Pagine

lunedì 24 febbraio 2014

Alta Pressione Artificiale e Siccità

 
Nel seguente articolo ben illustrato di  Jeff Rense, si fa notare come venga mantenuto da mesi un colossale ‘muro’ di alta pressione artificiale al largo delle coste occidentali degli Stati Uniti, per impedire l’arrivo delle consuete perturbazioni pacifiche piovose. Mantenendo il sottile procedere dubitativo dell'articolo di Jeff Rense, ricordo come tale fenomeno (a quanto ci mostra  questo sito) sarebbe osservabile anche in Europa ove, al largo della Spagna, si assisterebbe ad un operazione simile, volta probabilmente a mantenere sul paese iberico  uno stato costante di siccità
 
Quest'ultimo aspetto, farebbe decadere l’improbabile alibi dell’impedimento dell’arrivo delle letali radiazioni provenienti dalla centrale atomica di Fukushima, riportato invece da Rense. Alle ipotesi sulle siccità in Califonia e Spagna, andrebbero poi associati i rovinosissimi cataclismi alluvionali in altre zone dell’entroterra statunitense ed europeo. La regia sembrerebbe quindi la stessa: causare i maggiori danni possibili, deviando le perturbazioni per creare siccità, concentrandole invece in altre zone per generare alluvioni. L’esplicito articolo di Jeff Rense, con eloquenti fotografie satelltari:     
 
 
Grazie alle foto satellitari del meteo, siamo stati in grado di osservare un sistema di alta pressione persistente (quasi permanente ed enorme) che sta bloccando le perturbazioni potenzialmente piovose al largo della costa occidentale degli Stati Uniti, negli ultimi due mesi e per la maggior parte dei mesi di Novembre, Dicembre e Gennaio.
 
Abbiamo osservato le foto satellitari che rivelano come le tempeste (dopo la loro formazione che avviene come al solito in Kamchatka , Corea e Giappone del Nord - la zona di Fukushima -) si muovano verso le aree del Pacifico nord occidentale.
 
Abbiamo guardato queste ultime spostarsi da Ovest a Est (come hanno sempre fatto) per consegnare loro la pioggia vivificante e la loro neve, indispensabile per mantenere viva la vegetazione degli Stati Uniti. Questi sistemi di perturbazioni, ondata dopo ondata, riempiono i nostri laghi ed i fiumi con l'acqua della pioggia che cade sui nostri vastissimi terreni agricoli, dalle Sierras alle Cascades sino alle Montagne Rocciose.
 
Tuttavia, per una qualche ‘strana’ ragione, nessuno di questi sistemi ha fatto breccia attraverso l'immenso blocco di alta pressione che persiste al largo della costa occidentale in questo inverno. Perché? Questi sistemi piovosi, cozzano contro un vero e proprio 'muro di mattoni' creato dall’alta pressione, si suddividono in parti più minute e riversano il loro contenuto di acqua piovana di nuovo nel Pacifico.
 
 Si potrebbe pensare che, essendo potenziali portatrici di un sacco di radiazioni provenienti dal Giappone, qualcuno abbia deciso di impedirgli di raggiungere la West Coast.  L’aumento di radiazioni sarebbe presto stato rilevato dalla rete dei cittadini che monitorano efficacemente il fenomeno.
 
E' opinione diffusa che la tecnologia umana (geoingegneria) possa erigere e mantenere i sistemi ad alta pressione in un luogo specifico, se lo si desidera. E' questo ciò che sta accadendo nella West Coast? E’ questo il risultato dello sforzo in atto per mantenere più basso possibile il livello delle radiazioni provenienti da Fukushima verso gli Stati Uniti occidentali?
 
Guardando le sequenze delle foto satellitari e ricordando che i sistemi di alta pressione sono generalmente di forma rotondeggiante, come montagne circolari di aria che ruotano in senso orario, notiamo che i sistemi di alta pressione si dispongono innaturalmente secondo forme squadrate oppure in drastiche configurazioni a 90 gradi. Date un'occhiata voi stessi. Seguite le tempeste che si muovono da sinistra a destra e osservate cosa accade loro.
 
Alcuni dei frammenti di tali perturbazioni finiscono per essere spinti dal Jet Stream su fino alla British Columbia, verso tutto il Canada per poi scendere negli Stati Uniti centrali. Questo spiegherebbe, tra l’altro, le letture anomale dei contatori Geiger effettuate su alcuni campioni di neve provenienti dal Missouri.


Nessun commento:

Posta un commento