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giovedì 5 novembre 2015

Perché dovremmo ricominciare a fermentare le verdure

verdure fermentate

Le verdure fermentate fanno parte dell’alimentazione umana da millenni, infatti ancora pochi decenni fa, rappresentavano la principale fonte di vitamine e probiotici. I Greci le usavano come alimento quotidiano e i Romani in ogni guerra portavano con sé carri colmi di barili di cavoli fermentati (crauti). In Oriente i cibi fermentati erano e sono considerati una vera e propria medicina per l’organismo. Nelle varie culture venivano fermentati vari tipi di alimenti: in Messico si mangiava mais, al nord Europa i crauti, in Giappone la soia, in Oriente il pesce, in Russia si otteneva una bevanda dalla segale, e il latte è stato sempre usato fermentato. Ma perché sono così importanti le verdure fermentate? Di seguito spiego perché tutti potremmo trarre enorme beneficio da questo alimento che possiamo preparare in casa o acquistare a poco prezzo in negozi biologici.

Nell’attuale dieta moderna, questi cibi sono praticamente scomparsi, lasciando il posto ad alimenti raffinati, sterilizzati e pastorizzati, quindi alimenti privi di veri nutrienti, enzimi, vitamine e probiotici.


COS’E’ LA FERMENTAZIONE DELLE VERDURE
 
Michela Trevisan, spiega nel suo libro Manuale dei Cibi Fermentati
La fermentazione è un processo apparentemente spontaneo e che non sembra sostenuto da forme viventi, perché non sono visibili a occhio nudo. Solo le scoperte di Pasteur hanno evidenziato che tutti questi processi sono effettuati da microrganismi quali lieviti e batteri, che grazie alla presenza di enzimi specifici trasformano alcune sostanze prevalentemente zuccherine, presenti negli alimenti, producendo acidi, alcol e sostanze aromatiche; questi cambiano profondamente il sapore, le caratteristiche nutrizionali e spesso anche la consistenza dell’alimento di partenza, come nel caso della produzione del formaggio dal latte. 
I prodotti fermentati migliorano la salute del tratto gastrointestinale, riducono le manifestazioni allergiche nei soggetti predisposti, riducono l’incidenza di alcune tipologie di cancro. E non pochi studi confermano il valore degli alimenti fermentati.”
COSA ACCADE ALLE VERDURE NELLA FERMENTAZIONE
La fermentazione oltre a permettere di conservare le verdure per mesi, ha la caratteristica di rendere l’alimento più ricco di enzimi, di vitamine (in particolare la C e il gruppo B), antiossidanti, e fermenti lattici vivi, i lattobacilli. Ovvero le proprietà dell’alimento vengono arricchite, aumentano le vitamine, alcuni nutrienti diventano più biodisponibili e assimilabili e si creano dei batteri buoni che ripopoleranno il nostro intestino.

LA NASCITA DELLA VITAMINA K2
In particolare si viene a creare la famosa e rara Vitamina K2 di cui ho parlato nell’articolo Miracolosa Guarigione delle Carie e delle Ossa con il “Fattore X”. La vitamina K2 è necessaria per integrare il calcio nelle ossa e tenerlo fuori dalle arterie, riducendo il rischio di malattie coronariche e ictus.

La vitamina K2 è in grado sia di evitare la calcificazione delle arterie e l’insorgenza dell’arteriosclerosi, sia di prevenire l’osteoporosi. Inoltre è indispensabile per la salute cardiovascolare. Questa vitamina è stata scoperta negli ultimi anni e poiché non viene stoccata nell’organismo umano, e quindi deve essere introdotta regolarmente attraverso l’alimentazione. E’ prodotta dai batteri e si trova nei cibi fermentati.

EFFETTO SUL CORPO
  • Azione rivitalizzante sulla flora intestinale: ripopolano i batteri buoni e controllano inoltre la putrefazione e la proliferazione di batteri cattivi;
  • Contengono livelli molto più alti di probiotici rispetto agli integratori probiotici in commercio;
  • Effetto disintossicante da metalli pesanti e tossine;
  • Maggiore energia e forza;
  • Prevenzione dell’obesità e del diabete, e la regolazione dell’assorbimento dei grassi alimentari;
  • Riduzione del rischio di cancro;
  • Scomparsa di intolleranze alimentari;
  • Miglioramento dell’umore e della salute mentale.

DISINTOSSICAZIONE CON LE VERDURE FERMENTATE
Gli alimenti fermentati sono fra i migliori chelanti e agenti di disintossicazione a nostra disposizione, nel senso che possono contribuire a liberare il corpo da una grande varietà di tossine tra cui i metalli pesanti.

I fermenti hanno potere disinfettante, digestivo, disintossicante, agiscono sulla microcircolazione, contribuiscono a riequilibrare alcune problematiche della pelle, sono utili in caso di infiammazioni, allergie, micosi e candidosi.

In tal modo si attiva efficacemente il sistema di disintossicazione e, gli alimenti fermentati, sono strumentali in questo processo di auto-guarigione. E non occorre consumarne grandi quantità.

Viene raccomandato di assumere da un quarto a mezza tazza (da 50 a 100 grammi) di verdure fermentate da 1 a 3 volte al giorno durante i pasti.

HA CURATO MALATTIE GRAVI CON GLI ALIMENTI FERMENTATI
Per decenni, un medico americano, il dottor McBride ha trattato con successo adulti e bambini con gravi malattie, tra cui l‘autismo, l’epilessia, i disturbi dell’umore, l’artrite, la sclerosi multipla, la malattia celiaca e molti altri, con il suo protocollo GAPS. Una componente chiave del programma GAPS è il consumo quotidiano di alimenti fermentati.

In questi giorni spiegherò come farle in casa: è molto semplice ed economico. Esistono in commercio i crauti e una bevanda a base di pane fermentato (ottima per la candida e per riequilibrare l’intestino).

Ottimi cibi fermentati sono anche il kefir, il miso e lo yogurt fatto in casa (quello in commercio ha batteri che muoiono prima di arrivare all’intestino).


Dioni


Fonte: http://www.dionidream.com/benefici-verdure-fermentate/

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