Il nuovo governo greco chiede all’Unione Europea non
soltanto di porre fine al saccheggio senza fine della popolazione greca
ma anche alla gigantesca frode bancaria perpetrata da Wall Street e
Londra, e di rendere nuovamente possibile la crescita economica in
Europa. Il fatto che, in alcune occasioni, funzionari greci corrotti si
siano resi complici di questa truffa insieme a partner come Goldman
Sachs non rende meno criminale questo debito.
Tuttavia, invece di porre fine alla frode, la
Cancelliera tedesca Merkel ed altri “leader” europei, insieme al
Presidente Obama, esigono che la Grecia consegua un avanzo primario di
bilancio del 4,5% esclusivamente per ripagare un debito presunto
“greco”, un obiettivo semplicemente irraggiungibile.
La truffa dell’UE in Grecia è parte dello stesso schema
per salvare le banche che fu lanciato dalla Federal Reserve negli Stati
Uniti nel 2008, per coprire le perdite subite con i mutui subprime,
anch’essi impagabili.
In Europa le banche, oltre ad acquistare titoli
ipotecari dalle banche americane, hanno emesso montagne di prestiti
impagabili, non solo mutui per la casa a proprietari privati, ma anche
ai governi, come quello greco, privi di mezzi per ripagarli. Le banche
di Wall Street, in particolare Goldman Sachs, con un trucco hanno fatto
apparire un prestito alla Grecia come un semplice “currency swap” invece
che un debito.
Tutto questo debito subprime europeo è esploso in faccia alle big banks
nel 2009. Tutti i governi dell’UE si sono superindebitati per creare un
fondo di 750 miliardi di Euro detto European Financial Stability
Facility (EFSF), poi diventato ESM. In tutto sono stati spesi quasi
487,75 miliardi di Euro per ripagare il “debito subprime dei governi” di
diversi paesi, per quanto impagabile.
La truffa del debito greco è classica. Nel 2009, il
debito greco era di 180 miliardi di Euro. A quel punto alla Grecia
furono “concessi” due giganteschi bailout, uno nel 2010 e l’altro nel
2012, per un totale di 246 miliardi. Meno del 10% di questi “aiuti”
furono spesi dal governo greco, e oltre il 90% andò direttamente nelle
casse di Deutsche Bank, HSBC, JPMorgan Chase, e di hedge fund
speculativi. Solo le banche greche furono costrette a cancellare il loro
“debito greco”, quello delle banche di Wall Street e Londra fu
garantito al 100%.
Dal 2010, i paesi che hanno chiesto aiuti (Grecia, Irlanda, Portogallo,
ecc.) hanno dovuto pagare il conto. Hanno imposto un’austerità omicida
alla propria popolazione, costretta ad emigrare per la mancanza di
lavoro, è aumentato il tasso di mortalità e sono crollate le nascite.
Ecco perché il nuovo governo greco esige che l’Europa metta fine a
questa frode bancaria globale e cancelli un debito impagabile,
investendo nell’economia reale a partire da nuove infrastrutture
economiche.
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