"Qualcuno accusa Assad di essere un dittatore, di essere responsabile dello spargimento di sangue in Siria e di essere nemico dell'Occidente, come l'Iran, il Venezuela e la Russia. La Siria è diventata vittima del disprezzo ingiustificato dell'Occidente, motivabile per la sua opposizione ad obbedire agli ordini d'oltreoceano.
Assad
non è né un dittatore sanguinario nè nemico dell'Occidente, è un
presidente di lotta al servizio del proprio popolo e del proprio Paese.
Mentre ISIS continua ad attrarre i terroristi di tutto il mondo creando
praticamente un esercito indistruttibile e la comunità internazionale
condanna il Califfato, l'opposizione siriana annovera solo movimenti
islamici.
Lo Stato francese, che un tempo era indipendente, deve tornare ad essere quello che era in politica internazionale, cambiando radicalmente la posizione sulla questione siriana. La Francia dovrebbe sostenere apertamente Damasco, fornendo aiuti militari ed economici.
La Siria è uno Stato laico e multietnico, un Paese sovrano dove le donne sono libere e i cristiani sono tutelati. Ricordiamo che prima dell'ingerenza straniera la Siria era uno dei pochi Paesi arabi dove si registrava una crescita demografica della comunità cristiana. Dopo l'intervento americano in Iraq, il 90% dei cristiani iracheni è stato ucciso oppure è fuggito dal Paese.
Dopo l'Iraq e la Libia, il caos e le barbarie aspettano la Siria. Dopodichè scoccherà l'ora di Beirut e alla fine lo "Stato Islamico" si ritroverà alle porte di Gerusalemme. Oggi ISIS ha messo piede in Bosnia, nel cuore dell'Europa. L'ennesimo intervento degli Stati Uniti, questa volta in Ucraina, prima ancora in Serbia, ha contribuito a spianare la strada all'Islam radicale. Tuttavia ora si parla di Europa e non solo di Medio Oriente.Grazie alle azioni di Russia e Cina in seno all'ONU, la Siria laica non è finita sotto l'influenza delle forze islamiche nel caos della guerra civile, come accaduto al contrario in Libia. Ma cosa le riserverà il futuro, se la Francia, difensore dei cristiani in Oriente, continuerà a giocare dalla parte degli islamici?
Anche se non è troppo tardi, fermiamoci di copiare ciecamente lo Zio Sam, cominciamo ad intraprendere una politica estera veramente indipendente e pragmatica nell'interesse della Francia e dei francesi per neutralizzare l'ISIS!
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