Il
divieto impedisce la partecipazione all’Assemblea generale dell’ONU –
Il Brasile sospende la visita di Dilma Rousseff a Washington.
Le autorità degli Stati Uniti hanno vietato il sorvolo dei cieli di Portorico all’aereo del presidente del Venezuela Nicolàs Maduro, nel suo imminente viaggio che lo porterà in Cina. Non è tutto, poiché è stato vietato il visto a vari funzionari di alto livello del governo di Caracas, che dovevano partecipare al foro per la cooperazione tra Africa e Sudamerica, in programma a New York. Questo vertice si terrà la prossima settimana, in concomitanza con l’Assemblea generale delle Nazioni unite, e riunirà tutti i ministri degli esteri dell’Africa e America latina.
“Non andiamo a New York come turisti o in gita….stiamo andando a un organismo dell’ONU” ha denunciato il presidente Maduro, che considera come una “aggressione” l’ingiustificabile divieto. Ha preannunciato che risponderà con misure “..fino al livello più drastico. Il governo di Washington pretende controllare chi può o chi non deve partecipare all’Assemblea annuale dell’ONU. Gli USA non sono i padroni dell’ONU, altrimenti dovrà trasferirisi ad altra sede”.
Il presidente Evo Morales ha annunciato che la Bolivia presenterà una denuncia contro Obama per delitti di lesa umanità. Proibendo il volo del presidente Maduro ha infranto quattro norme internazionali: diritti umani, Patto dei diritti civili e politici, Convenzione di Vienna e la Convenzione sulle Missioni speciali. Evo Morales ha detto che i divieti degli USA “sono un effetto della nuova e frammentaria politica diplomatica in risposta al suo peso politico in via di diminuzione”.
Gli “errori” verso l’America latina sono ripetuti e molteplici, e già stanno avendo ripercussioni. Il Brasile ha sospeso il viaggio presidenziale a Washington di Dilma Rousseff , di fronte al mutismo ostinato della Casa Bianca che -colta con le mani nel sacco- non si pronuncia sullo spionaggio ai danni della multinazionale petrolifera Petrobras, e della stessa capo di stato e ministri. “Se continuate a spiare non aspettatevi di avere molti amici…” ha commentato il presidente uruguayano Mujica.
Una delegazione militare del Brasile si è riunita a Buenos Aires con i militari argentini, per la cooperazione in un programma comune efficace contro l’aggressione della NSA, divenuto prassi burocratica, o addirittura rivendicazione del diritto a spiare chiunque, ovunque. Il Brasile punta a disporre per il 2014 di un sistema nazionale di scambi di mail, e alla cooperazione regionale per la protezione informatica con una cintura di fibra ottica per il subcontinente.
L’ostilità degli USA ha un prezzo, così come l’analogo episodio contro Evo Morales ha dato una picconata al Trattato commerciale tra la UE e Mercosur.
FONTE: http://selvasorg.blogspot.it/
http://cambiailmondo.org/2013/09/21/usa-vietano-permesso-di-volo-al-presidente-del-venezuela/
Le autorità degli Stati Uniti hanno vietato il sorvolo dei cieli di Portorico all’aereo del presidente del Venezuela Nicolàs Maduro, nel suo imminente viaggio che lo porterà in Cina. Non è tutto, poiché è stato vietato il visto a vari funzionari di alto livello del governo di Caracas, che dovevano partecipare al foro per la cooperazione tra Africa e Sudamerica, in programma a New York. Questo vertice si terrà la prossima settimana, in concomitanza con l’Assemblea generale delle Nazioni unite, e riunirà tutti i ministri degli esteri dell’Africa e America latina.
“Non andiamo a New York come turisti o in gita….stiamo andando a un organismo dell’ONU” ha denunciato il presidente Maduro, che considera come una “aggressione” l’ingiustificabile divieto. Ha preannunciato che risponderà con misure “..fino al livello più drastico. Il governo di Washington pretende controllare chi può o chi non deve partecipare all’Assemblea annuale dell’ONU. Gli USA non sono i padroni dell’ONU, altrimenti dovrà trasferirisi ad altra sede”.
Il presidente Evo Morales ha annunciato che la Bolivia presenterà una denuncia contro Obama per delitti di lesa umanità. Proibendo il volo del presidente Maduro ha infranto quattro norme internazionali: diritti umani, Patto dei diritti civili e politici, Convenzione di Vienna e la Convenzione sulle Missioni speciali. Evo Morales ha detto che i divieti degli USA “sono un effetto della nuova e frammentaria politica diplomatica in risposta al suo peso politico in via di diminuzione”.
Gli “errori” verso l’America latina sono ripetuti e molteplici, e già stanno avendo ripercussioni. Il Brasile ha sospeso il viaggio presidenziale a Washington di Dilma Rousseff , di fronte al mutismo ostinato della Casa Bianca che -colta con le mani nel sacco- non si pronuncia sullo spionaggio ai danni della multinazionale petrolifera Petrobras, e della stessa capo di stato e ministri. “Se continuate a spiare non aspettatevi di avere molti amici…” ha commentato il presidente uruguayano Mujica.
Una delegazione militare del Brasile si è riunita a Buenos Aires con i militari argentini, per la cooperazione in un programma comune efficace contro l’aggressione della NSA, divenuto prassi burocratica, o addirittura rivendicazione del diritto a spiare chiunque, ovunque. Il Brasile punta a disporre per il 2014 di un sistema nazionale di scambi di mail, e alla cooperazione regionale per la protezione informatica con una cintura di fibra ottica per il subcontinente.
L’ostilità degli USA ha un prezzo, così come l’analogo episodio contro Evo Morales ha dato una picconata al Trattato commerciale tra la UE e Mercosur.
FONTE: http://selvasorg.blogspot.it/
http://cambiailmondo.org/2013/09/21/usa-vietano-permesso-di-volo-al-presidente-del-venezuela/
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