Ai margini del nostro sistema solare, potrebbero esservi centinaia di nano pianeti ed altri corpi celesti dalle dimensioni confrontabili con Marte o la
Terra. Le sorprese quindi non finiranno presto e gli
astronomi continuano a cercare. Le categorie del pensiero si stanno
svincolando dai presupposti schematici dentro i quali
eravamo abituati a considerarle. La nuova cronologia russa, le applicazioni nel
macrocosmo della fisica quantistica sino alle nuove scoperte astronomiche stanno ridisegnando la nostra personale mappa dell’universo vicino e lontano. Occorre non
dare nulla per scontato in qualsiasi campo del pensiero.
Ciò che è stimato essere un postulato scientifico in un determinato
momento storico potrebbe rivelarsi solo come un ostacolo
allo sviluppo della conoscenza pochi anni dopo. La ricerca continua
dunque e le possibilità si ampliano verso orizzonti nuovi ed
inesplorati, in tutti i campi. Tenersi lontano dal 'sapere'
accademico è quindi necessario per evolvere in libertà e serenità.
Dal sito Tiscali notizie:
Sorprese nel
Sistema Solare, scoperto un nuovo pianeta nano e un insolito asteroide con gli anelli
Sorprese dal Sistema Solare: i suoi confini si ampliano grazie alla scoperta di un nuovo pianeta nano
e tra i corpi celesti che lo popolano ci sono anche oggetti inediti,
come il
primo asteroide con un sistema di anelli simile a quello dei giganti
del Sistema Solare, come Saturno, Giove Urano e Nettuno. Entrambe le
scoperte sono pubblicate sulla rivista
Nature.
Pianeta nano dista da noi 80 volte la distanza che separa Terra e Sole -
Il pianeta nano che estende i confini del Sistema Solare al momento
ha soltanto una sigla, 2012 VP113, ed è lontanissimo, circa 80 volte la
distanza che separa Terra e Sole. A scoprirlo sono
stati due celebri cacciatori di pianeti come gli americani Chadwick
Trujillo, dell'Osservatorio Gemini della Hawaii, e Scott Sheppard, della Carnegie Institution for Science.
Hanno definito il piccolo pianeta ''un altro Sedna'', riferendosi
all'altro pianeta nano scoperto dieci anni fa ma distante
“solo” 76 volte la distanza fra Terra e Sole. Secondo i due
astronomi il nuovo pianeta proviene dalla nube di Oort, il luogo ai
confini del Sistema Solare celebre per essere la ''culla'' delle
comete. Per Sheppard “la ricerca di questi oggetti lontani deve
continuare, in quanto essi potrebbero dirci molto su come il nostro
Sistema Solare si è formato ed evoluto”.
Nel Sistema Solare centinaia di oggetti simili a 2012 VP113 -
Secondo i due autori della ricerca 2012 VP113 e Sedna potrebbero non essere affatto casi isolati: potrebbero
esistere circa 900 oggetti con orbite simili e con dimensioni superiori
a 1000 chilometri, alcuni perfino confrontabili a Marte o alla
Terra. (…)
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