Provare piacere per
stare più in salute? Potrebbe essere molto più scientifico di quanto si
possa immaginare. La nuova branca della Scienza Medica, la PNEI (Psico-neuro-endocrino-immunologia), studia i
meccanismi psicochimici attraverso cui le emozioni e gli stati di
coscienza, agendo sul sistema immunitario, influenzano lo stato di
salute. La PNEI ha dimostrato scientificamente come il provare piacere
stimola una serie di neurotrasmettitori che innescano una serie di
reazioni biochimiche a cascata potenziando il sistema immunitario, il
sistema ormonale e quindi stimolando l’autoguarigione del corpo.
Ai primi del ‘900 Freud teorizzò l’esistenza di due principi contrapposti: eros e thanatos, rispettivamente la pulsione di vita e la pulsione di morte.
La PNEI ha identificato due meccanismi biologici associabili a questi principi: il sistema endocannabinoide, associabile all’eros e il sistema oppioide, associabile a thanatos.
SISTEMA ENDOCANNABINOIDE: SALUTE E PIACERE
Il sistema
endocannabinoide si attiva in condizioni di piacere e stimola il sistema
immunitario. E’ connesso alla vita cosciente, all’espansione di
coscienza e alla ghiandola pineale. Ci rilassa, favorisce la digestione e l’assimilazione dei nutrienti, migliora il sonno, stimola il dimenticare: il corpo ha bisogno di dimenticare, la mente ha bisogno di lasciare andare per vivere serenamente e superare i traumi.
SISTEMA OPPIOIDE: STRESS E DOLORE
Al contrario il
sistema oppioide si attiva negli stati di stress dolore, ansia,
irritabilità e indebolisce il sistema immunitario inducendo uno stato di
malattia. E’ connesso alla vita inconscia e alla ghiandola pituitaria. Conseguenza
di questo fenomeno è che le persone malate, con le difese immunitarie
basse tendono a non riuscire più a provare piacere, come se la pulsione
della vita si fosse affievolita. La morfina ad esempio funziona come
potente anti dolorifico proprio perché va a bloccare i recettori del
sistema oppioide.
ABBIAMO OSTACOLATO IL BENESSERE
Le sostanze endocannabinoidi sono naturalmente prodotte dal nostro corpo, regolano la nostra vita dalla nascita alla morte e sono persino contenute nel latte materno; regolano diverse funzioni del sistema nervoso, dell’apparato cardiaco, del sistema riproduttivo e del sistema immunitario. Tuttavia un’alimentazione scorretta, sostanze chimiche contenute nel cibo, vaccini, antibiotici, stress, inquinamento indeboliscono il nostro corpo e riducono la produzione di queste sostanze associate al benessere e al piacere.
IL SESSO E’ UN’OTTIMA FONTE DI PIACERE
Il sesso è benefico perché durante il piacere sessuale vi è un rilascio di composti endocannabinoidi. Ora si capisce perché in molte pratiche, come nel tantra, la sessualità diventa uno strumento per espandere la coscienza e connettersi con il divino: stimola il sistema endocannabinoide connesso alla pineale, ghiandola capace di produrre sostanze come la DMT legate appunto alle esperienze mistiche e di supercoscienza.
RITORNO ALL’UNITA’, PINEALE E CANNABIS
La ghiandola pineale, già indicata secoli or sono come sede dell’Anima
da Galeno e Cartesio, rappresenta il punto di unione fra spirito e
corpo fisico, consentendo di sperimentare l’unità di tutte le cose. La
perdita dell’armonia fra uomo e Universo (tesi già postulata da Platone) è la causa di ogni malattia e diviene oggi documentabile chimicamente proprio a livello di alterata funzionalità pinealica ed endocannabionoide. Per questo motivo le sostanze presenti nella cannabis
(come il THC, in tutto e per tutto simili ai composti endocannabinoidi)
si sono dimostrati utili nella cura di malattie incurabili come cancro e psicosi, e possono favorire un’espansione di coscienza.
AMORE, PINEALE E GUARIGIONE
La Dott.ssa Barbara Boniardi, ricercatrice e allieva del Prof. Lissoni medico di fama internazionale, afferma: “Nel cuore che non conosce l’Amore, la produzione endocrina sarebbe preferenzialmente in termini di endotelina-1 (ET 1), la quale espleta attività inibitrice sia sulla ghiandola pineale che su quella coccigea, attiva il sistema simpatico (predisponendo come tale all’ipertensione e alla ischemia miocardica), indebolisce il sistema immunitario e agisce pertanto a favore del tumore. All’opposto, nel cuore che ama, la produzione endocrina si orienta di preferenza in termini di ormone natriuretico atriale (ANP), il quale stimola sia la ghiandola pineale
che la ghiandola coccigea, attiva il sistema parasimpatico (che
antagonizza l’azione del sistema neurovegetavivo simpatico), induce immunostimolazione ed espleta pertanto effetto antitumorale.
In pratica, la ET -1 disgrega l’unità della vita biologica, l’ANP
mantiene l’unità vivente della persona, agendo quale principio di
rigenerazione.”
Dioni aka Riccardo Lautizi
fonte: http://www.dionidream.com/potere-piacere-autoguarigione-pineale/
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