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venerdì 4 marzo 2016

Quello che rende il grano dannoso per la salute non è solo il glutine

grano glifosato

Il grano è diventato uno dei cibi che crea più intolleranza nella popolazione, sia bambini che adulti hanno effetti negativi dopo averlo mangiato, dalla semplice digestione pesante e gonfiore fino a manifestazioni allergiche più gravi.

A differenza dalla celiachia che è una malattia nota ormai da tempo, il numero di persone che sviluppano sensibilità al grano nell’ultimo decennio è in aumento esponenziale. Non bisogna infatti essere celiaci per scoprire che si sta molto meglio senza grano.

Questo incremento di disturbi ha posto seri interrogativi attorno alla coltivazione del grano.
  • Le aziende italiane che producono pasta, importano quasi tutto il grano che usano dagli Stati Uniti dove viene coltivato grano geneticamente modificato, producendo pesanti danni al DNA e agli organi.
  • Inoltre anche il grano italiano, magari usato per fare il pane e i dolci nei forni locali, usa il grano Creso, un grano modificato con radiazioni in laboratorio negli anni ’70 ed ha prodotto come risultato un grano che contiene una eccessiva quantità di glutine.
  • L’altro fattore poco conosciuto che altera la capacità dell’organismo di riconoscere i nutrimenti, è il massiccio uso di erbicidi e pesticidi tossici.
Uno degli erbicidi più famosi, il “Roundup” (glifosato), è l’additivo chimico più utilizzato nei campi di grano perché secca il raccolto prima della mietitura, obbligando così le piante a rilasciare le proprie sementi (1).

Questa è stata la pratica comune adottata negli ultimi 10-15 anni dagli agricoltori di Stati Uniti, Canada, Gran Bretagna e Germania. Mentre questa sostanza chimica è attualmente bandita in numerosi stati d’Europa, i politici non sembrano preoccuparsi minimamente dei suoi effetti sulla salute pubblica.

Se pensi che l’Italia non usa questo prodotto riconosciuto dall’OMS come cancerogeno, purtroppo devi ricrederti. Infatti il glifosato, ovvero il diserbante più usato al mondo è cancerogeno ed è nel 47% delle falde in Italia.

Secondo un’indagine del U.S Geological Survey, nel 2012 sono state vaporizzate oltre 129 milioni di chili di questa sostanza tossica sui terreni coltivati d’America.

Una ricerca condotta in Germania, dall’esito alquanto allarmante, dimostra che anche coloro che non lavorano direttamente nell’agricoltura presentano una concentrazione significativa di glifosato nelle urine.(2)

Come agisce il glifosato?

Il glifosato è connesso a problemi di fertilità femminile quali infertilità, aborto spontaneo e difetti congeniti (3). Inoltre è inserito nella lista dell’Organizzazione Mondiale della Sanità sugli agenti chimici cancerogeni (4).

Nel 2009 uno studio ha testato diverse formule di Roundup ed ha riscontrato che anche in quelle altamente diluite (fino a 100.000 volte o più), le cellule umane muoiono entro 24 ore dal contatto con la soluzione (5).

La cosa peggiore nel caso del grano è che il glifosato una volta vaporizzato sul raccolto diventa sistemico nella pianta e quindi non può essere più sciacquato via. Questo è agghiacciante.

Una volta mangiato, il glifosato finisce nell’intestino dove rischia di decimare i batteri buoni.

Dato che i batteri intestinali costituiscono gran parte del nostro sistema immunitario, ne risulta che l’organismo svilupperà una reazione immunitaria alla sostanza chimica.

Uno studio ha recentemente scoperto che (6):
La disbiosi causata dall’esposizione al glifosato svolge un ruolo importante nello svilupparsi della celiachia. Molti enzimi CYP (essenziali per un sano metabolismo) in presenza di celiachia vengono compromessi e crediamo che l’azione di soppressione del glifosato sull’attività degli enzimi CYP nelle piante e negli animali possa spiegarne gli effetti sugli esseri umani.
La disbiosi è uno squilibrio microbico dell’intestino che può causare infiammazioni intestinali e permeabilità intestinale.

Quindi il glifosato replica la sensibilità al glutine e la celiachia con sintomi gastrointestinali simili (7).

I sintomi della permeabilità intestinale prodotti dal glifosato includono:
  • gonfiore
  • gas
  • crampi
  • sensibilità alimentari
  • dolori costanti
I sintomi della celiachia e della sensibilità al glutine (8) includono:
  • diarrea
  • mal di stomaco
  • dolore addominale
  • gonfiore
Secondo uno studio redatto dal Interdisciplinary Toxicology (9), il glifosato imita la celiachia inibendo l’assorbimento del nutrimento: “Carenze di ferro, cobalto, molibdeno, rame e altri metalli rari associati alla celiachia possono essere attribuite alla grande capacità di chelazione del glifosato.

Concludendo
Sfortunatamente il nostro organismo impiega del tempo per disintossicarsi completamente dal glifosato.

Proteggi te e la tua famiglia comprando alimenti e prodotti biologici senza OGM. I grani antichi come il Senatore Cappelli, non è modificato e quindi ha meno glutine, inoltre viene coltivato in modo naturale.

Cerca di consumare alimenti ricchi di probiotici, che aiutano a prevenire la permeabilità intestinale e a sintetizzare le vitamine e sono alla base di un sistema immunitario forte.

Un’esposizione al glifosato può causare, col tempo, danni irreversibili, perciò è fondamentale stargli alla larga.

Riferimenti


Riccardo Lautizi 

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