sei missili su obiettivi dell’ISIS in Siria a 600 Km. circa dalle sue basi che hanno centrato il bersaglio e dimostrato le capacità militari del paese persiano.
La Russia ha stretto una forte alleanza con l’Iran che sostiene la lotta delle forze siriane e di Hezbollah in Siria ed inoltre Teheran ha concesso una base aerea sul suo territorio alle forze strategiche dell’aviazione russa per avere un più breve raggio di azione per le missioni di bombardamento sugli obiettivi dei terroristi.
Questo significa che una aggressione all’Iran potrebbe coinvolgere anche la Russia e le sue forze ma questo non fermerà i piani di Washington e di Tel Aviv che sembrano decisi ad attaccare. A Beirut ed a Teheran si ha la certezza che questo accadrà e si deve solo indovinare quando e come.

Fonti: News Week

Traduzione e sintesi: Luciano Lago

Nessun commento:

Posta un commento