Questo interessante ed esplicito articolo di Tamara Cohen, qui di seguito parzialmente tradotto, indica in che modo le ricerche scientifiche
siano pilotate ed influenzate dalla politica e dagli accordi internazionali, palesi e non che siano. Che il clima planetario sia sostanzialmente stabile ed anzi tendente verso un graduale abbassamento delle temperature è un fatto ormai assodato mentre i tromboni del potere tuonano ancora contro la follia
degli umani che si ostinano a procreare e ad inquinare. La menzogna del riscaldamento globale, ben imbastita da Al
Gore e dal suo ridicolo show ‘Una Scomoda Verità’, è utile
per aumentare la tassazione verso la produzione di CO2 (ininfluente sul
riscaldamento globale) al solo scopo di impedire
ulteriormente l’industrializzazione dei paesi più poveri e per ‘fare
cassa’, mentre indirettamente si giustificano le irrorazioni di
metalli nella ionosfera (scie chimiche), ufficialmente inesistenti ma praticamente in atto da decenni per scopi che in realtà nulla hanno a che fare con
l’attenuazione dell’inesistente riscaldamento globale. Per ultimo, la scandalosa obbedienza dei circoli scientifici accademici alla politica che, con il potere occulto, hanno una
lunga storia di connivenze e convenienze. L’articolo di Tamara Cohen:
Gli scienziati climatici hanno ammesso di aver coperto i dati reali
In pratica, questa vicenda è più dannosa del ‘Climategate’ perché dimostra la spudorata gestione politica dei contenuti scientifici.
E' ovvio come gli scienziati, un tempo
intimiditi, stiano ora muovendo rinnegando i dati precedenti. Così i
custodi dell'agenda scientifica stanno ora belando per una avvenuta
deliberata distorsione dei loro report. Nessuno ha mai
visto una impresa scientifica così completamente screditata da forze
esterne. Qualunque cosa verrà prodotta in ambito scientifico d’ora in poi, nessuno la
prenderà più sul serio.
Forse possiamo tornare alla cultura di leggere le relazioni di altri
autori con un sano senso di scetticismo. I migliori scienziati del
mondo del clima ha detto di aver coperto il fatto che la
temperatura della Terra non è aumentata negli ultimi 15 anni.
• Un rapporto delle Nazioni Unite rivela come la temperatura del mondo non sia aumentata negli ultimi 15 anni
• I politici hanno sollevato preoccupazioni circa il loro progetto definitivo
• I timori fondati che i risultati odierni possano incoraggiare i negazionisti dell’origine antropica dei cambiamenti climatici
Gli scienziati che lavorano alla ricerca più autorevole sul
cambiamento climatico, sono stati sollecitati a coprire il fatto che la temperatura del mondo non
è aumentata negli ultimi 15 anni. Una copia di un rapporto delle Nazioni Unite trapelata, compilato da centinaia di scienziati, mostra che i politici in Belgio, Germania,
Ungheria e Stati Uniti hanno sollevato preoccupazioni circa
le conclusioni del progetto di ricerca definitivo. Nella pubblicazione,
si prevede di affrontare il fatto che il 1998 è stato
l'anno più caldo mai registrato e che, nel mondo, le temperature non
hanno ancora superato quel record, che gli scienziati hanno finora
faticato a spiegare.
Il rapporto è il risultato del lavoro di sei anni dal Gruppo
intergovernativo di esperti delle Nazioni Unite sui cambiamenti
climatici (IPCC), che è visto come l'autorità mondiale sulla portata
del cambiamento climatico e sulle sue cause, in base al quale i
governi hanno impostato le loro politiche ‘verdi’. Ma i documenti
trapelati, visti dall’Associated Press ieri, hanno rivelato
profonde preoccupazioni tra i politici per la mancanza di dati sul
riscaldamento globale nel corso degli ultimi anni. La Germania
ha chiesto di cancellare i riferimenti al
rallentamento della fase di riscaldamento, osservando che un arco di
tempo di soli 10 o 15 anni è 'ingannevole' e che dovrebbero
concentrarsi su periodi di decenni o secoli. L’Ungheria
è preoccupata dalla relazione che avrebbe fornito potenti munizioni per
i negazionisti dell’origine antropica dei cambiamenti climatici. Il
Belgio ha contestato che, usando il 1998 come anno di partenza per
le statistiche (che è stato eccezionalmente caldo) si fa sembrare il
grafico troppo ‘piatto’, ed ha suggerito di utilizzare il
1999 o il 2000, per dare una curva più rivolta verso l'alto. La
delegazione degli Stati Uniti ha anche pesato, sollecitando gli autori
del rapporto, per spiegare la mancanza di riscaldamento, ad
utilizzare l'ipotesi che il riscaldamento inferiore percepito è
causato dal calore assorbito dal mare, che è risultato più caldo.
'il rapporto di valutazione' è stata la penultima pubblicazione
dell’IPCC del 2007, ed è stata oggetto di grande polemica dopo che ha dovuto correggere
l'affermazione imbarazzante che l'Himalaya potrebbe sciogliersi entro il 2035.
E' stato poi inghiottito nello scandalo 'Climategate', quello che
coinvolgeva un traffico di e-mail
tra scienziati, coinvolti nel tentativo di manipolare i dati per
farlo sembrare più convincente, anche se diverse indagini non hanno
trovato alcuna irregolarità. L'ultimo rapporto, di 2.000
pagine, verrà mostrato ai rappresentanti di tutti i 195 governi la
prossima settimana in una riunione a Stoccolma, per discutere sulle
modifiche che si vogliono fare. Ma da quando è stato
rilasciato ai governi da Giugno, hanno raccolto centinaia di obiezioni sul riassunto del rapporto di 20 pagine da parte dei responsabili
politici.
Quello che dice inciderà sulle
politiche energetiche, sulle energie rinnovabili e su quanto i
consumatori e le aziende dovranno pagare per
loro. La relazione dovrebbe affermare che il
tasso di riscaldamento tra il 1998 e il 2012 è stato di circa la metà
del tasso medio a partire
dal 1951, facendo riferimento alle cause naturali (non antropiche)
come El Nino e La Nina, con i cicli oceanici e gli effetti di
raffreddamento di vulcani. Uno scienziato tedesco,
Stefan Rahmstorf, che ha rivisto il capitolo sul livello del mare,
ieri ha ammesso che gli autori del rapporto si sentivano sotto pressione
per affrontare il rallentamento del riscaldamento
dovuto al 'dibattito pubblico' creatosi intorno al problema. Il
progetto della relazione, non è nuovo, ma la ricerca di una sintesi di
tutto il lavoro svolto dagli scienziati di tutto il mondo,
rischia di essere fortemente contestato alla riunione prossima di
tre giorni.
Si farà il caso che gli esseri umani stanno causando il
riscaldamento globale con le emissioni di carbonio ancora più fortemente
con l'aggiornamento della dizione da 'molto probabile' del 2007 a
'estremamente probabile'. Ma gli scienziati sono sotto pressione per
spiegare perché il riscaldamento non ha superato i livelli del 1998,
anche se il decennio 2000-2010 è stato il più caldo mai
registrato. Alden Meyer, della Union of Concerned Scientists con
sede a Washington, ha detto ieri: 'Credo che non affrontare il dibattito
sarebbe un problema, perché allora i negazionisti
direbbero: 'Guarda l'IPCC che tace su questo tema!' -
(fonte)
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