Non credete minimamente a ciò che dico. Non prendete nessun dogma o libro come infallibile. (Buddha)
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lunedì 12 giugno 2017
Smascherata dalla Marina libica la complicità delle ONG con i trafficanti
Navi ONG e barconi
L’ultimo
episodio avvenuto ieri nelle acque territoriali libiche, a poche miglia
dalla costa, smaschera definitivamente le complicità delle ONG con le
mafie dei trafficanti e scafisti finalizzate all’immigrazione/invasione
delle coste italiane.
E’ stata infatti la stessa Guardia Costiera libica ad obbligare le
navi delle ONG ad allontanarsi dal limite delle acque territoriali
libiche e le stesse ONG sono state accusate di aver ricevuto la
segnalazione della partenza dei barconi, ben prima che questi
lasciassero la costa della città di Zuara.
Una evidente prova della
collusione fra ONG e scafisti finalizzata al traffico di carne umana
come le Procure di Catania, di Palermo e di Trapani avevano accertato
dalle loro inchieste.
Su questa vicenda si è avuto anche il comunicato ufficiale
dell’autorità militare libica, l’ammiraglio Ayob Amr Ghasem, in quale ha
dichiarato che “chiamate wireless sono state rilevate, una mezz’ora
prima dell’individuazione dei barconi, tra organizzazioni internazionali
non-governative che sostenevano di voler salvare i migranti illegali in
prossimità delle acque territoriali libiche. Sembrava che aspettassero i
barconi per abbordarli. Le Guardie costiere hanno preso contatto con
queste Ong e hanno domandato loro di lasciare le acque territoriali
libiche“.
Una azione quasi senza precedenti, quella della marina Libica ad
eccezione dell’episodio avvenuto nel maggio scorso, quando la Marina
libica aveva tagliato la strada ad una delle navi di Sea Watch,
rischiando lo scontro in mare. “Il comportamento di queste Ong – ha
aggiunto il portavoce della Marina libica – accresce il numero di
barconi di migranti illegali e l’audacia dei trafficanti”.
I
trafficanti, ha aggiunto Ghasem ,”sanno bene che la via verso l’Europa è
agevole grazie a queste Ong e alla loro presenza illegittima e sospetta
in attesa di poveri esseri umani“.
Guarda che “strano”: è stato necessario un comunicato della
Marina Libica per confermare quello che i magistrati italiani delle
procure siciliane avevano già accertato e che per questo erano stati
oggetto di vergognosi attacchi da parte del circo dei politici
dei Migranti; la sinistra mondialista, nonostante le abbondanti prove del
favoreggiamento dell’immigrazione clandestina attuato da queste finte
organizzazioni umanitarie.
Gli stessi politici e intellettuali
“impegnati” (come Boldrini, Alfano, Grasso, Saviano e company) che si
erano dichiarati “indignati” per le accuse ed i sospetti lanciati contro
le “benemerite” ONG che, secondo loro, salvano i migranti in mezzo al
mare e non devono quindi essere oggetto di qualunque inchiesta.
Navi ONG sbarcano migranti
Evidente l’interesse della sinistra a proteggere il ricco business
che si cela dietro al traffico di carne umana e in cui sono coinvolti
alcuni degli stessi esponenti politici che si danno da fare per
proteggere le cooperative con le mani in pasta nel grande business dei
migranti (rende più della droga).
Da notare che, mentre la Marina Italiana tace e svolge le sue funzioni di taxi per l’invasione dei migranti africani, la Marina del paese africano nostro dirimpettaio denuncia quello che è un vero e proprio traffico di schiavi
e si squarcia il velo delle menzogne e dell’ipocrisia sul reale operato
delle finte Organizzazioni Umanitarie. Guarda caso si tratta di quelle
ONG su cui indagavano i magistrati per accertare la provenienza di
enormi flussi di finanziamenti sospetti, quasi sempre non dichiarati e
tanto meno trasparenti.
Esiste ormai la certezza che queste ONG lavorano per grosse centrali transnazionali
che da tempo hanno pianificato una invasione del territorio italiano ed
utilizzano l’immigrazione illegale di massa come una vera e propria
arma geopolitica. Le stesse “benemerite” ONG sono indifferenti al fatto
di provocare migliaia di morti in mare, queste organizzazioni finte
“benefiche” cofinanziano e organizzano il trasferimento di popolazioni
dall’Africa verso l’Italia ed altri paesi europei con una chiara
finalità di destabilizzazione sociale e di creare una mano d’opera a
basso costo per le grandi multinazionali, mano d’opera disponibile anche
per le varie mafie che operano sul territorio italiano.
Una attività di sostanziale favoreggiamento mafioso
su cui alcuni magistrati avevano iniziato a fare luce, nonostante il
coro di accuse e di ostracismi dei media allineati con il regime
politico vigente. Il connubio scafisti e ONG è adesso sotto la luce del
sole e la retorica buonista dei favoreggiatori dell’invasione non è più
in grado di nasconderlo.
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