Ognuno di noi, nel corso della propria Vita ha fatto, o sta facendo
ancora oggi, i conti con il proprio demone. Per demone intendo le paure,
i sensi di colpa in generale, la rabbia, l'insoddisfazione e via
dicendo. In questo elenco, dopotutto, ognuno, di demoni, può aggiungerne
quanti ne vuole e conosce, ciò in base sia alla propria esperienza
personale ma anche attraverso quella vissuta dalle persone a lui vicine.
Come detto prima, ognuno ha fatto esperienza del proprio demone. Nella
Vita, prima o poi, a tutti tocca farlo. E' quasi un battesimo del fuoco,
una cerimonia iniziatica dai contorni arcani, quasi mistici.
Normalmente, dopo aver conosciuto il proprio demone e averci convissuto
per un periodo di tempo che può variare da persona a persona, LO SI
DOVREBBE LASCIARE ANDARE.
I demoni paura, rabbia, insicurezza, depressione, così come molti altri
che non sto qui ad elencarvi, nascono e si radicano nella persona che
sta vivendo un periodo di particolare vulnerabilità. Ma ciò di cui
voglio parlare oggi è cosa si potrebbe fare, dal mio punto di vista, per
affamare il demone e vivere finalmente liberi dalle sue insidie e
persecuzioni nei nostri confronti.
Il titolo dell'articolo di oggi s'intitola proprio "affamare il demone"
in riferimento al fatto che il demone si nutre di qualcosa. Quel
qualcosa fa parte di noi, è la nostra energia vitale, ciò che, in
condizioni di salute, ci serve a mantenere efficiente il nostro sistema
immunitario e, in generale, ci permette di mantenere il giusto
equilibrio psicofisico.
Ma come fa a toglierci l'energia per poi nutrirsene? Facile, siamo noi
stessi a regalargliela. Come? ALIMENTANDO A ROTAZIONE CONTINUA E FINO
ALL'OSSESSIONE UN DETERMINATO PENSIERO CHE CI TURBA E CREA UNO
SQUILIBRIO NEI NOSTRI SISTEMI. Il pensare a qualcosa che ci fa
arrabbiare, ci spaventa, ci preoccupa, ci rattrista o ci deprime, crea
le condizioni ideali affinchè il demone possa ricavarne un vantaggio, un
NUTRIMENTO.
So che nessuno di voi nutrirebbe mai spontaneamente il proprio demone.
INDIRETTAMENTE però lo fa, attraverso i pensieri che dedica a cose,
persone o eventi che gli fanno disperdere energie. Come tutti voi
sapete, IL PENSIERO E' ENERGIA. Per pensare occorre utilizzare le
proprie risorse energetiche. Se, però, come accade quando si pensa a
qualcosa che squilibra il nostro sistema psicofisico, si dedicano
energia ed attenzione a pensieri poco produttivi o dannosi, ecco che, in
quel momento, si alimenterà il demone.
Ma come si fa ad affamare il demone? Semplicemente trasformando
alchemicamente i propri pensieri e, di conseguenza, dirigendo le proprie
energie dalla parte opposta, passando dallo spreco alla costruzione o,
meglio, ricostruzione dello stato di equilibrio psicofisico precedente
il momento di calo energetico. In altre parole, se si hanno pensieri di
paura, si potrebbero sostituire con pensieri di amore, se, invece, si
hanno pensieri deprimenti, si possono sostituire con pensieri
euforizzanti.
Poichè il pensiero, come ho detto poc'anzi, è energia pura, passando da
pensieri destabilizzanti a pensieri di gioia, Amore, perdono, si potrà
ottenere una ricarica energetica che aiuterà la stabilità del nostro
sistema immunitario togliendo, anzi, tagliando i "viveri" al demone che
avevamo alimentato fino a quel momento.
Ogni persona ha il proprio demone personale. La differenza fra la
persona libera e quella, invece, che è destinata a diventarne schiava
sta nella conoscenza e nel lavoro che andrà a fare su di se. Questo
lavoro sarà mirato all'osservazione dei meccanismi che regolano il
corretto funzionamento delle funzioni mentali.
Bisogna VIGILARE SU DI SE, avendo cura di cambiare rotta quando ci sono
pensieri-nubi all'orizzonte per dirigersi verso pensieri di luce,
positività, allegria, eliminando sensi di colpa, paure, smettendo, in
una parola, di essere schiavi del proprio demone e diventandone, invece,
padroni.
Vincenzo Bilotta
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