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martedì 15 marzo 2016

La free energy de’ noantri (4)

Come mai non hai un lavoro?”.
Che lavoro fai?”…
Le domande ti inquadrano in maniera esatta, relativamente al “luogo comune” nel quale “sei”. E, “qua, così”, avere un lavoro è… tutto.
Se non “lo hai”, allora “non sei” nessuno. Non sei niente. Anzi, “sei un… senza lavoro, un disoccupato (uno/a che non fa... niente. Un perditempo. Un "buono a nulla")”.
Cioè, il fatto di avere o meno un lavoro, corrisponde ad un serio pregiudizio “collettivo”, sulla tua persona (qualcosa che si espande in ogni direzione e profondità, pretendendo di poterti raffigurare/capire per intero; una sorta di “razzismo” convenzionalmente accettato).
Le famiglie con problemi lavorativi, rientrano nei piani delle “agevolazioni per famiglie disagiate”.
 
Disagio = difficoltà, malessere, etc. Come se fosse una... malattia.

Perché “devi” lavorare? Per quale sottile motivo?
Per guadagnare denaro, nonché, “tempo”. Sì perché, senza denaro non hai nemmeno il tempo per poter sopravvivere, come tutti gli altri. Senza denaro “muori lentamente”, proprio come gli altri.
Ma… lo fai, in modo più “intenso”, andando a misurare la ruvidezza del reale manifesto emerso.
Vai a conoscere quel volto della società, che ti ignora… anche se guardi negli occhi tutte le persone che incontri per strada. Eppure, in oriente – nell’immaginario collettivo occidentale – sono proprio “coloro che rinunciano ad una simile condizione”, che hanno tutto il proprio tempo “liberato”, al fine di riuscire a trovare una via diversa per
  

Per “cosa”? Riesci, almeno, ad immaginare cosa ci possa essere di veramente alternativo sostanziale, “al di làdel ‘qua, così’”?

Per l’occidentale, “nulla”. Ma, dal “nulla”, ti dicono essere nato il “tutto (Big Bang)”. Ergo?
Sopravvivi in un ambiente carico di paura e di imposizione di fatto.
Uno status quo scambiato per “normale”.
Qualcosa di aberrante se… un regista ne facesse un film, da proiettare pubblicamente per un pubblico pagante (alla moda).
Non ti rendi conto e anche se ti rendi conto, che puoi farci? Vero?
L’AntiSistema è la negazione di tutto quello in cui, apparentemente, sei portato/a a dover credere.
La vedi la... "forma piramidale"? La direzione (destino), che la pendenza rende normale (ambientale).
Tutto ciò che credi di “aver conquistato”. Tutto ciò che i tuoi avi, “hanno conquistato” anche per te e per i “tuoi” figli. Tutto ciò è “apparenza”. È fumo negli occhi. È un calcio alla bocca dello stomaco. È una fila interminabile nell’ambulatorio del medico di famiglia…
  • in occidente, la società è “limata e contenuta” per via 1) del credo scientifico deviato, 2) del credo religioso, 3) del credo sociale, lavorativo, 4) del credo filosofico, accademico, 5) del credo storico, abitudinario, convenzionale, motivazionale inverso, 6) del credo orientale, etc.
  • in oriente, la società è “limitata e contenuta” per via 1) del credo spirituale, 2) del credo filosofico, religioso, 3) del credo occidentale, etc.
  • globalmente, la società è “limitata e contenuta” per via 1) di ogni credo, 2) di ogni deviazione, 3) di ogni concreta apparenza, etc.
Gli individui sono, dunque, “dentro a tutto ciò”. Dentro ad una forma di reale manifesto, che prevede tutto ciò che vi accade, secondo ragioni e dinamiche perfettamente soppesate “in laboratorio”.
Ciò nel quale “sei” è… l’effetto esatto della riformulazione e della terra riformazione di tutto quello che “esisteva prima di… ciò che è già successo (e dimenticato)”.
Il "Nilo bis".

"L'antipolitica va di moda. Delegittimare le istituzioni è un esercizio comune che fa consenso. Ma pensare che delegittimare il Paese faccia bene al Paese è un controsenso.
Certo, le istituzioni si devono meritare la fiducia.
Occorre che la politica faccia un lungo percorso per riottenere fiducia.
E per farlo bisogna ricominciare dalle periferie dove vive gran parte della gente".
Lo ha detto la presidente della Camera, Laura Boldrini, nel corso della presentazione del suo libro, "Lo sguardo lontano", al teatro Massimo di Palermo.
"Un Paese come il nostro non può continuare a non avere il reddito di dignità - ha detto -, che è fondamentale. Se una persona perde il lavoro non può essere abbandonata. Non c'è più tempo. Insieme alla Grecia siamo l'unico Paese senza reddito dignità. I cittadini, se non si sentono protetti dai governanti, si ribellano. Non rispettano più la classe politica e le istituzioni. Dobbiamo cercare di dare segnali forti. Chi ha a cuore il futuro del paese deve ascoltare la gente".
Link
Tutto ciò è stato affermato "nel corso della presentazione del suo libro"... 
Era dunque... una "pubblicità per il proprio lavoro".
Ecco il loop:
Occorre che la politica faccia un lungo percorso per riottenere fiducia.
E per farlo bisogna ricominciare dalle periferie dove vive gran parte della gente...
  • riottenere
  • ricominciare (ancora una volta, dopo migliaia e migliaia di anni).
 
Quali sono le “motivazioni”, che spingono i “politici” a fare i “politici”?
Un certo privilegio, personale, sociale, d’insieme. La spinta al “diventare qualcuno/a”, all’essere ricordati in un libro di storia, che gli altri – poi – studieranno.
Infine, il fatto inossidabile che l’alternativa èuna vita trascorsa come tutti gli altri. Come la Massa. Nell’anonimato della Massa.
  • i cittadini, se non si sentono protetti dai governanti, si ribellano
  • non rispettano più la classe politica e le istituzioni
  • chi ha a cuore il futuro del paese deve ascoltare la gente
Le motivazioni politiche sono – al contempo e ad altro livello, superiore – le motivazioni di chi/che cosa?
Quale tipo di “potere” viene avanti, nel tempo della storia “qua, così” da sempre?
Quel potere che ha rimodellato tutto.
  
La ragione fondamentale per la quale la forma del mondo è questa, che supponi di riconoscere. Un’azione lenta, costante, coerente… come le onde dell’oceano. Qualcosa che c’è sempre stato.
Qualcuno che ha sempre “lavorato” proprio per questo risultato.
Chi ha a cuore il futuro del paese…”? E “cosa è… il paese”?
Tutto il mondo è paese
L'umanità ha molto in comune; siamo in fondo simili negli istinti e nei cinque sensi; le differenze derivano dall'ambiente e dall'educazione ricevuta
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Quali “differenze”? Quali, visto che la globalizzazione – alla lunga – piallerà ogni “differenza”…
Che differenza c’è nel mondo capitalistico Usa, europeo, cinese, russo, brasiliano, australiano, africano, etc.?
Nessuna sostanziale differenza. Nessun altro modo di “fare”, che la concezione politica locale autorizzi a poter pensare di ritrovare. Quale differenza esiste, allora, tra democrazia e comunismo? Nessuna a livello concreto. 
 
Tra le righe c’è solo un modo di portare avanti l’economia e la finanza:
far lavorare le persone, la Massa
tanto meglio (per il potere dominante) se, allora, è la Massa stessa a "lottare per avere un lavoro".
Nell'arena i gladiatori si ammazzano tra loro, per ottenere la "vittoria"
E dove il “lavoro non c’è”? Arriverà. Stanne certo/a, perché… tutto diviene un’arma, nelle mani AntiSistemiche del Dominio e dei relativi ed inconsci sotto potentati, distribuiti ovunque, per mezzo del Modello Far West, ad esempio.
La free energy è anche questo/a:
  • poter disporre di tutto e di tutti
  • senza che nessuno se ne accorga, più.
Un risultato che ottieni solo dopo 1) secoli di compresenza dominante, non manifesta, 2) reset collettivo della memoria, relativamente a “quello che è già successo”, 3) creazione di…
Quali motivi ti spingono (ed “autorizzano”) a conseguire, ad ogni livello della “tua” vita?
L’educazione insegna. Chi, cosa, dove e come… vieni istradato socialmente?
Quali alternative conosci? Quali sono disponibili?
Dal momento che nasci “completamente senza memoria”, ti sembra di non sapere nulla (anzi, non riesci nemmeno a formulare il pensiero), per cui… necessiti dell’aiuto degli altri, a partire dai “tuoi” genitori.
Ora, quale “tipo di innesco” serve, al fine di far continuare da sé... la catena dell’intreccio industrializzato umano?
Serve una certa “inclinazione”, conferita alla realtà emersa e fissata unicamente al “suolo”.
   

Alle prese con una “dipendenza, il fluido umano scorrerà nell’unica direzione che, complessivamente, riuscirà a credere di dover/poter prendere.
Anzi, scivolerà senza nemmeno accorgersi, mentre consumerà consumandosi nel tempo, come una merce esposta al bancone del supermercato.
Un “codice a barre” e una “data di scadenza” ce l’hai. Vero?
Cosa credi che sia il codice fiscale (Dna) e la “tua” durata organica (vita)?
La legge, strumento, memoria, frattale espansa… “ad immagine e somiglianza” – per delegazione frattale espansa by Dominante – rimodella interamente l’emersione di reale, ad hoc. Nulla sfugge a questo programma altamente funzionale che, 1) pialla tutto e/ma 2) ricorda tutto:
  • essendo anche un registro (memoria).
Indirettamente, allora, tu puoi risalire sempre a tutto, proprio per via di questa caratteristica ubiquamente sempre “al lavoro (proattiva)”.
A cosa credi? In chi/cosa riponi i tuoi “sogni”? Tra tutte le persone, perché ce ne sono alcune che sembrano essere tanto influenti sulle altre? Perché sono più “brave, autorevoli, meritevoli, intelligenti, etc.”?
No. Perché hanno raggiunto un livello tale. In quale maniera?
Utilizzando se stesse, facendo leva sulla Massa:
interpretandone i desideri, le aspettative, anticipandone i contenuti, conoscendone i "termini", etc.
Ossia, la loro “intelligenza” è votata a sfruttare un certo percorso “accademico”, in maniera tale da sfuggire a quella vita che, altrimenti, sarebbe "toccata anche a loro stessi".
L’intelligenza, in questo caso, consiste nel relativo utilizzo “pro status quo”:
  • la via che sembra brillare più di tutte le altre (che nemmeno esistono, a livello razionale, conscio).
Come si è potuto diffondere un modello sociale d’assieme, tanto “disperso in se stesso (ingiusto)”?
Dando respiro ad un certo modo di essere/fare, eliminando per “auto selezione indotta” tutto il resto.
La diversità, quindi, è stata progressivamente estirpata.
Per cui, “oggi”, la diversità non esiste più… se non all’interno di “riserve per la diversità”, sotto al controllo delle autorità che gestiscono gli svariati “parchi”.
Per questo, SPS non allude più – da tempo – a nessun tipo di diversità sostanziale, essendosi estinta al “momento zero del ‘è già successo’”.
Un nonsenso rimane un nonsenso, anche quando viene pronunciato da scienziati famosi”.
John Lennox
Anche, quando (SPS aggiunge), è pronunciato da teologi, esperti o dal Papa stesso.
Ma così (in questo modo) a cosa ci si presta?
Ad usare il punto prospettico altrui (affermato), perché il proprio – evidentemente – “non sembra valere nulla (nemmeno verso se stessi)”.
Perché la Massa ascolta solo “voci confermate, famose, conosciute massmediaticamente”.
Voci degli esperti. Accademici e non solo.

Esempi viventi di quello che asseriscono? Dipende ma, molto spesso, no.
Se segui un corso di un esperto “bonsaista”, molto probabilmente conseguirai evidenti risultati, perché tutto ciò che hai imparato lo puoi esercitare nella pratica e anche se in ogni caso “dipende da te”, comunque, con una buona dose di “impegno”il bonsai risponderà a tono.
Ma se segui un corso di “filosofia (in qualunque declinazione sacro profana)”, il dipende da te sarà una scusante
Perché il tal esperto non ti passa nulla di concreto e comprovabile, bensì, trasferisce in te del tempo polarizzato. Nessuna evidenza pratica. Nulla che possa testimoniare che il tuo denaro sia stato ben speso e la tua "aspettativa... ripagata".
Di solito, c'è solo un gran bel lavoro organizzativo e, prima ancora, pubblicitario ed autosuggestivo.
Il bonsai cresce fisicamente bene, potendo contare sulla tua esperienza diretta, ben consigliata e filtrata da te, in te stesso/a.
  
Con la “filosofia” puoi aprire la tua mente, ma dipende troppo "da te", il resto del contesto. E questo è sempre stato “digerito” dalla Massa… in quanto normale.
Come risposero, i “superiori esperti”, ad Hanna Arendt, nel mentre del dibattito relativo alla “banalità del male”, che essa stessa aveva constatato (si era accorta) assistendo in diretta al processo Eichmann?
Che non si può applicare la filosofia ad una realtà manifesta e sì tanto cruenta (ed inequivocabile).
Per cui, fai attenzione a come ti esprimi “qua, così”
Se quello che pensi è “fastidioso”, per il contesto normale, allora diventerà “filosofia fine a se stessa”, altrimenti, diventerà “materia filosofica di studio”.
C’è in azione qualcosa di perfettamente strategico. Da sempre “qua, così”.
  
Qualcosa che non si rende mai sufficientemente “evidente”, tanto da permetterti di prenderlo seriamente in considerazione. Il Dominio domina per via indiretta, in delegazione frattale espansa, ossia, riutilizzando tutto ma “alla propria maniera”.
Togliendo “spina dorsale, carattere, amor proprio, epicità, valore altro” a te e ad ogni “tuo” simile.
Se non ti accorgi, continui a conseguire.
Perché il mondo deve andare sempre più veloce?
Perché così “serve”.
Perché non ti puoi mai fermare e se ti fermi tu, gli altri devono comunque continuare a “correre da mattina a sera, per poi riposare male di notte, quando possono… finalmente fermarsi”…
Nulla è lasciato al caso e la “cosa” diabolica è questa:
  • l’intelligenza umana (la creatività) è usata, in leva, indirettamente
  • al fine di riuscire a mantenere il tutto in un loop stabile
  • per mezzo della suddivisione umana, apparente, in livelli
  • che permette al Dominio di governare senza un governo evidente
  • lasciando sempre l’idea, livello umano dopo livello umano
  • che le cause della forma del reale manifesto
  • siano gli umani stessi (quelli più “cattivi e buoni”).
L’intelligenza umana, suddivisa in livelli, permette di mettere a fuoco sempre nuove modalità per controllare i livelli inferiori (guerra tra impoveriti dentro).
Per cui, laddove non "arriva" il Dominio, giunge l’umano posto a capo del proprio livello (ogni livello ne ha sempre altri, al di sotto ed all’apparenza), facendo sempre le veci del Dominio stesso (che l’umano di turno, non ricorda minimamente esistere, anzi, che non sembra nemmeno immaginabile).
Un certo livello di “filosofia” è sempre stato “adorato”, dalla Massa
Pensa solo ad Atene, ad esempio. Vero?
Ne è passato di tempo. Eppure, da quel “momento”, il mondo è precipitato nel medioevo.
Come è potuto accadere?
La “caccia alle streghe” era necessaria, “lato dominante”, perché in questa maniera hanno potuto “spazzare via (cancellare)” un certo tipo di sapere (memoria) dal reale manifesto.
Facendo decadere e decantare, l’intera rimanenza, al fuoco pallido ma coerente… dell’AntiSistema.
Il medioevo non è stato quello che “sai, perché ti hanno detto”. È stato anche quello, perché serve che tu lo sappia, per giungere sempre a giustificare ciò che è già successo.
Un comodo modello per digerire ogni fatto accaduto “troppo lontano da te”, per essere ancora attuale e, dunque, credendo che un simile atteggiamento non sia più possibile, ora.
Da ciò ricavi, per inerzia, il concetto apparente di “evoluzione”.

Il “filosofo” è stato sempre un “faro”.
Sempre? In altri tempi, si sarebbe urlato “alla truffa”. In altri tempi, il “filosofo” era un perditempo. Perché? Perché la Massa era ancora troppo grezza? Anche. Ma, soprattutto, perché la Massa “vedeva da altra prospettiva”. Giusta? Sbagliata?
Un’altra prospettiva e basta.
Il frutto di un modello di vita, diverso.
Diverso da “oggi”? Diverso
Visto che non sai (non ricordi) quando sia iniziato questo “oggi”, a cui tanto ti riferisci disinvoltamente.
Secondo SPS, l’oggi dura, almeno, dal tempo dei Sumeri (in realtà, da molto, molto, di più).
Oggi è, dunque, l’intero corso della storia deviata “qua, così”.
All’oggi anteponi “ieri” che, quindi, non ricordi per nulla affatto.
E il “domani”? Quello al di là dell’oggi? Non è ancora iniziato e procedendo così, non inizierà mai.
Ergo: cosa è il “tuo destino”?
È tutto ciò che si sviscera procedendo lungo la via dell’oggi:
  • una autostrada infinita
  • che ritorna sempre su/in se stessa…
Appunto: la free energy per eccellenza.

Se il consenso globale (by Dominio) autorizzasse a credere al moto perpetuo, il moto perpetuo si manifesterebbe… perché è “troppa” l’intelligenza umana sempre in corso d’opera potenziale.
Ma, emergendo il moto perpetuo, che cosa ne sarebbe del credo religioso, spirituale, scientifico (filosofico)?
La religione, che si basa sulla negazione della reincarnazione, a mo’ di “giudizio universale”.
La spiritualità, che si basa sulla reincarnazione, a mo’ di “debito”.
La scienza deviata, che si basa sullo status quo, a mo’ di “consumismo”.
La “filosofia” che inquadra tutto, facendolo svanire in un oceano di fumante “nulla di fatto”, a mo’ di sterile “tutto è possibile”
Con il moto perpetuo cambia tutto
Il lavoro viene meno, perché non c’è più bisogno di alimentare continuamente nulla.
Ma, pur senza lavoro, non ti verrebbe a mancare nulla… perché tutto sarebbe fornito a livello “continuo ed automatico”.
A quel punto, che cosa faresti?
Come, il Dominio, potrebbe sfruttarti nuovamente?
Facendoti calare in una dimensione sempre più “ferma”. Ossia, il contrario di questa “qua, così”.
Ergo: non è mai finita, sino a quando… il virus dominante non è isolato e debellato.
La “prova sperimentale” in atto ha, quindi, una simile forma?
Può darsi… Ma una simile verità è talmente “distante da te, in termini di consapevolezza”, da renderla praticamente talmente diluita, da trasformarla in... fantascienza (nel momento in cui riesci ad immaginarla).
È, prioritariamente, meglio - dunque - iniziare ad accorgerti, giungendo al punto di “doverti fermare (ossia, abbandonare il segnale portante AntiSistemico).
Il fermarti non è, però, “il fare nulla (ti... annoieresti)”.
Infatti, non si tratta più di “fare/essere”. Bensì, si tratta di renderti conto apertamente, divenendo un centro virale di sovranità “lato tuo”.
Fai attenzione:
trattasi, ancora una volta, di un potenziale dominante.
Ricorda, ad esempio, un momento in cui – restando all’Italia – il “tuo” paese si “fermò”:
  • era il 1945
  • gli “alleati” giunsero a “liberare” gli italiani dal giogo nazista
  • tutto era “fermo” e c’era l’occasione per “riformattare” tutto, ricominciando da capo, ancora una volta (senza dare nell'occhio, tanto era disperata la condizione della Massa).
Ma cosa successe, esattamente?
Che i capi della “resistenza”, dei “dissidenti”, dei “partigiani”, di “quello che vuoi/credi (coloro che erano i 'più pronti ad approfittarsi della situazione')”, etc. si misero alla testa (con l’avallo alleato, ovvio) dei futuri partiti politici dell’Italia liberata (e rioccupata, dopo essere stata invasa).
Ossia?
Di quei partiti che, “oggi”, ricordi come la “prima repubblica”.
L'espressione prima Repubblica si riferisce al sistema politico della Repubblica Italiana vigente tra il 1948 e il 1994, in contrapposizione a quello della Seconda Repubblica in cui avvenne un radicale mutamento partitico....
Link
Il "radicale mutamento partitico" è stato... di facciata. Non essendo mai cambiato nulla, nella concretezza dei fatti.

"Prima e seconda Repubblica"... dove la corruzione dilagò (dilaga) senza freni e l’Italia divenne ("è") una nazione moderna e sempre più“arretrata” al contempo (l’arretramento lo è dalla prospettiva della tua sovranità propria).
Coloro che “a bocce ferme” presero certe iniziative, nella direzione permessa dal potere invasivo di turno, vennero premiati da tanto ardore ed intelligenza, cavalcando “a furor di popolo” ogni desiderio di rivalsa e rinascita.
E che cosa successe?
Che l’Italia, venendo a far parte del “giro che conta by Usa”, andò incontro a quello che ha conosciuto storicamente.
Il “boom” economico degli anni sessanta, dello scorso secolo, che lasciò l’eredità della crisi degli anni settanta e della “Milano da bere” degli anni ottanta, di Tangentopoli degli anni novanta e della corsa a tappe per l'Internet degli anni duemila:
  • una storia che non si è mai, nella sostanza, arrestata.
Alle soglie del 2020, a Roma esplode il bubbone mafioso:
  • a Roma
  • nella capitale
  • al centro di
Ok?
Riassumi ciò che accade, a livello frattale espanso “lato tuo”.
Senza paura.
“Qua, così” non cambia mai niente. Perché non può cambiare, non essendo permesso
Squadra che vince, non si cambia”.
Lo status quo è proprio ciò che percepisci:
  • la forma emersa di qualcosa che domina tutto e tutti.
Che cosa temi di “perdere”, ancora di più… dopo aver perso te stesso/a, in te stesso/a “qua, così”?
Perché se “muori anche un solo giorno prima di andare in pensione”, non ti viene riconosciuto nulla?
Proprio perché, frattalmente intendendo, “chi si ferma, è perduto”.
Domani un bollettino più “tecnico”, in sede di free energy. E poi la conclusione anche di questa “ottica”.
Se leggi SPS e poi, ambisci anche a parlare di questi temi con gli “altri”, ti accorgerai– se lo fai con autentico intento e non con spirito caustico – del sostanziale impedimento “di fatto”, che s’evocherà tutto attorno e dentro a te.
Anzi, ti sentirai “sminuito/a, proprio ripensando a quegli argomenti che, sino ad un attimo prima di proferirli, ti sembravano tanto convincenti”. È l’ambiente in toto, ad essere AntiSistemico. Il firewall è ubiquo e, puoi anche pensarlo, “naturale”, ormai.
L’attrito, l’inerzia, il magnetismo, il credo, il dogma, l’alimentazione, l’allacciarsi le cinture di sicurezza, etc. “tutto… è forza contraria”.
Ma, “contraria a cosa”?
Contraria persino a… tutto quello che “non fai, che pensi/immagini”. La prevenzione è sempre più a retroazione.
Qualcosa che funziona grazie alla Massa che, così, rende inutile persino la free energy di concezione energetica non umana
Sino a quando ci saranno “buoi” a trainare l’aratro, a che serve automatizzare il processo?
Se questo è successo nell’ambito dell’agricoltura, non è successo a livello sostanziale.
Lasciando gli umani a “far girare ogni ingranaggio”, per mezzo della propria forza, che necessita sempre di alimentazione.
Quella esatta alimentazione che la modernizzazione del processo di traino, in ambito agreste, ha permesso di rendere più abbondante, anche se svuotata dall’interno, in maniera tale da creare indotto, dipendenza, smarrimento e conseguenza.
Ogni tuo movimento rigenera energia (interesse).
 
È dal movimento, a qualsiasi sua gradazione, che deriva l’energia.
La vita è oscillazione cellulare e “dispositivo” in grado di assumerla, sempre, come energia.
Più a monte, esiste sempre una energia di innesco e supporto (permissione), ma… per te, confinato nel “qua così” e nel “tuo complesso organico corpo/mente”, una simile verità originale corrisponde ad una “grandezza” senza pari, dimenticata da tempo immemore.
Ad un simile livello, “per te è e rimane… free energy, tutto quello che ti permette ed anima”.
L’origine è situata al di là della attuale portata della “tua” mente, non tanto perché è la mente a mancare, quanto perché è questa versione della tua mente a mancare.
  
Ossia, ti manca la tua mente (centro), mentre è disponibile solamente la “tua” mente. 
 
Discerni le due varianti, perché fa la differenza.
Come puoi, del resto, sondare te stesso/a, per via mentale… se la mente è “tua”, ossia, è il prodotto della deviazione (controllo) dominante?
Lo puoi sempre fare, solamente agganciando la valenza della memoria frattale espansa, anche se… per fartene qualcosa di alternativo sostanziale, devi “ricordare con la tua mente”.
Altrimenti, la memoria frattale espansa rimarrà solo un sforzo fine a se stesso.
Tu sei la prova comprovabile dell’esistenza del “moto perpetuo”:
  • anche senza considerazioni sulla tua natura
  • tu nasci e muori
  • scorrendo “qua, così”
  • alla pari di altri miliardi di tuoi simili
  • collegati dal medesimo “destino (la corrente che segue la pendenza del reale manifesto)”.
Che cosa è già successo? Cosa si è interposto, ad un certo tratto del “fiume”? Cosa devia? Cosa obbliga?
Di più… perché il “terreno del reale manifesto ‘qua, così” ha una certa dipendenza?
Cosa lo ha così, rilavorato?
Cosa lo ha così, concepito?
Agli inizi del Novecento per l'inventore Thomas Edison le auto elettriche rappresentavano il futuro dei mezzi di trasporto
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Non crederai, ad esempio, che il braccio del Nilo “bis” sia naturale?
Oggi (11 gennaio 1997) Mubarak ha scelto l'opera che dovrebbe farlo entrare nella Storia:
la costruzione di un secondo Nilo che, a partire dal Lago Nasser a sud, sfocerà nel Mediterraneo a ovest di Alessandria.
I 63 milioni di egiziani, che oggi sono schiacciati all' interno del 5 per cento del territorio nazionale abitabile, potranno disporre - grazie al Nuovo Nilo - del 30 per cento di territorio abitabile…
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Il Nilo bis.
Il territorio dell’Egitto è esteso cinque volte quello italiano, ma solo un’area equivalente alla Sicilia è abitata da ben 60 milioni di persone.
Per ottenere che molti si allontanino dalle aree più popolose, si vuol rendere fertile e perciò abitabile, anche l’area desertica (che costituisce circa il 40% del territorio egiziano) con la costruzione del Nilo bis, un canale lungo 1400 km.
Il progetto è iniziato nel 1998 e dovrebbe essere attuato entro il 2017, ma i lavori avanzano a rilento per gli innumerevoli problemi sia di carattere tecnico, sia di carattere ambientale.
La grande opera, molto costosa, prevede di deviare parte delle acque del Nilo che confluiscono nel lago Nasser verso la depressione di Qattara, passando per le oasi di Kharga, Dakhla e Farafra.
La foce nel Mediterraneo è prevista tra Alessandria e Marsa Matruk.
Progetto recente?
Niente affatto. Qualche anno fa alcuni archeologi che eseguivano scavi nelle oasi di Kharga e Dakhla scoprirono due immense reti di canalizzazione sotterranea risalenti al 600 a.c.
C'è chi sostiene che ad avere l'idea di un ramo parallelo del fiume in epoca contemporanea venne, attorno al 1930, a un gruppo di esploratori italiani quando rinvennero un antico ramo del Nilo, ormai prosciugato, che scorreva nella depressione di Toshka, ad ovest di Abu Simbel.
Link
La costruzione del Nilo bis, un canale lungo 1400 km…”:
  • la direzione nella quale scorri
  • il “tuo” destino ivi contenuto
  • la “tua” artificiale condotta di vita.
La tua unica libertà, mentre ci scorri dentro, alimentando la massa d’acqua, che serve per l’alimentazione e la trasformazione dell’energia in altra energia?
Lo spostamento in larghezza.
Qualcosa che non cambia la direzione della “tua” vita, trascinata per causa di forza maggiore, non apparente perché non manifesta (corrente, pendenza, dipendenza, ragione fondamentale).
Tra la “tua nascita e la tua morte” esiste un interesse maggiore, che ricollega le polarità “lato proprio”:
preparando tutto, in maniera tale da indirizzarti ed istradarti sempre lungo la direzione prevista di scorrimento, verso la “centrale che alimenti, nel momento della fine apparente e della tua trasformazione d'utilizzo”.
Tutto quello che non servirebbe più se tu ammettessi, in te, l’esistenza del moto perpetuo, senza incarnarlo meccanicamente, servendo… l’industria che si ciba di status quo, inalterabile perché frutto della politica dell’interesse di parte..
 
Accorgiti… “o essere che ti credi ingranaggio”.
    
      
Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro 2016/Prospettivavita@gmail.com
Bollettino SPS numero 1778

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