Tilia spp
Habitat:
con il nome di
tiglio ci si riferisce a diverse specie e varietà. Le nostre specie
spontanee più frequentemente utilizzate sono il T. platyphyllos e il T. cordata.
Si tratta di alberi che raggiungono i 30-40 m di altezza, tipici dei
boschi freschi dell’orizzonte sub-montano e montano di tutta Italia,
sebbene più frequentemente nel centro e nel nord.
Riconoscimento:
il T. cordata
presenta foglie cuoriformi, coriacee, lunghe circa 3-9 cm e più piccole
di quelle della gran parte degli altri tigli. Sono pallide e glabre
disotto, ad esclusione dei peluzzi che si trovano all’ascella delle
nervature. Quest’ultima caratteristica lo differenzia dal T. platyphyllos,
che invece presenta foglie morbide, di colore verde scuro disopra e
chiaro disotto, finemente pelose su ambedue le pagine o soltanto di
sotto. Nelle varie specie e varianti, sono alberi piantati nei parchi,
lungo i viali e nei giardini.
Parti utilizzate: i fiori.
Raccolta:
il tiglio non
può assolutamente mancare nella piccola erboristeria di casa. La
raccolta dei fiori si fa non appena questi sbocciano, tra giugno ed
agosto. Evitare di raccogliere i fiori già sbiaditi. L’infiorescenza va
presa con o senza brattea e si deve seccare con cura, in ambiente
aerato, asciutto, all’ombra, rivoltando ogni tanto la droga. I fiori
seccandosi acquisiscono un aroma ancora più intenso.
Azione:
antispastica, diaforetica, sedativa, ipotensiva, emolliente, leggermente astringente, fluidificante il sangue.
Indicazioni:
- malattie da raffreddamento
- tosse secca
- aterosclerosi (prevenzione)
- ipertensione su base aterosclerogena e nervosa
- stress, panico
- cefalea miotensiva
- nervosismo e insonnia dei bambini
- colon irritabile
- “vampate” da menopausa (bevuto freddo)
Francesco Perugini Billi©copyright
Nessun commento:
Posta un commento