(Immagine presa dal web) |
Tutti noi abbiamo un'identità. Questo è un dato di fatto. Abbiamo un
nome, un cognome, una casa, una professione, un'identità che ci serve a
farci conoscere dal mondo esterno, dalle persone con le quali ci
relazioniamo. Assieme ad un'identità fatta di nomi, cognomi e numeri di
telefono, ne esistono altre fatte di opinioni, giudizi e attaccamenti.
Quante volte, durante una discussione accesa, vogliamo fare valere a
tutti i costi il nostro punto di vista, giusto o sbagliato che sia, poco
importa? Dopotutto, chi se ne frega? Io ho ragione, tu hai torto!
Conosco persone che vivono ancora in base alle esperienze fatte dai
propri genitori, attaccandosi e difendendo, anche fino alla morte, punti
di vista di altri, mai sperimentati in prima persona.
Chi continua per tutta la Vita a difendere la propria opinione si dà
un'identità statica e difficilmente se ne discosterà. Insomma: finchè
morte non li separi. Essere qualcuno è fin troppo facile, comodo e
protettivo. Permette di vivere in una comoda bambagia dove si ha solo e
sempre ragione, mai torto. Insomma, ci si crea una finta perfezione, un
mondo artificiale dove gli altri devono cambiare, noi mai.
La tipica frase che si sente spesso ripetere nel corso di certi litigi
è: "Lei non sa chi sono io!". Suona quasi come una minaccia perchè, alla
fine, una minaccia è. Questa minaccia, però, si ritorce contro chi la
pronuncia, non contro il destinatario. Quando sappiamo o, meglio,
crediamo di sapere chi siamo, ci cristallizziamo, moriamo di una morte
non voluta, inconsapevole.
Da questa morte, però, c'è possibilità di risorgere. Per rinascere da Se
stessi, occorre diventare nessuno, anzi, Mr Nessuno. Il senso
d'identità, il volere avere ragione sempre e comunque su tutto, il
giudicare se stessi come gli altri, tutto ciò alimenta l'ego, il nostro
falso Se. Bisogna andare oltre, senza limiti di pensiero nè di forma,
uscire dalle abitudini cristallizzate e cristallizzanti, se davvero si
vuole rinascere.
Bisogna diventare Mr Nessuno per poter vivere liberi e cominciare,
finalmente, ad ascoltare smettendo di controbattere, ad accogliere
smettendo di combattere, a vivere smettendo di tirare avanti. Essere
nessuno comporta un dispendio minimo di energie, attrito quasi zero, un
modo di vivere ecologico, naturale, in connessione con l'Universo e col
proprio Centro.
Per diventare Mr Nessuno occorre avere coraggio. Il coraggio necessita
per operare la trasformazione che ci permetterà di perdere la certezza,
l'identità, facendoci navigare nei mari dell'ignoto. Ma,
paradossalmente, è solo perdendosi che ci si può ritrovare, è solo
smettendo di dare torto agli altri che si può avere ragione.
La prossima volta che avete una discussione, provate a diventare Mr
Nessuno e vedete cosa succede. Non giudicatevi prima di aver provato,
non abbiate sensi di colpa per non aver lottato allo scopo di mantenere
la vostra posizione nella hit parade delle identità cristallizzate,
semplicemente sperimentate un nuovo modo di essere, anzi, di non
essere.
Vincenzo Bilotta
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