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lunedì 7 marzo 2016

Il Viaggio dell'Eroe ed i suoi Archetipi (Jung, Campbell)


State impersonando il Bambino Magico, pieno di amore incontaminato verso il mondo? Lo sciacallesco Giullare, che ride a spese del proprio prossimo? La Strega, delusa così tante volte dal mondo da diventare gelida, altera ed esiliata dalla società? L'Inventore, che introduce nuove informazioni nella coscienza del mondo con la sua capacità di condurre? L'augurio è che un giorno possiate impersonare l'Eroe, il quale dopo avere sconfitto tutti i mostri, la maggior parte dei quali annidati nei più oscuri anfratti del proprio Se, dopo aver riconosciuto il mondo per ciò che è realmente, fa ritorno a casa più saggio e consapevole che mai.

Esistono centinaia di archetipi che possono ritrarre le tappe evolutive della nostra coscienza, ma solo pochi di essi sono così comuni da meritare una trattazione separata. Carl Jung e Joseph Campbell hanno codificato una serie di modelli che tornano a manifestarsi nel corso della storia umana. Possono essere considerati come miti o allegorie ricorrenti che continuiamo a raccontarci per elaborare la nostra esperienza del vivere.

"Il termine 'archetipo' viene usato per indicare, in ambito filosofico, la forma preesistente e primitiva di un pensiero (ad esempio l'idea platonica). In psicologia analitica da Jung ed altri autori, per indicare le idee innate e predeterminate dell'inconscio umano; per derivazione in mitologia, le forme primitive alla base delle espressioni mitico-religiose dell'uomo..." Fonte
"(Secondo Jung) gli Archetipi fondamentali sono 12, come i mesi dell'anno, come i Segni dello Zodiaco, come le fatiche di Ercole, come le Tribù di Israele, come gli Apostoli. Tutti gli Archetipi sono potenzialmente dentro di noi, ma solitamente si ha un particolare rapporto con due o tre di essi che risultano dominanti in noi, in questa nostra vita. Alla fine quello che conta è trovare l'armonia tra di essi. Il Viaggio dell'Eroe ci porta alla fine a trovare il Tesoro del nostro vero Se." Fonte
Campbell ha definito 'Viaggio dell'Eroe' il percorso che tutti noi siamo chiamati ad affrontare per separare noi stessi dal 'mondo ordinario', sacrificarci per combattere i torti che osserviamo intorno a noi, riconoscere la realtà per ciò che è realmente, ed infine conquistare la Saggezza. Il 'richiamo all'avventura' al quale rispondiamo intraprendendo questo viaggio in terre lontane ed ignote, corrisponde alla necessità di esplorare la nostra interiorità, ricercare gli insegnamenti che ci riserva la nostra esperienza terrena.
"L'Eroe deve essere disposto a discendere all'inferno per affrontare i Demoni, perché è lì che si trova il Tesoro. Il Tesoro rappresenta la ricompensa per il coraggio di aver intrapreso il cammino ed aver affrontato l'Ombra. E' il recupero dei nostri talenti, la consapevolezza delle nostre capacità e del nostro potere." Fonte
Le facce infinite della psiche umana diventano un parco giochi affascinante quando si tratta di archetipi junghiani. Secondo Jung ognuno di noi dovrebbe individuare se stesso tra i dodici archetipi primari, al fine di conoscere meglio se stesso, capire come viene percepito dal proprio prossimo e - in ultima analisi - confrontarsi con la propria Ombra. Non bisognerebbe approcciarsi agli archetipi come ad etichette permanenti, ma riconoscere che molti di essi riflettano un aspetto della nostra psiche, a volte dormiente, altre volte attivo e dominante.
"I nostri momenti di cambiamento, di trasformazione interiore, di morte psicologica di una parte di noi, non sono altro che un passaggio dall'influenza di un archetipo ad un altro, e spesso coincidono con le fasi cruciali della vita." Fonte
In poche parole, quelli elencati di seguito sono i principali archetipi in cui si rispecchia una larga parte di noi (con una infinita gamma di variazioni) nel proprio Viaggio verso la Saggezza. I ruoli sono intercambiabili, ed in molti casi quelli secondari hanno la funzione di supportare il viaggio dell'archetipo principale, cioè l'Eroe. Esaminarne le caratteristiche potrà esserci utile per comprendere come ognuno di noi ricopra un antico ruolo, che può variare con la stessa facilità con cui ci si sveste di un costume durante una recita di Shakespeare.

1 - Il Bambino.
Il Bambino incarna l'innocenza. Sia quella dell'uomo inconsapevole (l'Orfano) che quella dell'uomo saggio (il Bambino Magico). Esula l'esperienza del Viaggio; incarna ciò che siamo prima e dopo il Viaggio. Prima di diventare Esploratori, si è sempre Orfani. L'Orfano è il bambino perduto, privo di una solida identità che gli consenta di sopportare l'incertezza, di vedere il mondo per ciò che è realmente, e non come vorrebbe che fosse. L'Orfano è come la Vittima, consumata dalla sua perdita, sempre in attesa di essere 'salvata' da qualcuno o qualcosa, e convinta che il destino sia molto più forte della volontà e delle azioni individuali.

Il Bambino Magico - al contrario - rappresenta il maestro saggio. L'Eroe che alla fine del Viaggio fa ritorno a casa. Dopo mille peripezie l'Eroe chiude il cerchio; ritorna al punto di partenza trasformato nello spirito ed animato da una grande innocenza non più ascrivibile all'inconsapevolezza, bensì alla sapienza ricavata dalle esperienze vissute.

2 - L'Esploratore.
L'Esploratore è l'Eroe in partenza; l'Orfano che anziché diventare Vittima, decide un giorno di intraprendere un lungo Viaggio per combattere i Demoni, ritrovare Se stesso e poi ritornare a casa per prendere possesso del proprio Regno. Spesso giunge ai confini del mondo solo per scoprire che ciò che stava cercando era sempre stato sotto ai suoi occhi, tuttavia senza la sapienza guadagnata nel Viaggio, era incapace di vederlo.

3 - Il Cercatore.
Quando l'esplorazione prosegue oltre il necessario, in una ridondanza di domande senza risposta e curiosità fini a se stesse, prive cioè di una utilità interiore, l'Esploratore diventa il Viandante o Cercatore, il Cercatore è perennemente alla ricerca di risposte, e così ritarda il proprio ritorno a casa. Rimette continuamente tutto in discussione; può sembrare una 'anima smarrita' che non trova mai un punto fermo, tuttavia il Cercatore contribuisce a portare avanti la storia. Il Cercatore è così attratto dalla verità che può sfidare il pericolo ed agire in modo troppo istintivo per spingersi a 'cercare oltre.' Pensate a Siddhartha. Il Cercatore è molto prezioso, ma solo l'Eroe trova la Verità Ultima.

4 - Il Mentore.
A volte il Mentore è incarnato da un insegnante, o un saggio. Il suo scopo è quello di testare la volontà dell'Eroe, l'impegno profuso nel compito che ha scelto di affrontare, la capacità di seguire il percorso del suo viaggio epico. Il Mentore può guidare l'Eroe, come qualsiasi altro archetipo esistente nel gioco della vita.

5 - L'Alleato.
Pensate al personaggio di Robin nei fumetti di Batman, o a quello di Jim, insieme al quale il giovane Huck Finn naviga lungo il Mississippi. L'alleato è la fedele spalla che aiuta l'Eroe durante il Viaggio. Gli garantisce un supporto incondizionato, e spesso riflette gli aspetti positivi dell'Eroe stesso; aspetti che l'Eroe ignora ma che deve assolutamente conoscere prima di incrociare altri archetipi, ad esempio l'Ombra.

6 - Il Muta-forma.
Questo è l'elemento della storia che introduce il dubbio. E' il non credente, la cinica suocera, la voce nella testa che continua a ripetere che questa impresa non può riuscire. Il Muta-forma farà di tutto per rendere difficile la prosecuzione del Viaggio dell'Eroe, fornendo ogni tipo di pretesto per rimettere in discussione l'importanza dell'obiettivo.

7 - Il Baro.
Noto anche come il Clown o il Giullare, il Baro è simile al Muta-forma, poiché il suo scopo è quello di distogliere l'Eroe dal suo intento. Il Baro rappresenta la tentazione al rilassamento. Qualcuno o qualcosa che tenta di distrarre piacevolmente l'Eroe, inducendolo ad abbandonare il Viaggio.

8 - L'Ombra.
Nella concezione di Campbell l'Ombra è l'antagonista dell'Eroe. A seconda della relazione che avete instaurato con un'altra persona, potreste scoprire di essere i suoi antagonisti. Esattamente come qualcun altro potrebbe scoprire di essere il vostro antagonista. La funzione dell'Ombra è quella di fomentare l'Eroe a battersi per raggiungere l'obiettivo. Spesso il principale antagonista risiede proprio in noi stessi; in tal senso Carl Jung identificava l'Ombra con i detriti del subconscio non ancora emerso, dunque impossibile da affrontare consapevolmente. Come asserì, l'Ombra è il lato oscuro, ignoto della nostra personalità. E' oscura perché tende ad essere formata prevalentemente dalle nostre emozioni primitive, negative, ammortizzate attraverso l'educazione sociale e religiosa; perversioni, aspirazioni di potere, egoismo, avidità, invidia, rabbia; la natura non illuminata, bestiale, opposta alla Coscienza. Ma è proprio quando l'Ombra emerge e diventa visibile che l'Eroe può finalmente affrontarla e sconfiggerla.
"Qualunque cosa consideriamo negativa, insulsa o inaccettabile entra a far parte dell'Ombra, cioè il contrappunto a ciò che Jung definisce 'persona' o 'ego cosciente.' Secondo l'analista junghiana Aniela Jaffe, l'Ombra è la 'somma di tutti gli elementi psichici personali e collettivi la cui espressione viene negata a causa della loro incompatibilità con l'atteggiamento scelto consapevolmente.' '' [Fonte]
9 - L'Eroe.
L'Eroe [o Eroina] è l'archetipo principale, il protagonista indiscusso. Senza l'Eroe la storia sarebbe piatta, così come lo sarebbe la nostra esperienza di vita. L'Eroe è ovunque. Appare in ogni mito, folklore, cultura antica e storia epica. Gautama Buddha è un eroe esattamente come lo è il Superman dei fumetti. L'Eroe nasce spesso in circostanze insolite, sia in condizioni insolitamente precarie che in un contesto di regalità. Una volta che riceve il 'richiamo all'avventura' abbandona la propria casa per intraprendere il Viaggio. E' chiamato ad affrontare molte prove per affrancarsi dall'archetipo paterno, sconfiggere i Demoni, ed ottenere infine la Saggezza. L'Eroe rappresenta il simbolo della persona elevata, la quale può affrontare prove e tribolazioni insostenibili per una persona comune.
"In sintesi, gli eroi contribuiscono alla necessaria attività di riproduzione di una società e dei suoi valori. Nella nostra Storia è stata la religione a sobbarcarsi il compito di riprodurre i tratti dominanti della società attraverso figure mitiche capaci di incarnarne i tratti morali e culturali." [Fonte]
 
Conclusione.
Campbell ha scritto L'Eroe dai Mille Volti proprio perché il codice della vita ripropone costantemente una lunga serie di modelli archetipici. I suoi studi sugli archetipi sono stati così profondi da essere utilizzati nei più disparati ambiti, tra cui il cinema.

I ruoli sono innumerevoli, ma l'obiettivo è sempre lo stesso: superare le prove, sfuggire al ventre della bestia, vivere una grande avventura ed infine fare ritorno accresciuti da una nuova consapevolezza, e con un bagaglio di saggezza da condividere e tramandare. Noto anche come Partenza, Iniziazione e Ciclo di Ritorno, si tratta di un grande viaggio al quale tutti noi stiamo partecipando. Qual è il vostro archetipo?


Tratto da due articoli in lingua inglese:
Link diretti:
http://www.wakingtimes.com/2015/12/09/7-primal-archetypes-or-the-awakening/
http://fractalenlightenment.com/34087/spirituality/the-seven-archetypes-of-human-consciousness

Traduzione e sintesi a cura di Anticorpi.info
http://www.anticorpi.info/2016/02/il-viaggio-delleroe-ed-i-suoi-archetipi.html

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