Unione europea (UE) e NATO condividono un tema in Europa, tollerare la
pulizia dei cristiani ortodossi da Cipro del Nord e dalla Gerusalemme
serba del Kosovo, proprio come non fanno nulla per i cristiani assediati
nel Medio Oriente, a parte peggiore la situazione alleandosi con i
sunniti sauditi e turchi. Allo stesso modo, le stesse potenze di UE e
NATO tollerano che i petrodollari dei sunniti islamisti del Golfo
diffondano l’islamizzazione dell’Europa, mentre l’Arabia Saudita non
tollera una sola chiesa cristiana.
Quindi, per buona misura, sembra che
la Serbia finalmente ritrovi la spina dorsale davanti l’intimidazione di
massa dei cristiani ortodossi assediati nel Kosovo. In effetti, il
doppio standard di UE e NATO tollera le truppe di occupazione della
Turchia a Cipro del Nord, decennio dopo decennio, è lo stesso complice
che ha illegalmente sancito lo smantellamento della Serbia consegnando
il Kosovo agli albanesi musulmani.
Non a caso, molti albanesi del Kosovo
partecipano all’assassinio di siriani al fianco dei settari islamici
sunniti utilizzando le ratlines della NATO e del Golfo in Turchia. Allo
stesso modo, i petrodollari provenienti da diversi Paesi del Golfo, come
Arabia Saudita e Qatar, diffondono l’islamizzazione sunnita in Kosovo e
nei Balcani, mentre UE, ONU e NATO restano a guardare. Nei giorni
scorsi, altre tensioni sono emerse in Kosovo per via degli albanesi a
Pristina che cercavano d’intimidire e umiliare i serbi ortodossi
assediati del Kosovo.
Naturalmente, non è un caso che tutto ciò accada
negli ultimi giorni della presidenza Obama. Ciò ha una ragione triplice,
cercare d’intrappolare la Federazione russa per via dell’aperta
russofobia di Obama, costringere il neopresidente Donald Trump a cedere
sulla politica estera e mantenere il cuneo tra USA e Federazione russa
tramite gli intrighi dell’amministrazione Obama. Dopo tutto, è chiaro
che Trump vuole relazioni favorevoli con la Federazione Russa.
Il presidente della Serbia Tomislav Nikolic è deluso dai doppi standard dei soliti attori di Europa e USA.
Nonostante ciò, la Serbia sa che la
situazione è fragile ed evita di creare altri vuoti coi soliti attori.
Tuttavia, la Serbia informa il mondo che non tollererà l’ennesimo
provvedimento subdolo degli albanesi a Pristina che minaccia i serbi
cristiani ortodossi nel Kosovo settentrionale. La Federazione Russa deve
sostenere la Serbia e anche le altre nazioni amiche. Tuttavia, è
essenziale che la Federazione Russa attenda che si svolga il passaggio
del potere tra l’amministrazione Obama e l’amministrazione Trump.
Una
volta avvenuto, allora sarà necessaria freddezza perché certi attori
cercano di mantenere le divisioni tra USA e Federazione Russa. In altre
parole, Balcani, Medio Oriente e altre regioni, come l’Asia del
Nord-Est, hanno bisogno di un nuovo approccio tra Washington e Mosca,
per portare il mondo a una maggiore stabilità. Dopo tutto, il vecchio
ordine, come NATO e mentalità da guerra fredda dell’amministrazione
Obama, cerca le divisioni, il divide et impera, la
destabilizzazione e altre negatività.
Data questa realtà, sono necessari
capi saggi nel governo della Federazione russa e nell’amministrazione
Trump. Se questo accade, allora del buon senso, si spera, tornerà nelle
zone destabilizzate ed anche nella casa comune europea che si estende
sul continente, nonostante alcuni scontri storici non pienamente
rammendati.
I serbi ortodossi del Kosovo sono stati uccisi per gli espianti dagli albanesi del Kosovo, molte chiese e monasteri ortodossi sono stati distrutti, subendo la pulizia religiosa ed etnica e costringendoli nei ghetti.
Ultimamente, la stessa minaccia non accenna a diminuire nel nord
del Kosovo, da qui l’avvertimento dalla Serbia. Nikolic ha fatto capire
con forza che le Forze Armate della Serbia saranno schierate in Kosovo
se i serbi continuano ad essere uccisi. Alla risposta se inviare
l’esercito in Kosovo, Nikolic ha detto, “Se i serbi vengono uccisi, sì“. Nikolic ha inoltre dichiarato:
“siamo sull’orlo di un conflitto che provocherebbe decine di morti, oggi… Dio lo sa… ieri diversi accordi firmati a Bruxelles sono stati calpestati, l’articolo 1 parla della libertà di movimento, e c’è anche l’articolo che dice che le unità speciali del ROSU non possono recarsi a nord dell’Ibar senza l’approvazione della NATO e della comunità locale. Perché ieri un treno infastidiva la cosiddetta comunità internazionale e Pristina? Forse perché aveva scritto su ‘Kosovo è Serbia’ e ridipinto con nostri affreschi… allora non si dovrebbe consentire a qualsiasi albanese con insegne e documenti del Kosovo di recarsi in Serbia“.
Intimidazioni e minacce provengono dagli albanesi musulmani in Kosovo e
come al solito NATO e UE ignorano accordi e assicurazioni. Le potenze
occidentali sanno bene che le unità ROSU nel Kosovo settentrionale
diffonderanno paura tra i cristiani ortodossi serbi e metteranno in
pericolo il fragile equilibrio a Kosovska Mitrovica e altre aree in cui i
serbi ancora sopravvivono. Pertanto, è essenziale che Serbia e
Federazione Russa attendano la nuova amministrazione Trump per lavorare
diplomaticamente, se possibile. Questo è ciò che certi attori vogliono
per legare Trump all’accesa isteria russofoba, sfruttando la collusione
dei mass media.
Ramazan Khalidov e Lee Jay Walker, MTT, 15 gennaio 2017
Traduzione di Alessandro Lattanzio – SitoAurora
https://aurorasito.wordpress.com/2017/01/16/la-serbia-avverte-gli-albanesi-di-ritornare-in-kosovo-gli-intrighi-di-obama-contro-la-russia/
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