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mercoledì 4 novembre 2015

La Genesi dell'Evoluzione

 
L’evoluzione della specie è un’ipotesi infondata tardo ottocentesca. Le ricerche genetiche ed antropologiche contemporanee giungono infatti a conclusioni opposte: il corredo genetico è immutabile nel tempo – l’homo sapiens è comparso (circa duecentomila anni orsono) così com’è oggi.

Viene invece confermata la selezione degli estremi. Se in una specie permangono alcune caratteristiche troppo lontane dalla norma e controproducenti per la vita in un determinato ambiente, esse decadono sino a scomparire del tutto.

Il concetto di evoluzione si basava, ultimamente, su ‘salti improvvisi’ che le specie avrebbero compiuto per giungere al loro aspetto attuale. Il problema è che una mutazione genetica per garantire la sua diffusione, sarebbe dovuta comparire in identico modo almeno in un altro esemplare, nello stesso momento. Tale improbabile eventualità lascia il campo aperto a chi nega validità scientifica alla teoria classica dell’evoluzione.

Le specie sarebbero quindi comparse già con il loro corredo genetico attuale, adattandosi all’ambiente ma conservando inalterato il loro DNA. Da ciò deriva che l’origine scimmiesca dell’homo sapiens è solo un’ipotesi tra le tante, ormai accantonata dalla scienza stessa.
 
L'IMPROBABILE ASPETTO DELL'EVA DEL GENERE UMANO, LUCY
 
Lucy, la tanto strombazzata antenata africana del genere umano, non è la nostra progenitrice ma un semplice animale. Peccato. Tale origine comune avrebbe generato una qual simbiosi ideale tra uomo ed ambiente terrestre che invece non esiste: l'essere umano è attratto dall’artificio, dal nitore asettico delle sue abitazioni, dal volo, dallo spazio e dalla speculazione astratta. Sembra davvero appartenere ad un ambiente molto diverso da quello in cui abita.
 
IL PROBABILE ASPETTO DELL'EVA DEL GENERE UMANO, LUCY
 
Alcuni ortopedici statunitensi hanno affermato che il corpo umano sarebbe predisposto per una vita in un ambiente con gravità decisamente inferiore a quella terrestre (fonte primaria dei danni ortopedici). I bioritmi umani sono ‘tarati’ su cicli di 23 ore invece delle consuete 24. Occorrerebbe poi considerare l’assoluta anomalia della probabile doppia genesi umana, con la presenza del più antico fattore Rh- (in un buon 15% dell’umanità) che continua perentoriamente a ricordarcelo.

Ciò premesso, l’evoluzione resta incredibilmente il paradigma scientifico corrente. Si insegna nelle scuole e nelle università, si compiono studi in suo nome come se si trattasse di un dogma religioso. Viene infatti contrapposta al ‘creazionismo’ di origine biblica, così come l’ebraismo può essere contrapposto all’islam.

Se l’uomo è un soggetto sostanzialmente geneticamente immutabile ed immutato, è doveroso porci alcune domande sulla sua (nostra) origine. La possibilità che si tratti di una specie allotria sono sempre più verosimili. Temo al contempo però che sia ormai un po' troppo tardi per porci tali quesiti.
 
link: lettura esoterica del film Lucy  
link: i figli di Atlantide  
link: Michael Tellinger


fonte: http://offskies.blogspot.it/2015/11/la-genesi-dellevoluzione.html

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