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giovedì 21 settembre 2017
Siria: La coalizione USA cerca di fermare l’avanzata siriana su Deir Ezzor
Deir Ezzor avanzata forze siriane
Il 19 settembre, l’Esercito Siriano e la Forze di Difesa
Nazionale (NDF) hanno respinto un grosso attacco del gruppo Hayat Tahrir
al-Sham (in precedenza denominato Jabhat al-Nusra) su Ma’an, nel nord
di Hama. Scontri sono avvenuti anche nelle località di Tulaysiyah, Tel
Al-Aswad, Al-Qahira, Al-Zughbi e Al-Raya. In totale circa 40 miliziani
sono rimasti uccisi. Il 20 di Settembre, i combattimenti sono
continuati a Tulaysiyah a Alqhirah.
Il fallimento dell’offensiva del gruppo Pro-Hayat Tahrir al-Sham viene
attribuito dalle fonti locali all’attacco degli elicotteri russi e dagli
aerei da combattimento ma anche alla mancanza di appoggio da parte del
gruppo di ribelli “moderati” appoggiati dagli USA.
Il Governo di Damasco
e le fonti locali hanno descritto questo attacco come un tentativo
degli USA di sospingere l’attacco dei terroristi di Al Nusra per
contrastare l’avanzata dell’Esercito siriano su Deir Ezzor e provincia.
Appoggiati dalle forze degli Stati Uniti, il gruppo delle SDF
(curdi-arabi ) hanno continuato nei loro tentativi di arrivare
sull’Eufrate da nord avanzando contro le unità dell’ISIS su Husaniyah,
a Jiyan, e Maishiyah, secondo le fonti curde. Gli scontri sono
continuati vicino alle postazioni conquistate. Le fonti militari
sostengono che le forze della coalizione diretta dagli USA e la SDF
cercheranno di contrastare l’avanzata dell’Esercito siriano sulla foce
orientale del fiume Eufrate.
Il comando Russo, per voce del General de División Igor Konashenkov,
ha accusato gli Usa di aver promosso un’offensiva dei miliziani
jihadisti del gruppo al Nusra contro le truppe governative siriane nella zona di de-escalation di Idlib.
“Secondo i dati a nostra disposizione – ha affermato il generale russo
citato dalla Tass – l’offensiva è stata promossa dai servizi di
intelligence americani per fermare il successo dell’avanzata delle
truppe governative siriane a est di Deir Ezzor”. Secondo Mosca,
l’offensiva sarebbe stata lanciata ieri mattina.
Konashenkov ha poi sostenuto che le truppe governative siriane, col
sostegno dell’aviazione russa, “hanno praticamente riconquistato
pienamente le posizioni perse” nella zona di Idlib. Secondo il generale
russo nelle ultime 24 ore, nella zona di de-escalation di Idlib, i jet
russi sono intervenuti con numerosi incursioni ed hanno colpito 187
strutture, uccidendo 850 terroristi e distrutto 11 carri armati e decine
di altri veicoli usati dai miliziani.
Unità siriane avanzano nel deserto di Deir Ezzor
In direzione nord l’Esercito siriano deve affrontare una controffensiva condotta dalle forze pro USA
nel tentativo di contrastare l’avanzata dell’Esercito siriano e dei
suoi alleati. Il comandante delle SDF, in un video ha accusato Mosca di
aver attuato incursioni aeree di bombardamento sulle truppe delle SDF a
nord di Deir Ezzor ed ha dichiarato che i suoi reparti si impegneranno a
combattere contro i russi ed i siriani se sarà necessario.
L’attraversamento dell’Eufrate, attuato nei giorni scorsi da parte dell’Esercito siriano, rappresenta una sfida lanciata da Damasco agli alti comandi statunitensi
che avevano minacciato di bombardare se questo fosse avvenuto mentre
hanno di fatto spostato le forze delle milizie curdo arabe dell’SDF per
per impedire proprio che l’esercito siriano potesse attraversare il
fiume. Per fare questo il comando USA aveva fatto fermare l’offensiva su
Raqqa, la città martoriata dove ci sono distruzioni immani ed un grande
numero di vittime civili, come attestato anche dai reporter della BBC.
Nota: Per gli statunitensi ogni mezzo può essere
utilizzato pur di fermare la rapida avanzata siriana ed in questo caso
si ricorre apertamente ai terroristi di Al Nusra, come già in precedenza
(vedi ad Aleppo) era avvenuto in passato. Si conferma quindi il doppio
gioco degli USA in Siria e l’utilizzo dei gruppi terroristi come uno
strumento (ormai spuntato) contro le forze della Repubblica Siriana. Il
tentativo è peraltro naufragato di fronte alla determinazione del
comando- russo siriano che non si è lasciato intimidire e che ha
lanciato un preciso avvertimento alle formazioni curde. Se queste si
presteranno al gioco di Washington, ne subiranno tutte le conseguenze.
I terroristi
Al-Nusra, ispirati dai servizi segreti statunitensi, avevano lanciato
martedì un'offensiva nel nord-ovest della Siria, riuscendo anche a
circondare una divisione della polizia militare russa.
Tuttavia
durante la reazione dei militari russi e siriani non solo sono state
messe in sicurezza le forze circondate, ma gli islamisti sono stati
respinti nelle loro posizioni iniziali.
In una conferenza stampa ha svelato i dettagli dell'operazione che ha
sventato il piano per fermare l'offensiva delle forze governative
siriane ad est di Deir ez-Zor il direttore del dipartimento operativo
dello Stato Maggiore dell'esercito russo, il generale Sergey Rudskoy.
Secondo lui, nonostante gli accordi del 15 settembre raggiunti ad
Astana, i combattenti di Al-Nusra e di altri gruppi islamisti contrari
alla tregua, martedì hanno lanciato un'offensiva su larga scala contro
le forze governative a nord e a nord-est della città di Hama, situata
nella zona di de-escalation di Idlib.
"Secondo le nostre informazioni, questo attacco
è stato promosso dai servizi segreti americani per fermare l'avanzata
delle forze governative ad est di Deir ez-Zor," — ha osservato Rudskoy.
In questa situazione di difficoltà il comandante del contingente
militare russo in Siria, il generale Sergey Surovikin, ha inviato le
forze speciali per salvare gli uomini della polizia militare russa
rimasti circondati dagli islamisti.
"L'assedio è stato rotto e le forze speciali
russe hanno combattuto senza perdite nella zona a fianco dell'esercito
siriano", ha riferito il generale.
Durante l'operazione, tre militari russi che avevano preso parte alla
rottura dell'assedio sono rimasti feriti. Tutti i partecipanti di
questa operazione unica hanno ricevuto onorificenze e medaglie dello
Stato russo.
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