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lunedì 23 novembre 2015

Sii te stesso


Fa’ ciò che la tua natura ti dice di fare, fa’ ciò che le tue intrinseche qualità ti spingono a realizzare. Non ascoltare le sacre scritture, ascolta il tuo cuore: questa è l’unica sacra scrittura che io prescrivo. Certo, ascolta il tuo cuore con molta attenzione e con molta consapevolezza e non sbaglierai mai. 

Ascoltando il tuo cuore, non ti sentirai mai scisso interiormente. Ascoltando il tuo cuore, comincerai ad andare nella direzione giusta, senza neppure pensare cosa sia giusto o non giusto fare.

Per la nuova umanità tutta l’arte consisterà nel segreto di ascoltare il cuore in modo consapevole, vigile, attento. Per poi seguire con ogni mezzo la sua voce e andare dovunque il cuore porterà. E a volte il cuore ti porterà nel pericolo, ma ricorda: quel pericolo è necessario per crescere. A volte ti porterà fuori strada. 

Anche quelle sbandate faranno parte della tua crescita. Cadrai molte volte. Alzati, perché è così che si diventa forti: cadendo e rialzandosi; questo è il modo in cui si diventa integri. Non seguire mai le regole che ti vengono imposte dall’esterno. 

Nessuna regola imposta può essere giusta, perché le regole sono un’invenzione di coloro che vogliono dominarti. I grandi esseri illuminati, Buddha, Gesù, Krishna, Maometto… non hanno certo imposto regole al mondo, hanno diffuso il loro amore. Ma, prima o poi, i discepoli si radunano e cominciano a compilare codici di comportamento. 

Dopo che il maestro ha lasciato il corpo, dopo che la sua luce si è spenta, lasciandoli nella più profonda oscurità, i discepoli cominciano a brancolare in cerca di regole da seguire, perché la luce che poteva aiutarli a vedere ormai non c’è più. Ora devono dipendere dalle regole. Ciò che Gesù ha fatto scaturiva da ciò che il suo cuore, sussurrando, gli diceva: ciò che i cristiani continuano a fare non nasce affatto dai loro cuori. Sono soltanto degli imitatori. E nel momento in cui imiti, insulti la tua umanità e insulti l’esistenza.

Non essere mai un imitatore, sii sempre originale. Non diventare mai una fotocopia. Questo è ciò che accade in tutto il mondo: l’umanità si riduce a una quantità enorme di fotocopie.

La vita è veramente una danza, se mantieni la tua originalità. E tu sei destinato a essere originale. Non esistono due uomini uguali, pertanto il mio modo di vivere non può mai diventare il tuo.

Ascolta il mio silenzio, così un giorno potrai ascoltare la voce più intima del tuo essere. Allora non avrai mai questo problema: “Non sto facendo qualcosa che sarebbe mio dovere fare o sto facendo qualcosa che non dovrei fare”. Questo problema sorge solo perché vivi dominato da regole esterne: sei un imitatore.

Osserva quanto Krishna è diverso da Buddha. Se Krishna fosse diventato un seguace di Buddha, avremmo perso uno degli uomini più belli mai vissuti sulla Terra. Oppure se Buddha fosse diventato un seguace di Krishna, sarebbe stato soltanto una misera imitazione. Immagina Buddha che suona il flauto: avrebbe disturbato il sonno di molte persone, poiché non era un suonatore di flauto. Oppure immagina Buddha che danza: sarebbe stato ridicolo, proprio assurdo.

La stessa cosa si può dire per Krishna, seduto sotto un albero, senza flauto, senza la corona di piume di pavone, privo di abiti sontuosi: seduto come un mendicante, a occhi chiusi, senza danzatori intorno, nessuna danza, nessun canto… sarebbe assolutamente povero, insignificante.

Buddha è Buddha, Krishna è Krishna e tu sei tu. In nessun senso tu sei inferiore a qualcun altro. Rispetta te stesso, rispetta la tua voce interiore e seguila…


Osho

fonte: http://risvegliati.altervista.org/sii-te-stesso/

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