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mercoledì 19 giugno 2013

Ecco come truccano le pompe di benzina



Gli automobilisti pagano più del dovuto“. 

Questa la denuncia della Commissione Europea contro la Shell, la Bp e compagnia norvegese Statoil. Sembrerebbe che queste compagnie abbiano trovato il modo per truccare il prezzo del Brent. Il Brent non è altro che il greggio del mare del Nord che serve come riferimento per il prezzo del petrolio internazionale e di tutti i prodotti correlati, come la benzina e il gasolio.

Se la truffa si scoprisse reale, a farne le spese sarebbero tutti i cittadini che usano benzina e gasolio, e sarebbero stati truffati i cittadini di mezzo mondo. Ora la commissione cerca coinvolgimenti anche di altre aziende. La Eni, l’azienda Italiana, dal canto suo ammette di essere stata contattata per una richiesta di informazioni, ma di non aver preso parte alla truffa.
 
A parlarne è il ministro britannico dell’Energia, Edward Davey: «Se dovesse risultare che gli automobilisti e i consumatori sono stati toccati nel loro portafoglio a causa di manipolazioni di mercato, i responsabili sentiranno su di loro la piena forza della legge». In questo caso però non sono solo gli inglesi a subirne le conseguenze.

Ora vediamo come è possibile che questa truffa ai danni della popolazione sia messa in atto. L’agenzia mondiale per la fissazione del prezzo del petrolio, la Platts, alle 16.30 di ogni giorno si informa sui prezzi spuntati a fine giornata dai maggiori trader o compagnie sulle transazioni delle principali qualità di greggio del Mare del Nord, e in base ai valori ottenuti fissano il prezzo del brent, che come abbiamo detto prima fa riferimento per il prezzo internazionale.

Il  timore ora è quello che qualcuno abbia manipolato le informazioni fornite al Platts in modo da modificare il prezzo del Brent a proprio vantaggio ovviamente.

Basti pensare che ogni anno vengono chiuse transazioni che viaggiano su valori di 2.500 miliardi di dollari all’anno. Se si scoprisse una truffa, le compagnie petrolifere coinvolte avrebbero parecchi soldi da risarcire.

Fonte: nocensura.com
Tratto da: worky.biz

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