Molti di voi hanno probabilmente visto la cosiddetta guida per pessimisti del 2017, pubblicato dall’agenzia Bloomberg.
Tale guida, o meglio calendario, elenca tutti gli incubi che potrebbero
rovinare l’oligarchia e la burocrazia sovranazionali nel 2017. In tali
scenari da incubo, la Russia occupa il primo posto. Ma prima di
discutere del film horror che priva del sonno l’élite globale, voglio
condividere un’interessante osservazione storica.
La cosiddetta “guida
dei pessimisti” non è stata inventata ieri. Bloomberg la pubblica ogni
dicembre da diversi anni, ed è davvero interessante vedere come i timori
dell’oligarchia e della burocrazia sovranazionali siano cambiati nel
tempo. Ciò praticamente mette George Soros e Hillary Clinton sul divano
dello psicanalista, facendoli sfogare su tutto ciò che li terrorizza, ne
provoca la nevrosi e li costringe a prendere sonniferi. Ecco alcune
intuizioni dall’analisi dei loro incubi negli ultimi tre anni.
Naturalmente, la Russia è il loro incubo principale. I dettagli, i problemi concreti e le persone cambiano, ma non una cosa, la Russia resta il loro problema principale, la principale fonte delle loro paure e polo d’imprevedibilità planetaria. Sullo sfondo si profilano la Cina e i politici anti-sistema in Europa, ma la Russia è di gran lunga il loro problema numero uno. E’ molto interessante osservare come gli analisti occidentali immaginano certi scenari da incubo che la Russia potrebbe attuare contro l’occidente. Nel 2014, ancora scioccato dall’operazione “persone educate” in Crimea, Bloomberg elaborò la tabella dei territori che potrebbero essere sequestrati dalla Russia nel prossimo futuro, descrivendo un mondo in cui l’esercito russo non prendeva solo l’Ucraina, ma anche i Paesi baltici.
E per rendere i loro scritti
davvero terribili, descrissero come pensavano che la Russia scateni
conflitti militari nell’Artico contro Canada, la Danimarca e Norvegia, e
persino sulle Svalbard. Diversi anni fa, la Russia veniva percepita
come una sorta di “uomo armato” che minacciava l’oligarchia e la
burocrazia sovranazionale con operazioni militari nei punti più lontani
del pianeta. Ricordiamolo e arriviamo al dicembre 2016. Ecco la cosa più
terrificante. Anche nelle previsioni più pessimistiche, nel corso degli
anni, i nostri nemici non consideravano la possibilità che la Russia
ottenesse una vittoria militare in Siria liberando Aleppo. Era
impossibile dal loro punto di vista.
Anche nei peggiori incubi, non
avevano mai immaginato un tale successo militare russo. Inoltre,
attesero invano un tale scenario a Kiev, Paesi Baltici e Svalbard. Ma la
Russia non optava per la guerra a cui i nostri nemici si erano
preparati. Se si guarda cosa spaventa nemici come Soros e Clinton, si
vedrà una differenza importante tra il 2014 e il 2016. In passato
temevano le vittorie militari russe, ma ora temono che la Russia
controlli vari territori ed espanda la sfera d’influenza con mezzi
puramente diplomatici.
Nella classifica degli incubi per il 2017, forse il thriller geopolitico peggiore è la cosiddetta Jalta 2.0. Questo è ciò che i nostri nemici chiamano possibile accordo tra Trump e Putin sulle sfere d’influenza nel pianeta. Gli analisti di Bloomberg scrivono che Trump potrà rinunciare a Siria, Ucraina e Bielorussia nell’ambito di questo accordo diplomatico. Non ho nemmeno intenzione di chiedere il motivo per cui si pensi che Trump possa “donare” la Bielorussia a Putin. Credo sia dovuto al delirio di onnipotenza peculiare di certi analisti occidentali. Ciò che m’interessa è un altro aspetto. Bloomberg definisce “Jalta 2.0” un possibile accordo tra Putin e Trump. Approfondendo tale metafora si svelano spirito ed ideologia dei nostri nemici, per cui Jalta 2.0 è un incubo. Cosa suggeriscono?
Che Putin sia
il nuovo Stalin. Bene, e Trump il nuovo Roosevelt. Ancora meglio. Ma la
questione principale che si pone è quali vittorie hanno conseguito Putin
e Trump per arrivare a una nuova conferenza di Jalta? Si scopre che chi
ha perso con Putin e Trump sono i nuovi nazisti, i cui incubi sono
descritti dai giornalisti di Bloomberg. La cosa non gli
aggrada, ma almeno sono onesti. Prendendo atto che i media statunitensi
ne scrivono, non si tratta “di propaganda di Putin”. Ora non rimane che
desiderare, noi e i nostri attuali alleati, che nel 2017 il “nazisti
2.0” facciano proprio la brutta fine dei loro predecessori, obbligandoci
ad organizzare una nuova conferenza di Jalta.
Ruslan Ostashko Fort Russ, 9 dicembre 2016
Traduzione di Alessandro Lattanzio – SitoAurora
https://aurorasito.wordpress.com/2016/12/10/jalta-2-0-terrore-degli-atlantisti/
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