Pagine

lunedì 12 dicembre 2016

Basta così poco per deviare tutto.

“Parliamoci” chiaro: 
per emergere (ad ogni livello), occorre avere la copertura politica ('caso per caso')” necessaria. 
Come ti spieghi le multinazionali e la bottega dell’artigiano?
Nella “complessità generale”, ti ci perdi dentro.
E questa è una delle strategie AntiSistemiche “qua, così”.
Se ti ricordano, molto spesso, la storia dell’imprenditore “che si è fatto da sé”, sappi che “è solo una piccola parte della verità”.
La verità è che “per giungere ad un certo livello (giurisdizione per giurisdizione), in questo tipo/forma di realtà manifesta, occorre che la tua attività rientri in un’ottica di fondo, che tende costantemente a sfuggirti”.
Quale? Quella prevista dalla compresenza immanifesta dominante.
Quale, nello specifico
Che la tua "attività" desti, confermi, aumenti, l’interesse di parte, AntiSistemico, dominante “qua, così”.
Se (se) la tua attività non rientra in queste caratteristiche fondamentali, allora “le forze della natura” ti spazzeranno via, attraverso la “complessità” dell’ambiente nel quale sei, dipendi e consegui unicamente.
Certo, puoi sempre “sopravvivere”, auto confermando in questa maniera – ancora una volta, se necessario – l’impronta AntiSistemica di fondo; il grado di possessione dalla ragione fondamentale dominante.
Ma (ma) oltre a quel livello, non giungerai mai (mai), continuando a sopravvivere, alias, a lavorare auto consumandoti mentre consumi.
Allora, da questa prospettiva, è addirittura semplice/facile distinguere la “qualità dalla quantità (dove la quantità è ‘lato tuo/umanità, centrale’ e la quantità è l’attività AntiSistemica dominante)”.
Di “qualità” su cento parti, ne è rimasta all'incirca l’uno per cento (l’ex 20 su 80 percento).
La tua diluizione “qua, così” è giunta ai minimi termini.
Così, risulti come auto impotente:
impotente persino a te stess3.
E da una simile situazione, che cosa sfocia in continuazione?
Rabbia, viltà, apparenza, egoismo di bassa specie, concorrenza (non solo sleale), delinquenza, chiari di luna, scarsità, uniformazione al segnale portante che spinge, senza nemmeno dar l’impressione di esistere, etc.
Nell'AntiSistema è tutto (tutto, al 99%) “corrotto”.
Cioè, sotto all'influsso, in leva, non locale, ubiquo, della grande concentrazione di massa, giurisdizionale, di parte (dominante al 99%).
Ergo, tutto non risulta... come parte del simbolo del Tao:
nella parte tutta nera, il puntino bianco
nella parte tutta bianca, il puntino nero.
Ok?


Questa, nonostante tutto… è la “tua” situazione “qua, così”.
E, questa, è – se hai il coraggio di auto ammetterl3 – la risposta ufficiale e fondamentale ad ogni “tua” domanda atavica costantemente senza risposta (anelli aperti).
Certo che tali “anelli” rimangono aperti, se non ti accorgi che insieme a te esiste anche la dominante… dato che, l’apertura, corrisponde proprio a livello simbolico frattale espanso, al non prendere in considerazione (“vedere”) la ragione fondamentale sia per la causa che per l’effetto.
Ragione fondamentale (dominante).
Causa (sottodominanti, conseguenza e dipendenza di primo ordine… ad esempio, le multinazionali).
Effetto (conseguenza e dipendenza di secondo ordine… ad esempio, “tu”).

Come puoi, forse, notare… “tu” arrivi per ultim3.
Nonostante il tuo potenziale, sempre del tutto intatto.
Ma auto confinato al di là dell’apparenza o, se preferisci, al di là di questo “solido piano di auto convincimento globale”.
È, ancora una volta, il “dare le perline colorate, gli specchietti (per le allodole), etc.” ai nativi, al fine di barattare la loro “anima (integrità, potenziale)” con un surrogato “industriale” della stessa.
A livello simbolico frattale espanso, è “registrato” tutto.
Non si scappa, non puoi scappare e non possono scappare.
È tutto “trascritto” in codice ambientale. Essendo la memoria frattale espansa il “registro” per il funzionamento storico, continuo, del sistema operativo frattale espanso.
Qualcosa del quale “ti puoi fidare”, dato che l’originale è inalterabile ma, purtroppo, lo sei tu. 
Motivo per il quale “sei stat3 deviat3” e lo sei continuativamente, al fine dell’auto sostenibilità del corrente modello di “status quo ‘qua così’”.

Sei “tu”, allora, che decodifichi “lato tuo/umanità, dominato”, in funzione del segnale portante dominante, che non esiste ma c’è e/o non c’è ma esiste.
Come ritorni a decodificare “lato tuo/umanità, centrale”
Assumendo tutto “con la giustizia ad angolo giro (In Comunione)”:
a “chi/cosa giova” tutto ciò?
A te? No.
Tutto sommato, “qua, così” tu non ci stai bene.
Ti sei, solamente, adattat3.
Perché l’alternativa sostanziale è scomparsa causalmente.
E questo non te lo sai bene spiegare. È, semplicemente, “già successo” e tu sei nat3 in qualcosa che hai già trovato “ricostruito”.
Ora… la “complessità” è qualcosa che, ti dicono, per arrivare a comprenderla “devi studiare e specializzarti,  in seguito”. 
Un punto di arrivo? No.
Un modo per fare “carriera”.
Ossia, per giungere ad un livello di introduzione nelle “migliori” aziende, università (per l’insegnamento), etc.
Ma (ma) a cosa corrisponde tutto ciò?
A qualcosa che progressivamente ti “avvolge e caratterizza”.
Arrivando a blindarti attraverso “contratti di lavoro” che riducono la portata dell’intero tuo “essere”.
Giunge a svilupparsi, allora, quel grado di “complicità”… che ti riduce, giorno dopo giorno, l’orizzonte degli eventi.
E tu stess3, giungi a “conclusioni” che mai, prima di quel momento, avresti mai auspicato:
confermando la “teoria convenzionale” AntiSistemica
poiché non puoi “fare” diversamente
dato che il “ricatto sociale” risulta come invincibile
e
tanto più sali, tanto più puoi cadere fragorosamente (e un simile rischio lo intravedi sempre, per cui, “tiri dritt3”, ossia, fai finta di nulla e impronti i “tuoi” studi/lavoro ed il “tuo” insegnamento... all'insegna del più che perfetto “auto confermare la convenzione”).

Quando la società registra una innovazione (scoperta, ritrovamento, invenzione, etc.)” è solo perché ti viene data l’impressione che ci sia evoluzione, dato che “ti piace” tanto il credere di essere sulla via – eterna – del progresso umano: 
qualcosa di non ben definito, dato che il livello egoico in auge è tale, di per sé, di impedire qualsiasi tipo di progresso “lato tuo/umanità, centrale” con la giustizia ad angolo giro, In Comunione.
Come ti accorgi di tutto questo?
Dandogli, inizialmente, almeno una chance:
aprendo e mantenendo aperto uno “spiraglio di possibilità (speranza, potenziale)”.
Proprio la caratteristica che, nell’AntiSistema, ti si chiude subito, in qualsiasi modo e attraverso qualsiasi vicissitudine, evento, singolarità, etc.
Tutto è auto vincolante “qua, così”.
E, nel tempo, se qualcosa emerge, tende ad avvizzirsi. Mentre è più semplice che non emerga nemmeno, data la forma previsionale della dominante.
L’innovazione scientifica (la scienza deviata) risulta sempre come “molto complessa”:
tu non sai come funziona
tu sei solo l’utente “qua, così”.

Dunque, analizza meglio la situazione “Esperimento Opera”:
quello che dimostrò (per qualche giorno) che i neutrini viaggiano più veloci della luce. SPS (Io) lo ha trattato ieri.
Noi scienziati siamo come bambini sulla spiaggia. Costruiamo grandi castelli e poi ci saltiamo sopra, distruggendoli… La scienza è così…
Si è parlato di un cavetto staccato?
Non si trattava di un cavo staccato, ma di un accoppiamento imperfetto di fibre ottiche. E di uno sfasamento tra orologi atomici.
Che cos'è un orologio atomico?
È un orologio molto preciso...
Mi spiega la differenza tra fisici teorici e fisici sperimentali, come lei?
Immagini che l’universo sia un enorme puzzle. Noi non conosciamo quasi nulla di questo puzzle. Siamo riusciti a ricostruire solo alcune piccole zone. I fisici sperimentali sono quelli che fanno questa ricostruzione. I fisici teorici sono quelli che, partendo da quelle piccole zone ricostruite, cercano di spiegare tutto il puzzle…
Antonio Ereditato
Dunque. Che cosa c’è “qua” per te? Ovvio, a livello simbolico frattale espanso e se “lato tuo/umanità, centrale”:
non si trattava di un cavo staccato, ma di un accoppiamento imperfetto di fibre ottiche. E di uno sfasamento tra orologi atomici (ergo: l’esperimento, che è di una complessità pazzesca, è manipolabile in infiniti modi, anche solo fisicamente.
Ma questa manipolazione può avvenire in ogni “direzione”, ossia anche in quella per mezzo della quale si auto sorregge proprio la convenzione della teoria, eletta a verità assoluta.
Il caso Volkswagen – ad esempio - ti dice qualcosa? Per quanti anni, quanti milioni di autoveicoli "diesel" hanno girato, ufficialmente a norma, per mezzo di un dispositivo che truccava le emissioni di inquinanti nell'aria, in fase di test?)
immagini che l’universo sia un enorme puzzle. Noi non conosciamo quasi nulla di questo puzzle. Siamo riusciti a ricostruire solo alcune piccole zone (“non conosciamo quasi nulla”:
è questa la verità.
Quello che sai, te lo dicono. E quello che ti dicono è di parte. Persino la storia deviata te lo fa chiaramente capire. Basta guardarti indietro nel tempo e ritrovi tutti gli esempi che vuoi. Certo. Sei portat3 a pensare che quei tempi siano finiti, ritenendo il presente come migliore rispetto al passato. Altra vana speranza, poiché “squadra che vince non si cambia”).
Per Opera, quindi, si trattò di un “difetto fisico e di uno sfasamento”.
Domanda (retorica):
e per ogni altro tipo di esperimento, ufficialmente, ritenuto come “corretto”?
La “velocità della luce” come mezzo vettore più veloce dell’universo e come costante universale, che cosa cela e svela allo stesso tempo?
Come può essere realmente come te la “dipingono”?
Non conosciamo quasi nulla…”.
Se basta uno “sfasamento”, un “accoppiamento imperfetto”, un “intralcio nel software”, etc. per alterare così sostanziosamente l’esito di una “misurazione (tanto portante e centrale)”… allora perché ti fidi di quello che ti dicono?
Solo perché è “ufficiale”.
Ossia, solo perché le “parti sono perfettamente accoppiate e sincrone tra loro e la dominante”.
Sono tutti d’accordo. Ok?
E lo sono a livello inconscio. Non ne sono consci. 
Almeno, sono consci… ognuno al livello giurisdizionale che compete loro. Ma, mai, sino a giungere a quello dominante.
Per cui, non si tratta mai di qualcosa di tanto “centrale”.
No?
Non risulta, loro, in gioco anche il “tuo” destino (e anche il loro). Rimane solo una corsa, sino al momento del morire (che arriva per tutti, cancellando ogni testimonianza pericolosa per l’AntiSistema).





Ecco il “terzo incomodo”. Col3i che “gode”. La ragione fondamentale. Il motivo. Lo scopo. Il perché…
Alla stessa stregua, puoi trattare ogni tipo di complessità “qua, così”.
Draghi: mercati più resilienti del previsto su Brexit e referendum.
Brexit, Trump e ora il no al referendum in Italia:
"in tutti e tre questi eventi era atteso che si sarebbero verificati grandi effetti nel mondo. E invece in tutti a tre i casi i mercati si sono rivelati ben più resilienti del previsto", ha rilevato il presidente della Bce, Mario Draghi, nella conferenza stampa al termine del Consiglio direttivo.
"Quindi sappiamo che i mercati sono più resilienti. Vi sono molte ragioni alla base di questo, una delle quali forse è il buon lavoro fatto dai regolatori per rafforzare gli intermediari. Ma anche il miglior contesto macroeconomico".
"Il punto - ha concluso Draghi - è che tutti questi eventi, specialmente la Brexit la nuova amministrazione Usa, hanno effetti che si svilupperanno sul medio e lungo termine. Così le conseguenze sono difficili da valutare ora".
Link 
vi sono molte ragioni alla base di questo, una delle quali forse è il buon lavoro fatto dai regolatori per rafforzare gli intermediari
effetti che si svilupperanno sul medio e lungo termine. Così le conseguenze sono difficili da valutare ora:
il buon lavoro fatto dai regolatori per (“regolatori”)
così le conseguenze sono difficili da valutare ora (“tutto scorre” con te dentro)…
Quello che ti sembra, oggi, non è quello che sfocerà da questo esatto contesto, domani.
L’importante è che “tu”, oggi, non te ne accorga e che ti comporti da perfetto meccanismo di scorrimento temporale del flusso AntiSistemico (dominante). Ad esempio, nella ciclicità strumentale dell'alternanza politica, c'è proprio questo "arrivare, fare e andare/ritornate in ricircolo (senza responsabilità di fatto)".
SPS (Io) ha preparato per oggi molti incroci con notizie d’attualità, ma… è meglio soprassedere
Perché?
Perché ti ci perderesti dentro.
Ossia, SPS (Io) contribuirei a farti perdere dentro.
Qualcosa che devo meglio mettere a fuoco, dunque.
Mea culpa…
Ricorda:
ogni “tua” certezza “qua, così”
è
di parte (dominante).
Di “tuo” non c’è proprio nulla, se non a livello di potenziale (tutto).
Nella complessità che serve loro per tagliarti fuori (elitariamente, facendo entrare solo poch3, attraverso il filtro delle università e del mondo del lavoro), c’è la soluzione stessa in grado di mettere in ginocchio ogni presunta certezza (da/di parte loro):
è tutto manomissibile, gestibile sempre più non localmente, controllabile a monte, etc.
Basta un “accoppiamento imperfetto (perfetto ‘lato tuo/umanità, dominato’)”, uno “sfasamento” tra rilevatori, un software “fantasma nella macchina”, un codice di deviazione, un dispositivo truccante la risultanza, etc.
Qualcosa (deviazione) che tu non sei in grado di rilevare.
Ok?

Da “lì” giunge la conferma ufficiale della teoria e la relativa assoluta applicazione, di base, per ogni modello dal quale, poi, si struttura la realtà manifesta.
L’universo, per come te lo dichiarano, è un insieme di effetti d’ogni tipo. Rileggiti come hanno calcolato la velocità della luce. È troppo semplicistico. Ossia, non tengono in conto l’intera compresenza dell’universo (effetto) nell'universo (causa). Se, poi, inserisci nella formula anche la compresenza immanifesta dominante, apriti o cielo.

Ritenere qualcosa come costante ed assolutamente insuperabile è, a livello simbolico frattale espanso, registrare il segnale portante dominante e non accorgersi di nulla ma, nella sostanza, adoperarsi come se lo si fosse “scoperto e decodificato”
Questo è un modo per trasferire l’intenzione dominante, in qualcosa che non la deve rilevare:
una sorta di teletrasporto
e di terra riformazione.
Immagini che l’universo sia un enorme puzzle. Noi non conosciamo quasi nulla di questo puzzle. Siamo riusciti a ricostruire solo alcune piccole zone.
I fisici sperimentali sono quelli che fanno questa ricostruzione. I fisici teorici sono quelli che, partendo da quelle piccole zone ricostruite, cercano di spiegare tutto il puzzle:
i fisici sperimentali sono quelli che fanno questa ricostruzione
i fisici teorici sono quelli che, partendo da quelle piccole zone ricostruite, cercano di spiegare tutto il puzzle (questo è simbolismo frattale espanso. Ma a livello inconscio e basato su “zone ricostruite” di parte, alias, “lato tuo/umanità, dominato”).
Tutto si basa su pseudo certezze, ricavate in piccole “zone ricostruite” ad hoc
Una questione di prospettiva, di parte (dominante).
Ora, chiediti come è stato possibile avere la meglio sulla Massa intera.
Una simile “domanda” ti mette nella direzione “lato tuo/umanità, centrale”…
“Fai…”.
   
    
Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro (SPS) 2016
Bollettino numero 1959

Nessun commento:

Posta un commento