Meditazione è dimorare nello stato originario che è pura presenza, puro spazio consapevole in cui tutto – mondo, corpo, pensieri, coscienza, io sono, testimone, ecc. – accade. Per questo, a livello sostanziale, la meditazione non si “pratica”, è semplicemente lo stato originario di tutte le cose. Non a caso nelle Upanisad si afferma che tutto l’universo è in perenne meditazione.
L’unica
particella impazzita sono gli organismi corpo-mente umani che,
trovandosi dotati di coscienza individuale, vivono sulla lama tra
risveglio e illusione totale. La coscienza individuale, per quanto
illusoria, è un passaggio obbligato per giungere alla coscienza del Sè.
La
miriade di tecniche che in genere vengono considerate meditazione hanno
come unico scopo l’aumentare la concentrazione e sospendere per un
pochino il flusso frenetico dei pensieri e permettere a QUELLO, la
nostra Vera Natura, di emergere. Questo è il massimo che possono fare a
costo di enormi sforzi.
Concentrazione
e silenzio della mente possono essere utili ma non sono il punto. Una
mente concentrata, vuota e silenziosa non è di per se una mente
“risvegliata” e spesso nemmeno felice. E’ semplicemente una mente vuota!
Le
varie pratiche meditative sono solo tecniche, qualche volta utili per
creare un terreno di partenza ma strettamente legate ad un ego con le
sue illusorie volizioni. Per questo sono come precarie imbarcazioni che
possono aiutarci a passare un fiume, ma diventano inutili fardelli per
spingerci più avanti.
Il
fiume in oggetto è l’identificazione con il corpo, il mentale e la
coscienza stessa. Rotte queste identificazioni ci troviamo in una
non-terra dove non c’è nessuno e le tecniche meditative stesse non hanno
più alcun significato.
Per
molti “meditanti” invece la pratica diventa spesso un fine ed è una
delle più sciagurate condizioni in cui un essere umano si può trovare.
I
pensieri, le emozioni e tutti i contenuti mentali non sono affatto un
problema. L’unico problema è il pupazzetto egoico che crea confusione e
sofferenze, essendosi persuaso di essere colui che agisce, colui che può
sospendere il flusso della mente, raggiungere l’illuminazione, ecc.
Comprendiamo l’illusione del pupazzetto e di tutti i suoi giochi e ogni
cosa prende il suo giusto ruolo, compresa la meditazione stessa.
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