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venerdì 10 marzo 2017

Vaccini, le famiglie a Rossi: "Chiarezza e libertà per i bambini altrimenti rinunceremo agli asili"


Scrivono al governatore Rossi i genitori lucchesi contrari ai vaccini obbligatori. "Contrari all'obbligatorietà, non ai vaccini", puntualizzano in premessa. Gli fanno notare l'incongruenza di provvedimenti contraddittori che arrivano dalla Regione: uno per l'obbligatorietà di 13 vaccini (ora sono 4 anche se uno di questi è esavalente) necessaria per l'iscrizione agli asili e alla scuola primaria, un altro relativo invece all'opportunità di un "dissenso informato".

"Come lei ben saprà in 15 paesi dell'Europa occidentale non esiste alcun obbligo di vaccinazione e l'adesione ai programmi vaccinali risulta essere in linea con le percentuali richieste dall'OMS, Organizzazione mondiale della sanità, ed anche dove si è registrato un lieve calo rispetto alle soglie richieste non si è verificato nessun incremento di malattie per cui ci si vaccina - sottolineano le famiglie -.

L'articolo 32 della nostra carta costituzionale recita 'nessuno può essere obbligato ad un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana'. Nel nostro Paese attualmente non esiste nessuna epidemia o rischio di contagio nelle scuole (comunicato Ministero della Salute 2017)".

Ma ecco il punto di discordanza. "La Regione Toscana nel 2006, come lei sa bene perché al tempo rivestiva il ruolo di assessore alla sanità, approvò la delibera n. 369 del 22/05/2006 consentendo ai genitori critici rispetto alla pratica e/o al calendario vaccinale così come attualmente viene proposto nel nostro paese di rimandare, personalizzare o non effettuare le vaccinazioni ai propri figli mediante compilazione di un dissenso informato ed inserendola di fatto tra le regioni più evolute per politiche sanitarie - continua la lettera al governatore Rossi dei "Genitori Noobbligo Lucca Versilia" -. Il concetto alla base di questa legge fu che lo strumento da privilegiare per realizzare una società avanzata, dove il diritto alla salute fosse riconosciuto come bene primario ed indispensabile, fosse l'informazione ed il confronto, non la coercizione e l'obbligo".

"Alla luce di ciò - concludono i genitori del no all'obbligatorietà dei vaccini - risulta incomprensibile capire come la nuova proposta di legge possa contribuire a realizzare tale obiettivo perché è facile prevedere che i genitori non hanno convinzioni radicate e/o perplessità nei confronti della pratica vaccinale (spesso genitori molto informati ed attenti al tema della salute) non rinunceranno al diritto di scegliere quello che loro ritengono il meglio per i propri bambini e se sarà necessario rinunceranno ad iscriverli negli asili cercando soluzioni diverse. L'unico risultato che si produrrà sarà purtroppo la discriminazione dei bambini non vaccinati e delle loro famiglie, contravvenendo anche all'art. 3 della Costituzione. Per questi motivi chiediamo la possibilità che anche nel nostro paese vi sia un dibattito libero".


fonte: http://www.informasalus.it/it/articoli/vaccini-chiarezza-liberta-asili.php

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