E viceversa. Ciò che accade ad una parte accade al tutto, e questo vale anche per noi stessi.
Così, quando ci capita che una parte del nostro corpo subisca un infortunio, ad esempio la rottura di un arto, vivremo una situazione di impotenza, saremo costretti a dipendere dagli altri ed a stare fermi.
Le gambe rappresentano la nostra LIBERTÀ, la capacità di andare via dalle situazioni; se una gamba si rompe ci tocca rimanere nelle situazioni che abbiamo sempre voluto evitare; se un braccio si rompe dobbiamo smettere di FARE, ci tocca affidarci agli altri, ed il tempo che l’arto ci impiegherà a tornare sano è esattamente il tempo che ci serve per imparare quello che ci serviva sapere.
Secondo il Dr. Edward Bach, la malattia è il risultato di forze che hanno agito per lungo tempo in profondità e che, ad un certo punto, si sono manifestate nel corpo. I nostri piani “sottili”, quello EMOTIVO, quello MENTALE e quello SPIRITUALE, hanno covato a lungo qualcosa di dannoso e, non avendolo saputo risolvere, lo hanno concretizzato e materializzato sul piano fisico.
Un’amica, a cui è stato asportato chirurgicamente un nodulo maligno al seno, dopo circa un mese ha vomitato un mare di malignità addosso al proprio marito; gli ha detto tutto quello che ha “tenuto in seno” per 25 lunghi anni, ed è stato, come mi ha poi raccontato, come un fiume in piena, che era impossibile contenere.
Se la soluzione del sintomo avviene velocemente, come accade quando si interviene chirurgicamente, anche gli altri piani del nostro ESSERE compiranno il processo di guarigione, di conseguenza.
Siamo collegati: ciò che la nostra MENTE pensa ha un effetto sul nostro corpo; le EMOZIONI che sentiamo si manifestano con SENSAZIONI e PERCEZIONI fisiche e sono collegate ai pensieri che formuliamo; ciò che la nostra ANIMA ha deciso di sperimentare in questa Vita, il suo piano o la sua Missione, ci chiamano a determinate esperienze e, se cerchiamo di evitarle, il CORPO ci costringerà a viverle.
La MENTE si illude di avere controllo, cerca di reprimere, evita di SENTIRE, chiude le connessioni neuronali che permettono il passaggio delle informazioni sensoriali pur di non dover prendere atto di ciò che realmente accade al proprio interno. Spesso ci costringiamo a rimanere in situazioni che non tolleriamo, che ci fanno male e, quando riusciamo a venirne fuori, ci domandiamo come abbiamo fatto a resistere così a lungo, e rimpiangiamo il tempo che abbiamo sprecato.
Quello che accade al corpo esprime quello che anche il piano mentale, emotivo e spirituale stanno vivendo.
Una persona che è nata con delle difficoltà motorie ha recuperato, nel corso degli anni, l’uso degli arti inferiori e, ultimamente, tramite una terapia sul corpo, ha iniziato ad essere ancora più sciolta e mobile. Quello che è accaduto al suo corpo sta facendo sì che ella si interroghi sulla possibilità di sganciarsi dalla dipendenza affettiva dai genitori; la libertà conseguita sul piano fisico si è immediatamente manifestata come una possibilità di sciogliere anche le catene emotive e mentali. E, sicuramente, la sua Anima, la sua parte spirituale, ha previsto tutto questo per la sua evoluzione.
Il corpo è la nostra possibilità di portare nel mondo materiale le esperienze che possono far crescere ed evolvere la nostra Anima che può così, Vita dopo Vita, compiere la sua ascesa verso la Luce. Per questo motivo, in Oriente, le discipline corporee sono strettamente collegate alla spiritualità, mentre la razionalità ha meno importanza.
Tutto quello che ci accade sul piano fisico ha un insegnamento per noi; ogni percezione, intuizione o sensazione del corpo va ascoltata e compresa, anziché repressa e nascosta.
Di questo dobbiamo prendere atto, se vogliamo davvero imparare a rispettare ed amare noi stessi.
Così, quando ci capita che una parte del nostro corpo subisca un infortunio, ad esempio la rottura di un arto, vivremo una situazione di impotenza, saremo costretti a dipendere dagli altri ed a stare fermi.
Le gambe rappresentano la nostra LIBERTÀ, la capacità di andare via dalle situazioni; se una gamba si rompe ci tocca rimanere nelle situazioni che abbiamo sempre voluto evitare; se un braccio si rompe dobbiamo smettere di FARE, ci tocca affidarci agli altri, ed il tempo che l’arto ci impiegherà a tornare sano è esattamente il tempo che ci serve per imparare quello che ci serviva sapere.
Secondo il Dr. Edward Bach, la malattia è il risultato di forze che hanno agito per lungo tempo in profondità e che, ad un certo punto, si sono manifestate nel corpo. I nostri piani “sottili”, quello EMOTIVO, quello MENTALE e quello SPIRITUALE, hanno covato a lungo qualcosa di dannoso e, non avendolo saputo risolvere, lo hanno concretizzato e materializzato sul piano fisico.
Un’amica, a cui è stato asportato chirurgicamente un nodulo maligno al seno, dopo circa un mese ha vomitato un mare di malignità addosso al proprio marito; gli ha detto tutto quello che ha “tenuto in seno” per 25 lunghi anni, ed è stato, come mi ha poi raccontato, come un fiume in piena, che era impossibile contenere.
Se la soluzione del sintomo avviene velocemente, come accade quando si interviene chirurgicamente, anche gli altri piani del nostro ESSERE compiranno il processo di guarigione, di conseguenza.
Siamo collegati: ciò che la nostra MENTE pensa ha un effetto sul nostro corpo; le EMOZIONI che sentiamo si manifestano con SENSAZIONI e PERCEZIONI fisiche e sono collegate ai pensieri che formuliamo; ciò che la nostra ANIMA ha deciso di sperimentare in questa Vita, il suo piano o la sua Missione, ci chiamano a determinate esperienze e, se cerchiamo di evitarle, il CORPO ci costringerà a viverle.
La MENTE si illude di avere controllo, cerca di reprimere, evita di SENTIRE, chiude le connessioni neuronali che permettono il passaggio delle informazioni sensoriali pur di non dover prendere atto di ciò che realmente accade al proprio interno. Spesso ci costringiamo a rimanere in situazioni che non tolleriamo, che ci fanno male e, quando riusciamo a venirne fuori, ci domandiamo come abbiamo fatto a resistere così a lungo, e rimpiangiamo il tempo che abbiamo sprecato.
In occidente tendiamo ad ignorare il CORPO e ciò che gli accade, mentre esso è il depositario della nostra VERITA’.
Quello che accade al corpo esprime quello che anche il piano mentale, emotivo e spirituale stanno vivendo.
Una persona che è nata con delle difficoltà motorie ha recuperato, nel corso degli anni, l’uso degli arti inferiori e, ultimamente, tramite una terapia sul corpo, ha iniziato ad essere ancora più sciolta e mobile. Quello che è accaduto al suo corpo sta facendo sì che ella si interroghi sulla possibilità di sganciarsi dalla dipendenza affettiva dai genitori; la libertà conseguita sul piano fisico si è immediatamente manifestata come una possibilità di sciogliere anche le catene emotive e mentali. E, sicuramente, la sua Anima, la sua parte spirituale, ha previsto tutto questo per la sua evoluzione.
Il corpo è la nostra possibilità di portare nel mondo materiale le esperienze che possono far crescere ed evolvere la nostra Anima che può così, Vita dopo Vita, compiere la sua ascesa verso la Luce. Per questo motivo, in Oriente, le discipline corporee sono strettamente collegate alla spiritualità, mentre la razionalità ha meno importanza.
Tutto quello che ci accade sul piano fisico ha un insegnamento per noi; ogni percezione, intuizione o sensazione del corpo va ascoltata e compresa, anziché repressa e nascosta.
Di questo dobbiamo prendere atto, se vogliamo davvero imparare a rispettare ed amare noi stessi.
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