Ci hanno abituato a pensare che il lavoro stabile sia anacronistico, una dimensione nostalgica e inadatta alle dinamiche del Terzo Millennio (il Jobs act legalizza il precariato permanente e il licenziamento arbitrario). Fatevene una ragione ci hanno detto. E ce la siamo fatta.
Ci stanno abituando a pensare che il bail-in sia una cosa buona e giusta (tradotto: le banche perdono giocando d’azzardo, i clienti pagano il conto, tutto a norma di legge). E ce ne stiamo facendo una ragione.
E ora vogliono abituarci a vivere tutti in affitto.
Anzi: a considerare una fortuna riuscire a pagare un affitto, così come
ormai si considera un privilegiato chi riesce a raccattare qualche
voucher. E, a quanto pare, ce ne faremo una ragione.
Eppure lavoro, risparmio privato e casa di proprietà sono stati i pilastri portanti della classe media per decenni. Di più, sono stati i pilastri di quel poco di democrazia che abbiamo avuto: senza diritti sociali, la democrazia diventa un vuoto simulacro che fa da paravento a un’oligarchia di fatto. Oggi stiamo assistendo passivamente allo smantellamento di questi tre pilastri, una devastazione lenta, sistematica e tenace, che noi accettiamo come lobomotizzati.
Il governo Renzi sta agevolando l’esproprio delle case da parte delle banche (vedi l’atto n.256: diciotto mesi non pagati (prima sette), anche non consecutivi, per far finire la casa all’asta) e, con le condizioni stabilite per il prestito ipotecario vitalizio,
alla morte del beneficiario over 60 gli eredi potrebbero ritrovarsi
sul groppone costi insostenibili (con tanto di reintrodotti anatocismo e pignoramento della prima casa), perdendo il possesso della casa.
Il nuovo mondo si preannuncia così: niente diritti sul lavoro, niente risparmi, niente pensioni, niente casa di proprietà.
Al posto dei
diritti, avremo qualche elemosina di Stato (probabilmente le chiameranno
“misure umanitarie”) elargita ai più poveri fra i poveri, almeno sulla
carta, per garantire quel minimo indispensabile di tenuta sociale.
La nuova classe media sarà un esercito di braccianti che vivono alla giornata.
In tre parole, saremo tutti SERVI DELLA GLEBA.
In una parola, Medioevo.
Nessun commento:
Posta un commento