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venerdì 12 settembre 2014

Interessi che permettono tutto, a partire da una base “famelica”.

L'interesse non è solo una "formula". Ma "trascritto sotto forma di formula" permette di osservare che:
se "t" è il tempo, allora il tempo può essere eliminato (dalla formula e, dunque, dalla realtà), ponendo - ad esempio - nella "legge sociale" l'atteggiamento che esclude la possibilità di rateaizzare un acquisto, motivo per il quale l'interesse (non solo economico, fiscale, speculativo) viene meno.
Allora, l'interesse diventa uguale al "costo", ossia... allo sforzo effettivo profuso ed impiegato per costruire il prodotto. L'esistenza dell'interesse è il frutto dell'esistenza degli intermediari, che detengono la disponibilità economica da mettere a fuoco, mediante relativo sfruttamento della base sociale stessa.
L'intermediario è la risposta frattale all'esistenza della (com)presenza della rete infrastrutturale del Nucleo Primo (i suoi intermediari, che ti raggiungono dappertutto all'interno del suo impero non manifesto, ossia, non sancito nella legge, nella storia deviata, nei libri che studi)...

La scomparsa "dell'interesse dall'interesse"... si trasferisce, in tal caso, al "costo" ma... lì entra in gioco un altro tipo di strategia auto convincente:
la persuasione, sottilmente respirata, di guadagnare sempre di più (perchè tutto viene eroso dalle componenti inflattive e deflattive dei cicli economici).
Comunque
il tempo può essere tolto dai calcoli delle formule e, conseguentemente, dalla realtà sottostante, in quanto è una "presenza di ordine derivato secondario"... Si manifesta quando isoli qualcosa, che "determini/racchiudi" in qualcosa!
Ti servono prove per provare ciò? Per negare l'evidenza della "tua" realtà, che cosa ti aspetti? Tutto attorno a te è manipolato... come puoi ancora "attenderti qualcosa di diverso"? Non verrà nessun "salvatore"...
Ma... esiste SPS. Questo, dannatamente... sì!
Nel suo discorso del 10 settembre 2001, Rumsfeld notava inoltre che al Pentagono “non possiamo condividere l'informazione da un piano all'altro di questo edificio perchè essa è gestita da decine di sistemi tecnologici che sono inaccessibili o incompatibili tra loro”.
Come possono succedere queste cose? E come può succedere che la “perdita” di 2300 miliardi non sia percepita come un problema?...
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SPS pone la via per le “verità personali”? Hai presente l’articolo di ieri?

La necessità di “produrre” prove, certe e valide, relativamente a qualsiasi questione/vicissitudine, (ri)chiesta dall’attuale ordinamento legislativo della società, nonché dalla “logica”, è risultato nel tempo un mezzo/veicolo molto raffinato/sottile, avio trasportatore di una sorta di “censura”, insita alla base di ogni “processo umano”.
Tale “necessità” è stata imposta a "grande (ri)chiesta" apparente della base sociale, della Massa. Perché? Beh… perché l’ingiustizia regnava incontrastata “prima”.
E… “dopo”? E… “adesso”?
È, forse, cambiata l’inclinazione delle “umane cose”?
 
Oppure, l’apparente vivere in un siffatto modello sociale “evoluto/moderno/sviluppato”, in conclusione è sempre regolato dal medesimo “timbro” ma, solo calmierato dall’esistenza di un “ordinamento di leggi che sorreggono una verità di parte”, (pre)determinata ed avallata proprio grazie ad un oliato meccanismo di “tutela e garanzia del compiuto”, per mezzo della divenuta necessaria (ri)produzione di prove valide, atte a testimoniare un fatto che, per altri versi, è talmente lapalissiano (nemmeno necessitante di doverlo provare, perchè è... "sentito") da lasciare esterrefatti, allorquando le documentazioni ufficiali “magicamente non si riescono più a trovare”…

Te lo (ri)domando:
SPS pone la via per le “verità personali”?
Naa… è già così. È sempre stato così, nell’(Anti)Sistema 3d attuale, dove “sempre ed attuale” descrivono la medesima scena/situazione, nella quale il “protagonista unico” (luce) risulta solo (com)presente e, dunque, non manifesto… per via di un’abitudine a vedere bianco dove c’è luce e nero dove non c’è luce.
"Oggi" è in vigore la “verità personale del Nucleo Primo” (il termine "oggi", se lo leggi anche domani è e rimarrà sempre un "oggi", alias, una particella incantesimale, che "registra lo stato di status quo").
Gli umani non sono stati in grado di “gestirsi”, essendo di fatto dipendenti esclusivi dalla prospettiva fondata sull’interesse, capace di deviare qualsiasi altra “traiettoria”.

Gli umani sono stati resi “famelici”, attraverso la strumentalizzazione di un grande evento accaduto nel passato (ora cancellato dalla memoria). Ciò che credono, d’insieme, li rende “poveri”, per cui… l’esistenza viene percepita come una “lotta per sopravvivere” (diventa "legge della giungla").
Ciò, non corrisponde all’unica intonazione di vero, possibile. Se vedi, ad esempio, frattalmente… l’abbondanza che caratterizza la natura, allora, non puoi di conseguenza (ri)assumerla come “scarsa”, in termini di risorse alimentari o energetiche.
Ci sono molte vie percorribili ma, quella sulla quale ora sei tu, prevede tutto ciò in cui ti (ri)trovi a credere, senza alternativa alcuna.

L’interesse, conseguentemente, mina alla base la tua direzione di marcia.
Direzione artificiale e... perfettamente, non solo controllabile, ma prevedibile e retro ingegnerizzabile. Sei su/in una “autostrada” costruita appositamente per (auto)contenerti.
Una volta “lì” dentro, non hai possibilità di uscita. Gli “scali secondari” sono chiusi o apparentemente aperti ma (ri)conducenti sempre e ancora dentro, visto che “non hai denaro per pagare il relativo pedaggio”, se non… “morendo, per poi (ri)nascere ancora lì"...
Quando sei entrato? Non lo (ri)cordi. Ma SPS dimostra che:
non importa. Perché?
Uhm… pensa a quando sono state (ri)scritte le “formule” senza la necessità del tempo:
il mondo è privo di tempo, e tuttavia sembra che il tempo faccia parte del mondo. Spiegare perché il mondo sembra temporale è una questione pressante per chiunque abbracci la gravità quantistica priva di tempo.
Anche la relatività generale è priva di un tempo newtoniano, ma almeno ha vari sostituti parziali che, presi insieme, si comportano come il tempo newtoniano quando la gravità è debole e le velocità relative sono basse.
L’equazione di Wheeler-DeWitt è priva anche di questi sostituti...
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Il tempo non esiste, oppure esiste solo:
dividendo il mondo in sottosistemi ed esaminando che cosa li tiene insieme. In questa rappresentazione il tempo fisico emerge perché ci consideriamo separati da ogni altra cosa...
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Ecco la necessità del “dividi e impera” e di collocare Dio (il riempitivo del vuoto) nei Cieli...

Dividere per illudere che… bla bla bla.

C’è una ferma intenzione “dietro” a tutto quello che “sai” (credo, paradigma, abitudine… interesse):
quella inossidabile del Nucleo Primo.
Accidenti, come è difficile trasmettere qualcosa, che “percepisci sempre di più”, ad una platea di (non ri)co(nco)rdanti. Hey? C’è qualcuno? 
Fai attenzione, perché anche se credi di essere diverso da tutti gli altri, in realtà, se non “deformi” la tua attuale convinzione fisica di realtà (il "come vivi" all’interno della società)… beh, non sei per nulla diverso dalla qualità del “coro”
Che cosa significa? Che dovresti, per coerenza, sconnetterti dal segnale portante e... come minima conseguenza, “iniziare a fermarti”… in attesa che una nuova “forma di carburante” ti alimenti.
Cosa molto difficile da attuarsi, perché… questo “frattempo” è assolutamente dominato dalla capacità di “ricatto”, emanata ubiquamente tutt’attorno a te, per mezzo delle estensioni globali delle mire/spire (Anti)Sistemiche del Nucleo Primo.
Se ti fermi “perdi il lavoro”, ad esempio.
Assenze sul lavoro, si potrà essere licenziati.
La decisione della sezione lavoro della Cassazione potrebbe mettere un freno alle cosiddette assenze strategiche

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Hai presente la famosa frase, esposta bellamente in molti locali pubblici:
per colpa di qualcuno non si fa più credito a nessuno”?
Una "scusa"? Non sempre... Ecco: il “Cca' nisciuno è fesso” (com)porta, appunto, che la legge trovi spazio per amministrarti sempre più da vicino, perché il tuo credere di essere diverso/migliore, rispetto agli altri, ti trasforma solo in un essere (ri)producente il leit motiv tra le righe; il tuo (ri)tenerti più “sveglio” ti rende solo perfettamente allineato con le pratiche (Anti)Sistemiche e, anche per questo tuo modo di fare/essere, tanti altri ne pagano le conseguenze, arrendendosi di fatto nello scorrere artificiale del tempo, che non esiste ma che è stato messo in evidenza al fine di… permettere di controllare ciclicamente la tua “giornata”.
Ad ogni “collo di bottiglia” sei atteso, “misurato” e (ri)formulato, (pre)visto, (anti)cipato e sottoposto a ciclico “reset”
Ogni “checkpoint temporale” ti (ri)mette in carreggiata, ossia, si assicura che tu sia nella direzione “giusta” ma, dal punto prospettico di chi “gode del tuo viaggiare”
Vediamo, ora, quanti motivi di interesse hanno spinto a muover(e/si), scegliendo una (pre)determinata direzione... in luogo di un'altra, non più apparente.
Accendi i tuoi “strumenti di misura” e procedi con fari ad “Analogia Frattale”. Lasciati andare su ali d'altra “ispirazione”:
cambia segnale portante.
Se non lo riesci a fare è solo perché “temi” le conseguenze. È solo perché hai paura di perdere ciò che hai. Ma, che cosa hai? Una casa, l’auto, il lavoro, la famiglia, un conto corrente?
Ma non hai, forse, anche una dignità (sovranità)? E... dove si (ri)trova, "ora"?
Hai tutte queste certezze? Beh… allora che ti lamenti a fare? Perché ti lamenti sempre? Lo so che ti lamenti. È uno “sport nazionale”… suvvia!
Secondo l'avvocato Antonino Polimeni, specializzato in informatica giuridica e difensore dell'identità digitale di molti vip, in Italia "dal punto di vista giuridico, in questo momento, non esiste nessuna tutela per l'identità digitale"…
Quando si parla di identità digitale ci riferiamo a "quell'insieme di informazioni che riconducono all'identità di una specifica persona:
nome, cognome, foto personali, numero di indirizzo ip, targa dell'auto, coordinate del conto corrente. Il furto di uno qualunque di questi elementi diventa un crimine se arreca un danno a chi lo subisce o un vantaggio a chi lo mette in pratica".
In Italia non esiste una legge che tuteli l'identità digitale:
"Nel giudicare questo tipo di crimine si procede per analogia, adottando come riferimento legislativo l'articolo 494 del codice penale, che disciplina il furto d'identità offline. La legge italiana infatti non ha ancora previsto tutele legislative per i danni apportati dal web"…
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Si procede per analogia… esattamente come fa, anche, SPS.
L’interesse è alla base di ogni situazione “umana”, che è minata di conseguenza da una simile (com)presenza. Ogni individuo capisce di che cosa si tratta, quando si (ri)ferisce ad “etica, morale, giustizia, equilibrio, etc.”… ma, tutto ciò, viene (ri)configurato, quando lo stesso individuo si trova alla prova dei fatti, ossia, quando “vive” nelle 3d attuali:
quando è… tentato.
Usa, 11/9: 80 tra poliziotti e pompieri indagati per frode.
La procura di New York ha accusato 106 persone, tra cui 80 tra agenti di polizia e vigili del fuoco, di ''frode fiscale del valore di centinaia di milioni di dollari'' per aver ''sostenuto falsamente di soffrire di problemi di salute causati dall'aver prestato soccorso ed essere intervenuti in servizio'' l'11 settembre del 2001, giorno degli attacchi alle Torri Gemelle.
Lo riferiscono oggi i media Usa.
Le 106 persone accusate dalla procura di New York ''avrebbero ottenuto illecitamente in 12 anni decine di migliaia di dollari in assegni sociali'' sostenendo di ''non essere più in grado di lavorare per problemi psichiatrici o malattie respiratorie contratte in seguito al crollo delle Twin Towers''.
Le malattie e i disturbi denunciati dai poliziotti e dai pompieri di Manhattan ''non hanno impedito loro di andare in vacanza e farsi immortalare in foto sorridenti'', mostrate dalla procura distrettuale di Manhattan, come riferito dai media locali.
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Sono gli stessi “eroici poliziotti e pompieri” che l’11 settembre hanno dato ampia dimostrazione di doti superiori, mettendo a rischio la propria Vita, per mettere in salvo centinaia di persone inermi? 
Sì. E… no. Ciò che si è "liberato" dalle torri (polveri di amianto & co.) li ha posseduti, unitamente all’interesse derivante da chissà quali tipi di tentazioni (Anti)Sistemiche.
Sono veramente malati? Alcuni sì, altri no… ma, coloro che non lo sono, rendono il comportamento “eroico” degli altri, come se fosse carta straccia. Motivo per il quale, quest’ultimi, possono decidere di passare la staccionata, aderendo al “suono di corni dei Troll”, che inizia così a rappresentare anch’essi (risuono delle campane, ritornello ipnotico).
L’esistenza del “Segreto di Stato” è uguale al digerire un inganno alla base (implicito) dell’ordinamento sociale; altro che “atto necessario per la sicurezza della Nazione”.
La Nazione sei davvero tu? Oppure, sei anche tu?
Sì… e no:
sei tu nel momento che devi “pagare”
non sei tu nel momento in cui devi “(ri)scuotere”.
L’esistenza di un simile “segreto”, strombazzato attraverso i Media, è una beffa che si aggiunge al “danno”, segno evidente di una (i)stupidità globalizzata della base umana (auto)intrattenuta nelle attuali 3d.
Dov’è il “pastore”, se ci sono così tante “pecore”?
È esattamente dove starebbe un “esperto pastore”:

al fresco dell’albero, lasciando ai “cani” il compito di controllare le strutture del “recinto”.
Ossia, progressivamente esso tende a scomparire dallo scenario, diventando l’albero stesso, i cani e le pecore (è “dentro” a tutto e compresente a/con te).
E, nel tempo artificiale, tende a “sostituirti” senza che te ne accorga nemmeno (invasione degli ultracorpi).
Hai necessità di dimostrare/provare che “qualcosa non va”? Non ti basta quello che "senti"? Non vale la tua capacità "sensazionale"?
Perchè ti (s)valuti così?
Le “prove” sono soggette a manipolazione, soprattutto, in una società controllata all’origine, in cui “il dibattito non avviene mai, realmente”…
11 settembre, il rapporto segreto. La verità nascosta in 28 pagine...
Secondo alcuni documenti vi sarebbero le prove di una complicità dell'Arabia Saudita nell'attacco dell'11 settembre 2001. Due senatori, il repubblicano Walter Jones e il democratico Stephen Lynch  vogliono che siano rese pubbliche 28 pagine censurate del rapporto sull'assalto all'America da parte dei qaedisti.
Una sezione del report che è stata "oscurata" dall'allora presidente Bush per non compromettere le relazioni con un paese alleato e importante partner commerciale. I congressisti hanno già presentato una risoluzione per costringere Obama a rendere pubblico il rapporto…
Ma per il momento questi non sono che particolari se comparati a quelli ancora protetti dal "segreto di stato". Ora qualcosa potrebbe cambiare se venissero svelate le verità delle 28 pagine censurate.
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11 settembre, otto misteriose scatole nere
Premetto che, sebbene io abbia seguito questo lavoro collettivo, durante tutti questi anni, ogni volta che ne approfondisco gli aspetti, rimango stupito della impressionante evidenza:
l’intera storia raccontata al mondo dai ministeri della propaganda (cioè dal mainstream occidentale) è una gigantesca presa in giro della più elementare intelligenza. Eppure il mondo intero è stato convinto che gli asini volano. E, dopo 13 anni, ancora lo rimane.
Per esempio la questione delle famose “scatole nere” dei famosi quattro aerei che furono – si dice – dirottati da 19 terroristi quella mattina dell’11 settembre 2001. Qui, come si vedrà, non sta in piedi proprio nemmeno una riga della versione ufficiale.
Intanto le “scatole nere” sono arancioni.
È importante ricordarlo. Le indicheremo con BB (Black Boxes) per abbreviare. Tutti gli aerei commerciali del mondo ne hanno 2 (due). Sono progettate per essere virtualmente indistruttibili. E, infatti, lo sono.
Contengono una serie di apparecchiature fatte in modo da sopportare sollecitazioni fortissime di tipo fisico, chimico, elettrico, magnetico, termico. Due essenziali tra queste sono il Fdr (Flight Data Recorder), ovvero il registratore dei dati del volo, che immagazzina, in ogni istante, la velocità dell’aereo, l’altezza a cui si trova, la direzione del volo, la posizione ecc. E il Cvr (Cockpit Voice Recorder), che raccoglie tutti i rumori e le voci nella cabina di pilotaggio.
Sono rarissimi i casi in cui queste BB non si trovano o, una volta trovate, non contengano dati utilizzabili per capire le cause dell’indicente.
Sono state pensate per questo. Funzionano. Le prime a usarle sono le compagnie di assicurazione, ma subito dopo i governi, i servizi segreti ecc.
Dunque quattro aerei, uguale otto BB. Cosa ci dice la versione ufficiale?
Quattro su otto “non sono mai state trovate” . Il 50% in questo caso. Un fallimento da record mondiale di tutti i tempi. Sono le quattro BB dei due voli che – si dice – colpirono le Twin Towers:

l’American Airlines 11 (AA11) e l’ United Airlines 175 (UA175)…
Insomma, qui i casi sono due: 
o quella registrazione è falsa, oppure è falsa la versione del governo americano. E, ovviamente, è falsa tutta la storia del film, che servì per emozionare il grande pubblico. Non sarà inutile ricordare che tutte queste obiezioni furono fatte presenti sia al Ntsb che al governo.
Risposte pervenute: zero. Allora come 13 anni dopo.
Esiste infine la registrazione del centro di controllo di Cleveland, che accompagnò gli ultimi minuti di quel volo.
Drammatica, ma anch’essa misteriosa e inspiegabile. Chi avrà il tempo di ascoltarla sentirà che da terra cercano di collegarsi, per alcuni minuti, ripetendo la domanda, senza ricevere risposta. L’equipaggio è muto. Poi, improvvisamente una strana voce, soverchiata da un forte rumore di fondo. “United 93, questo è il capitano, per favore state seduti, rimanete seduti, abbiamo una bomba a bordo”. Una bomba a bordo? State seduti? Dove si trova il capitano? Cos’è il rumore di fondo?
Da terra insistono per chiedere chiarimenti; parlano con gli altri aerei in volo nella zona. Arrivano conferme. Poi, all’improvviso, ancora la voce: “United 93, questo è il capitano. È bene che tutti stiate seduti. Abbiamo una bomba a bordo e stiamo tornando all’aeroporto. Hanno accettato le nostre richieste per cui, prego, rimanete seduti”.
Poi più nulla. Ma è questo il comportamento di un esperto pilota di linea? Siamo sicuri che quei due messaggi provenivano dal volo UA93?
Insomma non c’è uno solo degli elementi del puzzle che s’incastri con gli altri. E parliamo di quelli che, apparentemente, sono stati trovati. Oltre la metà, come s’è visto, sono semplicemente stati cancellati. E tutto questo non è opera dei presunti dirottatori, della cui presenza a bordo, per altro, non è mai stata fornita alcuna prova
E allora, chi ha lavorato per cancellare le tracce? Chi le ha falsificate? Chi ha mentito? Credere ancora che la storia che ci raccontarono sia vera è impossibile.
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Credere ancora che la storia che ci raccontarono sia vera è impossibile…
 
Mah! Tieni conto che, molto probabilmente, l’11 settembre non vide nessun aereo di linea schiantarsi sulle torri (non risultano nemmeno partiti). Il depistaggio è totale, anche manipolando i cosiddetti “complottisti”. Le testimonianze di “individui famelici” valgono solo in funzione della rappresentazione totalmente dominata dalla stessa fonte che... “se la suona e se la canta”, senza per questo alterare minimanente la rotta (pre)impo(s/r)tata al bastimento umano nelle 3d, caricato sul vascello terrestre “Terra 3d”.
Leggi “infiltrazioni”, alias, "controllo totale delle infrastrutture e (pre)visione, anticipo, vantaggio"…
Ucraina, Russia: Sanzioni Ue contro soluzione pacifica crisi.
Adottando ulteriori sanzioni l'Unione europea ha "di fatto compiuto una scelta contro una soluzione pacifica della crisi in Ucraina".
Lo ha dichiarato il ministero degli Esteri della Russia, riferendosi alle nuove sanzioni decise dai Paesi europei che entreranno in vigore domani.
"Questo passo sembra particolarmente inappropriato e miope adesso, quando si è messo in movimento un fragile processo di pace in Ucraina, ed è cominciato uno scambio di prigionieri", ha affermato il ministero, aggiungendo che la Russia risponderà alle nuove sanzioni...
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Restaurazione = ciclicità (aumento dell'esperienza dei controllori e reset ciclico dell'esperienza dei controllati).
Le stagioni si alternano, (ri)tornando e regolando tutto (in)direttamente, perchè “tutto pensa/tende ad adeguarsi”…
Minsk. Tregua per la Pace in Ucraina orientale. Il piano Poroshenko.
A Minsk Ucraina, Russia ed Osce hanno siglato un’intesa per il cessate il fuoco. L’obiettivo finale è quello di realizzare un piano di pace in 14 punti. I rappresentanti dei separatisti filo-russi erano presenti con uno status simile a qualcosa come osservatori.
Kiev non ha così avuto necessità di riconoscerli formalmente.  
Piano Pace Poroshenko: 
  1. garanzia di sicurezza per tutti i partecipanti ai negoziati
  2. esenzione da responsabilità penali per coloro che hanno deposto le armi e non hanno commesso gravi crimini
  3. liberazione dei prigionieri
  4. creazione di zona cuscinetto, ampia 10 chilometri, al confine di stato ucraino-russo. Ritiro dei gruppi armati illegali
  5. corridoio sicuro di fuoriuscita per mercenari russi ed ucraini
  6. disarmo
  7. formazione di unità miste per il controllo del territorio
  8. sgombero degli edifici amministrativi in Donbass e Lugansk occupati illegalmente
  9. ripresa dell’attività degli organi politici locali
  10. ripresa trasmissioni radiotelevisive ucraine
  11. decentramento del potere (attraverso le elezioni degli organi esecutivi, difesa della lingua russa, emendamento della costituzione nazionale)
  12. nomina concordata dei governatori
  13. elezioni locali e parlamentari anticipate
  14. programma per la creazione di posti di lavoro.
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Analizza, come se tutto ciò che hai letto fosse la struttura di un impianto tecnologico per il "condizionamento ambientale", fermato per qualche tempo al fine di effettuare una sua manutenzione:
quando lo fai (ri)partire, che cosa torni ad “accendere”?
Ecco una serie di citazioni inerenti alla (ri)accensione del "suolo italico", in seguito alla sua “sospensione” relativamente allo scoppio del secondo conflitto mondiale. 
Qualcosa che mette in mostra l’interesse delle parti, ordinate gerarchicamente, e lo stato “famelico” delle parti stesse, che rappresentano la Massa, mentre quest’ultima accetta passivamente tutto quello che, nella realtà, (ri)sulta solo come una “passivazione per tacito assenso”.
Qualcosa che (ri)corda da molto vicino la necessita di nominare un “tutore, che fa le veci” di/per coloro che denotano una situazione di "(ri)tardo" mentale…
Accettare la resa (rinunciando a conquistare militarmente l'Italia), divenne dunque la scelta più utile, per la quale spendere molte energie diplomatiche, sia da parte americana che degli altri alleati.
Il 30 agosto, Badoglio convocò Castellano, rientrato il 27 da Lisbona con qualche prospettiva. Il generale comunicò la richiesta di un incontro in Sicilia, che era già stata conquistata. La proposta fu avanzata dagli Alleati per il tramite dell'ambasciatore britannico in Vaticano, D'Arcy Osborne che collaborava a stretto contatto con il collega statunitense Myron Charles Taylor.
Si è congetturato che la scelta proprio di quel diplomatico non fosse stata casuale, a significare che il Vaticano, già attraverso monsignor Montini ben immerso in trattative diplomatiche per il futuro post-bellico, e sospettato dal Quirinale di aver osteggiato la pace in trattative precedenti, stavolta avallasse, o almeno non intendesse ostacolare, il perseguimento di un simile obiettivo
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Badoglio, ritenendo per suo conto che vi fossero anche gli spazi per una trattativa nella quale contrattare e "vendere" la resa a buon prezzo, quantunque si trattasse in realtà di una richiesta di cessazione delle ostilità, chiese a Castellano di farsi portavoce di alcune proposte presso gli Alleati:
in particolare Castellano avrebbe dovuto insistere sul fatto che l'Italia avrebbe accettato l'armistizio solo a condizione che prima si effettuasse un massiccio sbarco alleato nella penisola. Badoglio si spinse anche a chiedere agli alleati di conoscere quali fossero i loro programmi militari, sebbene la guerra fosse ancora in corso.
Tra le tante altre condizioni che furono richieste agli alleati, solo quella di inviare 2.000 unità paracadutate su Roma per la difesa della Capitale fu accolta, anche perché in parte già prevista dai piani alleati
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Un telegramma di conferma fu inviato agli Alleati; in esso si preannunciava anche l'imminente invio del generale Castellano. Il telegramma fu intercettato dalle forze tedesche in Italia che, già in sospetto di una simile possibile soluzione, presero a mettere sotto pressione, attraverso il comandante della piazza di Roma, Badoglio:
questi enfaticamente spese molte volte la propria parola d'onore per smentire qualsiasi rapporto con gli americani, ma in Germania cominciarono ad organizzare delle contromisure
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Intercettazioni che... costituiscono prova documentale frattale, in luogo di certi carteggi mai (ri)emersi alla luce del Sole.
Il 2 settembre Castellano ripartì per Cassibile, per dichiarare l'accettazione da parte italiana del testo dell'armistizio; non aveva tuttavia con sé alcuna autorizzazione scritta a firmare. Badoglio, che non gradiva che il suo nome fosse in qualche modo legato alla sconfitta, cercava di apparire il meno possibile e non gli aveva fornito deleghe per la firma, auspicando evidentemente che gli Alleati non pretendessero altri impegni scritti oltre al telegramma spedito il giorno precedente.
Castellano sottoscrisse il testo di un telegramma da inviare a Roma, redatto dal generale Bedell Smith, in cui si richiedevano le credenziali del generale, cioè l'autorizzazione a firmare l'armistizio per conto di Badoglio, che non avrebbe più potuto evitare il coinvolgimento del suo nome; si precisò che, senza tale firma, si sarebbe prodotta l'immediata rottura delle trattative. Ciò, naturalmente, perché in assenza di un accredito ufficiale, la firma di Castellano avrebbe impegnato solo lo stesso generale, certo non il governo italiano
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La fuga da Roma del re d'Italia Vittorio Emanuele III e del maresciallo d'Italia Badoglio (genericamente nota anche come fuga di Pescara, fuga di Ortona o fuga di Brindisi), consistette nel precipitoso abbandono della capitale – all'alba del 9 settembre 1943 – alla volta di Brindisi, da parte del sovrano, del capo del Governo e di alcuni esponenti della Real Casa, del governo e dei vertici militari.
La fretta con la quale la fuga fu realizzata comportò l'assenza di ogni ordine e disposizione alle truppe e agli apparati dello Stato utile a fronteggiare le conseguenze dell'Armistizio, pregiudicando gravemente l'esistenza stessa di questi nei convulsi eventi bellici delle 72 ore successive. Questo avvenimento segnò una svolta nella storia italiana durante la seconda guerra mondiale
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Fu in tal modo consentito all'ex alleato di occupare agevolmente oltre due terzi del territorio nazionale e tutti i territori in Francia, nei Balcani e in Grecia, e di catturare ingentissime quantità di bottino e quasi seicentomila militari italiani; questi furono dai tedeschi considerati non come prigionieri di guerra, soggetti quindi alla convenzione di Ginevra in materia, ma come "internati", classificazione che dava al governo tedesco, secondo un'interpretazione assolutamente unilaterale voluta da Hitler in persona, il diritto di trattare e sfruttare i prigionieri con metodi e modi del tutto al di fuori delle convenzioni internazionali…
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Vittorio Emanuele III ed il generale Badoglio diedero la priorità soprattutto alla propria sicurezza, optando per la fuga. Vollero scegliere una destinazione che garantisse una certa sicurezza dagli attacchi tedeschi. L'Italia meridionale, in parte già abbandonata dai nazisti, pareva offrire le migliori premesse in questo senso.
Secondo Paolo Puntoni, aiutante di campo del re, Vittorio Emanuele aveva già discusso di un suo allontanamento da Roma chiedendogli già il 28 luglio, (tre giorni dopo l'arresto di Mussolini) di organizzare il necessario nel caso si presentasse questa evenienza
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Ovviamente, i potentati studiano sempre in anticipo delle "vie di fuga" ma, sempre all'interno del perimetro permesso/offerto dalla "gerarchia".
Durante i negoziati segreti con gli Alleati, gli italiani offrirono di consegnare il porto di Taranto e Brindisi senza opporsi.
Le forze tedesche nell'area erano molto indebolite e si sarebbero ritirate se attaccate dagli Alleati. Il generale Dwight D. Eisenhower, il Comandante supremo delle forze alleate, pianificò rapidamente un terzo sbarco sulla penisola, in Puglia, nome in codice Slapstick.
Principalmente l'operazione era un diversivo per disorientare i tedeschi e spostarli dagli sbarchi principali a Salerno, oltre a conquistare Brindisi e Taranto intatte. La cattura dei porti di Taranto e di Napoli avrebbero permesso agli Alleati di ricevere rifornimenti su entrambe le coste italiane.
L'operazione militare ebbe inoltre un ruolo politico, dato che il re Vittorio Emanuele III e la regina Elena, l'erede Umberto e il Primo Ministro Badoglio si trovavano a Brindisi quello stesso giorno, dopo essere fuggiti da Roma. Brindisi, all'epoca, era sotto il controllo dell'Esercito italiano e fu poi raggiunta dagli inglesi che permisero così un maggior contatto tra gli Alleati e il governo italiano, contatto che portò poi alla dichiarazione di guerra italiana alla Germania…
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Già il 29 luglio 1943 i servizi tedeschi intercettarono una telefonata tra Churchill e Roosevelt nella quale i due leader si scambiavano opinioni circa un possibile "armistizio", ricavandone la prova definitiva di quale fosse l'obiettivo del cambio di governo in Italia.
Già il giorno prima Goebbels aveva annotato nel suo diario, riferendosi all'Italia che occorreva agire subito, "ad ogni costo, ed è meglio improvvisare alla grande, piuttosto che attardarsi a preparare nei dettagli un intervento che, proprio per questo, risulterebbe inevitabilmente tardivo e, nel frattempo, consentirebbe in Italia il definitivo assestamento della situazione"…
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Ancora una volta, prendine atto:
"intercettazioni telefoniche".
Vi sono fondati sospetti che Badoglio avesse già da tempo fatto trasferire consistenti ricchezze in Puglia. Inoltre, pare che già dai primi di settembre la moglie e la figlia di Badoglio si fossero trasferite al sicuro in Svizzera.
Anche sulla figura del Re sono stati sollevati dubbi riguardo alla lealtà verso il Paese, dal punto di vista economico; in un suo libro Indro Montanelli sostiene come il Re mantenesse cospicui depositi di denaro in Gran Bretagna
Da "Arrivano i nostri – 10 luglio 1943: gli Alleati sbarcano in Sicilia", pag.79:
Il 10 giugno del '40 Vittorio Emanuele III aveva sì dichiarato guerra alla Gran Bretagna, ma aveva mantenuto i depositi di famiglia presso la banca dei suoi amici ebrei e massoniCosì i ragazzi italiani della generazione sfortunata – i nati fra il 1912 e il 1922 – furono mandati in guerra da un re che contribuiva con i propri soldi a fabbricare e acquistare le armi con le quali sarebbero stati uccisi
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Sei anche interessato ad approfondire tutto ciò che ti incuriosisce ma, non esistendo nessuna differenza tra le parti, via via superiori, ed essendo di fatto nulla la tua possibilità di modificare le “cose”, proseguendo sulla medesima via che ti mantiene sotto controllo… allora, a che serve tutto ciò? 
Se non serve… serve ad altro, allora. No?
Beh… il tuo “non servire” serve, per cui… “cambia segnale portante”, osserva secondo altra prospettiva.
“Deforma il Mondo”.
Dibattito sulla continuità dello Stato italiano.
Da parte di alcuni testimoni e studiosi si avanza la tesi secondo la quale la continuità dello Stato si sarebbe interrotta nel caso in cui il Re ed il governo fossero stati catturati e che ciò permise all'Italia di non subire condizioni di resa ancora peggiori.
L'ex presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi su questo punto si è espresso con le seguenti parole:
"Non perdonai la fuga del re, anche se riconobbi che, andando al Sud, aveva in qualche maniera garantito la continuità dello Stato" (intervista a Marzio Breda sul Corriere della Sera del 18 aprile 2006)...

E lo storico Lucio Villari:

"Sono, in proposito, assolutamente convinto che fu la salvezza dell'Italia che il Re, il governo e parte dello Stato Maggiore abbiano evitato di essere 'afferrati' dalla gendarmeria tedesca, e che il trasferimento (il termine "fuga" è, com'è noto, di matrice fascista, però riscuote grande successo a Sinistra) a Brindisi gettò, con il Regno del Sud, il primo seme dello Stato democratico e antifascista, ed evitò la terra bruciata prevista, come avverrà in Germania, dagli alleati (Corriere della Sera del 9 settembre 2001"...
Nelle sue memorie, il colonnello delle SS Eugen Dollmann dichiarò che:
"La famiglia reale e Badoglio nel frattempo erano partiti, con somma delusione del cosiddetto gruppo estremista del quartier generale di Kesselring... Ma non trovarono che il genero del Re, il generale Calvi di Bergolo, il cui sacrificio morale ha un valore che gl'italiani non dovrebbero dimenticare...
Secondo il maresciallo ed i suoi più intimi collaboratori, la monarchia aveva salvato l'unità d'Italia abbandonando Roma, e salvato Roma lasciandovi un membro di casa Savoia"...
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Sei portato a (ri)comprendere ogni tipo di comportamento, prima ignorandolo e poi tenendolo in considerazione, perché parti da una situazione personale di assolto disinnesco.
Ossia, sulla via corrente… nulla ti può concretamente distogliere dal “seguire la corrente”
Gli effetti a lunga gittata (conseguenze frattali) della firma dell’Armistizio con gli “alleati”, porta all’eterno “oggi”, infatti.
L’Italia in «missione prolungata» di guerra sotto comando Usa.
Domani – alla vigilia del 13° anniversario dell'11 settembre che segnò l'inizio della "guerra globale al terrorismo" incentrata su Al Qaeda e l'invasione dell'Afghanistan e dell'Iraq da parte di coalizioni a guida Usa – il presidente Obama annuncerà, in un solenne discorso alla nazione, il lancio di una nuova offensiva a guida Usa mirante, secondo quanto ha dichiarato domenica in una intervista alla Nbc, ad "affrontare la minaccia proveniente dallo Stato islamico dell'Iraq e della Siria (Isis)".
Pur non inviando ufficialmente forze di terra in Iraq e Siria, il presidente promette:
"Degraderemo sistematicamente le capacità dei militanti sunniti dell'Isis, restringeremo il territorio che controllano e, infine, li sconfiggeremo"…
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L’invasione globulare, procede del tutto inosservata ed intatta.
Che te ne fai della necessità di provare qualcosa?
Verità sottaciute, prove non prese in considerazione, insabbiamento...
11 Settembre: ritrovato esplosivo nelle Torri, ora è ufficiale.
Ora è ufficiale. Tracce di esplosivi di nano-termite sono stati raccolti dai detriti del Wtc poco dopo il loro crollo dell'11/9/2001. Alla Brigham Young University, il professore di fisica, il dottor Steven Jones, ha fatto la scoperta dell'esplosivo insieme ad un team internazionale di nove scienziati.
Grazie quindi alle prove di laboratorio più estese, gli scienziati hanno concluso che i campioni analizzati, hanno mostrato che si tratta di esplosivi nano-termite, generalmente usati per scopi militari.
Dopo un rigoroso processo di peer-review, il loro documento è stato pubblicato nella Bentham Chemical Physics Journal, una delle riviste più accreditate negli Usa e che ha approvato alcuni Premi Nobel, essendo rispettata all'interno della comunità scientifica.
Primo autore dello studio è Dr. Niels Harrit di 37 anni, professore di chimica all'Università di Copenaghen in Danimarca e un esperto di nano-chimica, che dice:
"Il conto ufficiale messo avanti dal NIST viola le leggi fondamentali della fisica"...
Il Governo ora sa delle prove che confermano la presenza di Esplosivo Nano-Termite, utilizzato per far cadere tutte le Torri del Wtc l'11 / 9...
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Tra “poveri e famelici umani” si trova sempre qualcuno disposto ad ammettere quello che gli ispiri in profondità, soprattutto se… ben condito/oliato da (ri)sonante interesse trasformato in “oro”.
L’ispirazione, alla fin fine, la puoi scorgere molto bene anche nella traccia frattale che lascia:
il pagamento in “beni mobili/immobili e potere”.
"Ci rammarichiamo per la decisione di imporre nuove sanzioni da parte dei paesi dell'Ue - ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov - abbiamo più volte detto che non siamo d'accordo, non capiamo le sanzioni imposte in precedenza e le consideriamo ancora illegali".
A suo dire, la mossa dei Ventotto è "incomprensibile e inspiegabile sullo sfondo degli sforzi fatti dalla Russia nei giorni scorsi, come le iniziative di pace promosse dal presidente Vladimir Putin, per fermare lo spargimento di sangue e raggiunger una soluzione pacifica del conflitto nell'Ucraina sud-orientale"…
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Si è congetturato che la scelta proprio di quel diplomatico non fosse stata casuale, a significare che il Vaticano, già attraverso monsignor Montini ben immerso in trattative diplomatiche per il futuro post-bellico, e sospettato dal Quirinale di aver osteggiato la pace in trattative precedenti, stavolta avallasse, o almeno non intendesse ostacolare, il perseguimento di un simile obiettivo
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Cose che “non puoi capire”? Naa… cose che “non devi capire”…
Alla via così”, recita il capitano della nave, senza sapere dove realmente spinge la corrente.
Prova il contrario, se ci riesci.
 
 
Davide Nebuloni 
SacroProfanoSacro 2014

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