venerdì 28 aprile 2017

Collaborazione.

"Ecco cosa è l'America: una terra di sogni e opportunità
Ci sono stati altri immigrati arrivati qui nelle stive delle navi schiaviste, che hanno lavorato più a lungo e più duramente per meno…
Ma anche loro avevano il sogno che un giorno i loro figli, figlie, nipoti, pronipoti avrebbero potuto perseguire la prosperità e la felicità in questa terra…".
Ben Carson
Nel 2013 attaccò la riforma sanitaria del predecessore di Trump, Barack Obama, come "la peggior cosa accaduta in questo Paese dalla schiavitù"…
Link 
La peggior cosa accaduta in questo Paese dalla schiavitù:
quale schiavitù?
Ben Carson… ha ricevuto nel 2008 dal Presidente George W. Bush la medaglia presidenziale della libertà, una delle maggiori onorificenze civili negli Stati Uniti…
Niente è troppo grande per Dio e niente può spingere Dio fuori dalla tua vita
Link 
Quale libertà?
Ben Carson è un afroamericano, nato in una famiglia molto povera.
Che cosa gli è successo “qua, così”?

Quando non vuoi lasciar andare...



Sull'arte del rilasciare dico e scrivo da anni, eppure ancora non ho finito di scoprirne le implicazioni e le meraviglie. 

Dopo tanto lavoro, approfondimento e personalizzazione del metodo, mi sono reso conto di quanto sia difficile, a volte, lasciar andare un pensiero o una emozione nonostante lo si sia magari fatto per altri 5 anni molto facilmente su tutto il resto. 

Conosco persone che hanno rilasciato per mesi arrivando a stati importanti di pace ed equilibrio, per poi impuntarsi su una specifica emozione o uno specifico pensiero. 

Ne conosco altre (fra le quali mi colloco) che hanno incontrato periodi di enorme fatica nei quali sembrava che il corpo emotivo non l'avrebbe mai finita con il suo tirar fuori 'sostanze' da rilasciare e che stavano per desistere fino a che, persistendo nel lavoro non è accaduta la magia, quella magia che chiamo spostamento, quel senso di liberazione, di sollievo, di spazio che sopraggiunge dopo un buon rilascio.

L’arte di ascoltare

 
“Se me lo consentite, vorrei prendere in considerazione l’arte di ascoltare. «Arte» significa mettere ogni cosa al suo posto. È questo il significato fondamentale della parola «arte». C'è ordine quando ogni cosa è al suo posto, non solo nell’ambiente fisico in cui viviamo - camera nostra, per così dire - ma anche dentro di noi. Anche nell’ascoltare deve esserci ordine.

Non ascoltiamo soltanto con le orecchie; c’è anche un ascolto molto più profondo, al di là delle sensazioni uditive. Quando ascoltiamo qualcuno che parla, le parole che udiamo vengono trasmesse al cervello, che ne individua il significato; poi, in base ai condizionamenti che abbiamo ricevuto, ci sentiamo o no d’accordo con quel che è stato detto. È così che accade generalmente.

Ascoltare implica questo processo: udire per mezzo delle orecchie, trasmettere i suoni al cervello attraverso i nervi, interpretare le parole che sono state usate, e quindi esprimere assenso o dissenso. Ma esiste anche un modo di ascoltare che va molto più in profondità di quanto non possa fare quello che abbiamo appena descritto. È un modo di ascoltare che arriva a toccare l’inconscio, se mi consentite di usare questa parola.

Tribunale di Ivrea: l'uso scorretto del cellulare causa di tumore


Il giudice del lavoro del Tribunale di Ivrea ha riconosciuto che il tumore, benigno ma invalidante, contratto da un uomo è stato causato dall'uso scorretto del cellulare.
“É la prima volta nel mondo che un tribunale, già in primo grado, afferma l’esistenza di un nesso di causalità tra tumore e uso del telefonino. È una sentenza storica”
dichiara  l’avvocato Stefano Bertone dello studio legale Ambrosio e Commodo, che ha assistito il lavoratore. Roberto Romeo.

Renato Ambrosio, socio principale dell’omonimo studio torinese, aggiunge:  
“Quattro anni fa abbiamo ricorso contro lo Stato italiano, al Tar di Roma, chiedendo al governo di informare i cittadini sui rischi e potenziali danni che derivano dall’utilizzo dei cellulari. Stiamo ancora aspettando una risposta”.

Facebook annuncia tecnologia informatica da controllo mentale

facebook brain
La tecnologia arriverà  in forma di chip impiantabili che creeranno una interferenza cervello-computer (BCI). E’ uno dei molti progetti segreti...
Martedì (18.04.17), in fondatore di Facebook, Mark Zuckerberg ha dato l’esempio perfetto, quando ha annunciato ai partecipanti dell’F8, la conferenza annuale degli sviluppatori di Facebook, che il gigante tecnologico sta sviluppando una tecnologia che consentirà agli utilizzatori di comunicare usando solo le loro menti.

La tecnologia arriverà  in forma di chip impiantabili che creeranno una interferenza cervello-computer (BCI). E’ uno dei molti progetti segreti che vengono sviluppati nella misteriosa divisione R&D dei laboratori dell’edificio 8.

Le passate dichiarazioni di Zuckerberg sulla immaginaria interfaccia cervello-computer, non hanno fatto che stuzzicare. Nel 2015, Zuckerberg espose la sua visione personale sulla tecnologia:
Un giorno, credo che saremo in grado di mandarci pensieri corposi, usando direttamente la tecnologia”, 
cosi disse Zuckerberg durante un Q&A (domande e risposte) 
“Sarete in grado di pensare a qualcosa e i vostri amici saranno immediatamente grado di farne anch’essi l’esperienza, se lo voleste” 

Qual'è il tuo piano B ?


TUTTI ABBIAMO UN PIANO A: CONTINUARE A VIVERE COME ABBIAMO FATTO FINORA.

Alcuni di noi hanno un piano B in caso il piano A non funzionasse; e le ragioni di un piano B si distinguono in tre categorie principali:
  1. I ‘Preppers’ (survivalisti) che prevedono la possibilità di un fallimento del Piano A dovuto a una sistematica “tempesta perfetta” di eventi che potrebbero sopraffare la capacità dello status-quo di fornire carburanti, sanitari, alimenti e trasporto per la popolazione altamente urbanizzata del paese.
  2. Quelli coscienti della natura precaria del proprio lavoro e dell’eventualità di doversi trasferire in un altro posto quando perderanno il loro impiego e non riusciranno a trovarne presto un altro equivalente.
  3. Quelli che fanno tutto il possibile per mantenere il piano A e che sognano un’esistenza meno stressante, meno complicata, più economica e più soddisfacente.
LA FRAGILITÀ E LA VULNERABILITÀ DELLE CATENE DI APPROVVIGIONAMENTO ALTAMENTE OTTIMIZZATE

Molte persone non si rendono conto della vulnerabilità delle catene di approvvigionamento che forniscono alimenti, carburanti e tutti gli altri beni di consumo delle società urbane industrializzate.

L'Astra Brahmashirsha il gigantesco messaggero di morte

Antiche e potenti armi nucleari? Descritte in antichi testi millenari  

I testi antichi descrivono le armi potenti che gli dèi usavano sulla Terra migliaia, persino forse decine di migliaia di anni fa.
"... Una colonna incandescente di fumo e di fiamma, luminosa più di dieci mila soli, si alzò in tutto il suo splendore. Era un'arma sconosciuta e un fulmine di ferro, un gigantesco messaggero di morte, che ridusse in cenere l'intera razza ... "

E se le civiltà antiche avessero interpretato erroneamente i visitatori alieni come "dei"?

Le "fasulle" torri cellulari fanno parte della Network Smart per il controllo mentale

 Stazione radio base

Le "fasulle" torri cellulari fanno parte della Network Smart per il controllo mentale
http://www.thecommonsenseshow.com/2014/09/05/the-phony-cell-towers-are-part-of-the-smart-grid-mind-control-network/

Quali sono le "false" torri di telefonia cellulare delle quali parliamo? Sono quelle che hanno lo scopo di "rubare" i dati provenienti dai dispositivi elettronici di persone ignare? La risposta a questa domanda potrebbe sorprendervi.

phony-cell-phone-towers

Un recente rapporto di Paul Watson, raccontato nel video di seguito elencato, ritrae esattamente il 50% sul funzionamento operativo di quel che attualmente sono denominate "torri cellulari fasulle". Watson è veritiero poiché queste "fasulle torri per la telefonia" stanno effettivamente rubando i dati dai dispositivi elettronici.

L'arroganza del potere


Le sentenze della Corte costituzionale che tutelano i diritti fondamentali?
Una scocciatura da limitare per legge!
 
Negli ultimi anni le Corti italiane (Corte di Cassazione, Consiglio di Stato e Corte costituzionale) hanno avuto, ed hanno, un bel da fare a cercare di tutelare i diritti fondamentali dei cittadini (alla dignità, allo studio, alla salute, al lavoro, all'ambiente) dal massacro operato dalle varie leggi o decisioni dello Stato.

Eppure lo Stato ha – o sarebbe meglio dire avrebbe - l’obbligo di assumere come obiettivo primario della propria azione proprio la tutela di questi diritti, perché i diritti fondamentali vengono prima di qualsiasi istituzione, potere costituito e logica di profitto. 

È il primato della persona sullo Stato previsto dall'art. 2 della nostra Costituzione. Cosa significa questo? Che tutte le volte che lo Stato, con delle sue leggi o decisioni, viola la tutela dei diritti fondamentali dei cittadini sta compiendo una azione illegale. E, viste le continue violazioni di tali diritti, l’attività delle varie Corti in questi anni è stata frenetica (dichiarate incostituzionali norme Salva Italia, Sblocca Italia, decreto Madia, ecc.).

L’ultima pronuncia di incostituzionalità in ordine di tempo è stata la sentenza 275 del 16 dicembre 2016. 

Guarimbas 2.0: omicidi e terrorismo attuati da imperialismo e oligarchie


Gli episodi dei giorni scorsi, con erezione di barricate, distruzione di proprietà pubblica e violenze dei gruppi d’opposizione, ricordano le guarimbas (1) del 2014. Dopo mesi di violenze, con alcuni quartieri in stato di assedio e 43 morti, le bande dell’opposizione lentamente smobilitarono. Ma alcuni analisti sostengono che ora sia diverso. 

Con la destra al potere in Brasile e in Argentina e l’ostilità permanente dell’impero, alcuni organismi internazionali neutralizzati e altri, come l’OAS, che adottano un programma di netto intervento contro il Venezuela. E come sempre quando si tratta del Venezuela, impero e oligarchia locale assicurano che la loro “guerra” sulle strade sia sostenuta dalla “guerra” mediatica. 

Capitalizzare ogni morte
 
L’11 aprile, gruppi armati d’opposizione entravano nel complesso residenziale Ali Primera (2) di Barquisimeto uccidendo un ragazzo di 13 anni, Brayan Principal. Mentre la madre del ragazzo e altri residenti denunciarono i terroristi di destra, l’Agence France Presse e tutti i media alla sua coda, seguirono esclusivamente il deputato dell’opposizione Alfonso Marquina nel descriverlo, dicendo che:
i sostenitori armati del governo erano responsabili della morte del ragazzo”. Quindi i terroristi di destra attaccavano uno dei programmi principali del governo, uccidendo un ragazzo, e i media accusavano il governo! Una loro vittima diveniva martire della causa degli assassini. Mentre tale manipolazione appare rivoltante, è pratica comune. Con la manipolazione e una visione unilaterale, i media mainstream hanno operato instancabilmente per adattare ogni morto e ferito alla storia del “governo autoritario che reprime manifestanti pacifici“. 

mercoledì 26 aprile 2017

Senza cultura, sapendo saggiamente.

Tutte le scienze, anche quelle che vengono considerate ‘esatte’, posseggono un corpus di teorie, talvolta rivali, in continua evoluzione e revisione, non esenti da contraddizioni e incoerenze, comunque passibili di abbandono di parte o dell'intero della comunità scientifica.
Hanno quindi carattere provvisorio e probabilistico.
Il corpus freudiano è esempio tipico di ricerca incessante, quella che produce per l'appunto la instabilità e la caducità delle teorie…”.
Alberto Meotti
Come auto disinneschi tutto ciò
Come, se… tutto ciò, tende ad avere la “prevalenza” (in) su di te, anticipatamente?
Nel senso che ti “riforma”, prima che tu riesca (possa) avere/farti una “tua idea”, basata sulla tua esperienza e memoria frattale espansa (non visto che “qua, così”, la memoria non è tua, dato che non ricorri alla memoria frattale espansa, nel momento in cui hai dimenticato il “è già successo”).
Non c’è che dire; è un gran “gomitolo” d’intrecci
Ma (ma) qualcosa che ha “senso, direzione, ‘capo e coda’”.
Permetti questa “apertura sul personale (espansione)”:
il sottoscritto, come ha “funzionato” sino ad ora?

Il 'male' ti influenza solo se gli reagisci

 
Ho imparato questa frase in un vecchio corso di sviluppo psichico che seguivo tanti anni fa, una frase che era essenzialmente un breve postulato accessorio a un più vasto teorema che veniva insegnato a proposito dei 'poteri' della mente. 
 
Eppure dopo anni ho scoperto che questo piccolo assunto, questa innocente frasetta messa là tanto per condire, era in realtà il centro di tutto l'insegnamento, il perno su cui si reggeva tutta la struttura della realtà per come stavo iniziando a capirla. 
 
In senso stretto ogni reazione a qualsiasi cosa là fuori crea delle perturbazioni, dei cerchi concentrici che si espandono sempre di più interagendo con tutto ciò che toccano. 
 
Idealmente, e come ci viene insegnato da più parti, ogni pensiero, ogni azione ed ogni emozione, muovono, perturbano, disturbano la realtà, e noi creiamo letteralmente ad ogni passo che facciamo un qualcosa che prima o poi sperimenteremo come fenomeno reale. 
 
Ma questo per molti di noi è ancora inconcepibile.

Fusione e dissolvenza

 
Metti radici nella terra
così potrai ergerti alto nel cielo;
metti radici nel mondo visibile
così da poter raggiungere l'invisibile.
(Osho)

“Una delle cose fondamentali, che non solo tu, ma tutti devono ricordare è questa: qualsiasi cosa tu incontri nel tuo viaggio interiore, tu non sei quella cosa. Tu sei colui che ne è testimone: può essere il nulla, può essere la beatitudine, può essere il silenzio. Ma una cosa va ricordata: per quanto bello e ammaliante possa essere ciò che incontri, tu non sei quell'esperienza.

Tu sei colui che sperimenta, e se prosegui senza fermarti mai, il culmine del tuo viaggio sarà il punto in cui non ci sarà esperienza alcuna: né il silenzio, né la beatitudine, né il nulla. Non esiste nulla in quanto oggetto di fronte a te, solo la tua soggettività. Lo specchio è vuoto. Non riflette più nulla. Sei tu.

Perfino i più grandi viaggiatori del mondo interiore sono rimasti intrappolati in esperienze meravigliose, e si sono identificati con esse pensando: "Ho trovato me stesso". Si sono fermati prima di arrivare allo stadio finale, là dove ogni esperienza scompare. L'illuminazione non è un'esperienza. È uno stato dell'essere in cui tu sei lasciato assolutamente solo, senza nulla da conoscere.

La Tribù dei Vaccinati - il Rito di Passaggio

 

Jon Rappoport - In molti articoli precedenti, ho indagato sulla cosiddetta scienza dei vaccini e mostrato quanto sia ingannevole. Qui tento un altro approccio, esaminando gli archetipi ed i simboli che circondano la vaccinazione e gli donano la sua potenza occulta.

Iniziata come una versione grezza dell'omeopatia ("tratta il simile con il simile"), in cui una leggera versione iniettata di una malattia presumibilmente proteggerebbe contro la malattia stessa, la vaccinazione si sviluppò presto come in un avamposto militare, con il comandante che ordinava ai suoi soldatini-anticorpi: "In linea uomini, attaccate ora!"

Oggi, come rinascita della simbologia antica, la vaccinazione è un sigillo conferito, un segno di rettitudine morale. È un segno sul braccio, che certifica l’avvenuta inclusione tribale. Nessun membro della tribù viene lasciato fuori. L'inclusione mediante vaccinazione protegge dagli spiriti invisibili (i virus).

“Vaccinare è un atto d’amore”: parola di Burioni


Accendi la tv e appare; sintonizzi la radio e la sua voce si diffonde nell’etere; acquisti un giornale e lo intervistano; entri in un social ed è pure lì.
 
Di chi stiamo parlando? Magari fosse la Madonna, purtroppo è Roberto Burioni, il virologo più famoso d’Italia e quello certamente anche col maggior tempo libero.
 
Il professore ordinario di microbiologia e virologia al San Raffaele di Milano è l’emblema del pro-vaccini per antonomasia. Uomo di punta di quel Sistema che difende a spada tratta i farmaci, i vaccini, le industrie che li producono, in una parola: il paradigma.

Vaccinare per lui “è un atto d’amore nei confronti dei propri figli e di responsabilità sociale”,  e coloro che non vaccinano ovviamente fanno una “scelta completamente irrazionale e ingiustificata”  e quindi per logica non amano i propri figli.

Grecia: Novartis avrebbe corrotto migliaia di persone


Novartis avrebbe corrotto in Grecia medici e funzionari per promuovere i suoi prodotti. È il ministro della Giustizia di Atene a puntare il dito contro il colosso farmaceutico che avrebbe pagato tangenti a 4.000 persone per favorire l'acquisto dei propri prodotti.

Dallo scorso anno il gigante farmaceutico è oggetto di un'inchiesta ad Atene nell'ambito della quale sono state interrogate numerose persone sono state interrogate. All'inizio dell'anno i magistrati anti corruzione hanno perquisito i locali di Novartis, situati vicino ad Atene. Uno dei responsabili del gruppo in Grecia che era stato interrogato nell'ambito dell'inchiesta ha tentato di suicidarsi il giorno di Capodanno.

Una Guerra Mondiale è la Misera Cura per una Economia Fallita? (I Segnali della Guerra Si leggono nei Soldi)


La marcia verso la guerra è assordante.

Ma le ragioni della guerra vanno ben oltre il conflitto militare o gli intrighi della politica.

Le vere ragioni, quelle scritte in rosso, sono ragioni economiche.

Con una economia tanto inetta che da tanto tempo assilla l’anima degli americani, c’è una crescente tentazione di dare un bel colpo di spugna su tutto e fare una bella  guerra di ampio respiro – con il lungimirante obiettivo di mettere in moto un nuovo motore economico.

Teoricamente, per l’economia andrebbe bene ripartire anche con la stessa spinta che fece cominciare la seconda guerra mondiale – che non solo portò alla vittoria, ma che rese più solidifica l’America, come prospera superpotenza – e che sconfisse la Grande Depressione.

Il pensiero è piuttosto contorto ma, forse, ogni giorno che passa si fa più verosimile. E’ un pensiero che rievoca qualcosa come soldi che trasudano di sangue – qualcosa che arriva dall’indotto dell’industria militare.

Francia. E’ lotta di classe, ma distorta alla radice.


Viene da dire ai francesi: se vi piace così… avete votato per altri cinque anni di “grand remplacement”, per farvi sostituire a tappe ancor più forzate da stranieri musulmani. Avete votato per il governo dei Rotschild, della finanza internazionale, della deflazione-recessione. Altri cinque anni di soggezione a Berlino, alla UE, all’austerità, al precariato, alla riduzione salariale: avete votato per altri cinque anni di Hollande. Avete votato per la globalizzazione, per la NATO, per la guerra alla Russia.

Avete votato per un tizio artificiale creato apposta nei laboratori della nota lobby, un dipendente della banca Rotschild, uno che è stato ministro dell’economia con Hollande e Valls, due anni durante i quali ha varata uno “legge sul lavoro” (legge Macron) contro la quale migliaia di voi sono scesi in piazza, e che il primo ministro Valls ha dovuto far passare per decreto, a forza. Avete votato uno il cui programma è vuoto come la sua  testa.

Avete confermato il potere delle burocrazie e la dittatura dei LGBT.

Il Ministro della Difesa israeliano conferma la collaborazione israeliana con l’ISIS in Siria

Netanyahu con l'ex ministro Yaalon

Nel pieno delle lamentele per la minaccia islamica ad Israele ed al mondo, Bibi Netanyahu convenientemente dimentica che il suo paese sfrutta di una alleanza tacita con l’ISIS in Siria. E’ una alleanza di convenienza per essere sicuro di non farla  vantare da alcuna delle parti. 

Tuttavia non è molto differente da quella (alleanza) che Israele sfrutta con i suoi altri alleati mussulmani, come l’Egitto, l’Arabia Saudita e i paesi del Golfo.

Bogie Yaalon  ha servito come ministro della Difesa nel Governo attuale, fino a che si è dimesso per un litigio con Netanyahu.

Yalon adesso ha in programma di formare un suo nuovo partito ed è in contrasto con il suo vecchio capo. Per disgrazia per lui non sta ottenendo grandi consensi e non rappresenta molto una minaccia politica. Tuttavia Yaalon gode di una posizione per cui ha molto poco da perdere.

In questo contesto si è parlato molto di sicurezza nel corso di un importante evento pubblico ad Afula. Come sempre ci sono molti che non sono d’accordo con le opinioni di Yaalon.

La svolta: India, Pakistan e Iran verso l’organizzazione di Shanghai


Pakistan e India sono Paesi nucleari bloccati da decenni di intrighi indotti dall’occidente. Ciò finirà presto quando i due nemici siederanno con gli altri aderenti all’Organizzazione della Cooperazione di Shanghai (SCO) guidata dalla Cina, una delle organizzazioni che attuano il progetto “Fascia e Via” volto a rilanciare l’antica Via della Seta che permise lo scambio di beni e cultura in Eurasia dal 120 aC al 1450 dC. 

Considerando che la “B” dei BRICS è compromessa dal golpe di Wall Street di un anno fa, il gruppo può estendersi attraverso la SCO, e permette a India e Pakistan di parlarsi su come collaborare in modo mutualmente vantaggioso è davvero gradito.
Lavrov ritiene che l’adesione di India e Pakistan alla SCO “farà storia”

venerdì 21 aprile 2017

La riformulazione.


La memoria è tenace. A volte non si può reprimere…”.
Incorporated
La memoria è una caratteristica del Sistema (tri-unitario) frattale espanso. Non a caso, infatti, in questo spazio (potenziale) si narra della memoria frattale espansa e non più della convenzionale “memoria (luogo comune di ricevimento dell’indottrinamento “qua, così”)”.
Progressivamente, l’umanità ci arriverà ma (ma) in quale maniera?
Sai, ti possono dire di tutto, senza –per/con questo – farti “avanzare” di un solo passo, nella direzione originale tua/umana d’assieme.
È una vera e propria “arte”, quella di “non tenerti più all'oscuro di nulla… auto mantenendoti – sempre – nella stessa configurazione che, per secoli, è stata contrassegnata dalla strategia opposta, ossia, dal buio della ragione, nella mancanza di informazione diretta, ufficiale, unica, etc.”…
Ora”, l’informazione ti viene data.
Le scuole sono aperte a tutt3, anzi, sono obbligatorie sino ad una certa età.
I Media la diffondono ovunque, comunque e quantunque… tanto che “non te ne fai più niente, nello specifico, nel dettaglio della situazione, in quell'ambito a forma di cuore, che è il nocciolo della questione”.
L’informazione è talmente vasta ed abbondante, anche “qua, così”, che hai necessità di smettere di acquisirla... anche senza fare nulla.
Essa è divenuta il simbolo dello scorrere continuo del pensiero, dentro a/di te. Un flusso ininterrotto di “news”, che scorre automaticamente, prendendo spunto da ogni e qualsiasi situazione, ambito, vicissitudine, ricordo, immagine, e ancora pensiero, etc.
Qualcosa che non controlli, allo stesso modo del fluire emozionale.

Perdonare e dimenticare

(Immagine presa dal web)

Già nel mio libro L'ARTE DELLA CONSAPEVOLEZZA, YOUCANPRINT EDIZIONI, ho dedicato un capitolo al perdono. Lo riprendo adesso per diversi motivi: uno di essi è legato al fatto che perdonare è difficile, ciò in quanto ci hanno educato in una società dove vige la legge del più forte ed il perdono, in questo quadro generale, viene spesso visto come atto di sottomissione o, addirittura, come una debolezza.

Il secondo motivo principale (in realtà, ce ne sarebbero migliaia, di motivi per cui parlare di perdono, ma ne cito un paio, giusto per ricordare i più importanti) per cui parlerò oggi di perdono, è legato al fatto che molte persone tendono a perdonare con la mente e non col cuore. Così facendo, essi rendono il perdono una specie di atto dovuto, formale, talvolta meccanico che molti effetti ha tranne quello per il quale conviene perdonare, ossia l'effetto di liberare e guarire chi lo pratica.
 
 
Se poi, come potete leggere dal titolo di questo articolo, associamo la parola DIMENTICARE, ecco che si fa tutto più complicato se non impossibile per molte persone che stanno leggendo in questo momento e che, magari, avevano voglia di capire come fare a perdonare. Ma.... Dimenticare? Roba da pazzi o idioti, insomma.... Se pensate questo, potete fermarvi qui e smettere di leggere, diversamente potete arrivare fino in fondo a questo articolo per cercare di capirci di più.

Sulla creazione della realtà... (ancora)


Una persona mi chiede (parafraso liberamente il contenuto della sua mail):
"Nel libro tu affermi che è importante avere un ideale ma che bisogna anche essere disposti a lasciarlo andare, perché potrebbe non realizzarsi mai. Questo è in contrasto con le mie conoscenze e anche con quelle fornitemi da quelli con cui mi sono formato [tralascio i nomi volutamente..] che insistono sul risultato, sull'ottenere, sul manifestare abbondanza e perfezione a tutti i livelli. Eppure la tua posizione ha mosso qualcosa dentro di me perché in effetti mi rendo conto che manifestare non è così semplice e diretto e che moltissimi di quelli che fanno corsi per manifestare poi non è che manifestino molto di che. Allora mi domando se c'è una verità o meno. Di chi debbo fidarmi? Inoltre tu eri uno che difendeva a spada tratta la manifestazione un tempo sui tuoi vecchi blog e siti.. che ne e stato ora di quella posizione, forse non ci credi più?"

La mia risposta:

Chi è il mio prossimo?

 
Amerai il prossimo tuo come te stesso.
(Vangelo di Marco 12,31)

“Resta fondamentale la domanda posta dal dottore della Legge a Gesù: «E chi è il mio prossimo?» che potremmo tradurre: «Dove trovo il mio prossimo?» Io vorrei segnalare due luoghi “insoliti” dove pochi sospettano si possa trovare il prossimo. Il primo è dentro te stesso. Il prossimo, prima di tutto, sei tu. Forse qualcuno rimarrà sorpreso e perfino scandalizzato da questa affermazione. E obietterà che l’amore, al contrario, è dimenticanza di sé, capacità di cancellarsi e di essere “per” l’altro.

Farò presente che soltanto rinnegando l’egoismo è possibile amare veramente. Tuttavia, non dobbiamo confondere un giusto, perfino doveroso amore di sé, con l’egoismo. Sono due cose totalmente diverse. Una certa - cattiva - formazione ha insegnato a disprezzare, o addirittura odiare se stessi. Si tratta di un atteggiamento antitetico rispetto al Vangelo dove Gesù, citando l’Antico Testamento, insegna: «Amerai il prossimo tuo come te stesso.”

Ipnosi di massa. Lo sai che vivi in una ipnodittatura?


Ciao, ogni giorno inconsapevolmente subiamo una ipnosi di massa, una vera programmazione dall’esterno con il fine di mutare e orientare le nostre scelte, i nostri gusti, le nostre opinioni, la nostra anima.

Come conservare il nostro bene amato libero arbitrio?

Gli ipnodittatori odiano il nostro LIBERO ARBITRIO, perchè il libero arbitrio è l'unica funzione evolutiva spirituale dell'umanita. L'unica nostra risorsa per raggiungere la consapevolezza dell'Uno e liberarsi dalle sbarre di questo mondo.

Ci sono tante strategie dei dittatori per eliminare il libero arbitrio: educazione scolastica, dogmi religosi, burocrazia, ricatti economici, pensioni da fame, disoccupazione, malattia ecc. I dittatori hanno costruito una gabbia e nessuno sembra potere eliminare le sbarre. Le chiamano "direttive" ministeriali e non più leggi. Le direttive non si discutono. L'ha detto l'Europa!. Siamo assoggettati a ipnodittature sovranazionali.

Siamo sempre più affetti da #liberoarbitriopatia prodotta da chi ci vuole schiavi, depressi, consumisti e malati.

Giornali, internet, pubblicità, media ci bombardano di suoni, sensazioni, colori, voci, messaggi subliminali con il fine di ipnotizzarci. Politica, neuromarketing, seo, terrorismo, copywriter, economia generano virus che penetrano profondamente nel nostro sistema operativo cerebrale  generando una #ipnodittatura.

Cosa intendo per ipnodittatura?

Messaggio per cani e porci


Vi chiedo un esercizio di fantasia: seguitemi in questa storia.

Siete un ragazzino che vive su un’isola sperduta. Su quest’isola crescete con tanti vostri coetanei.

Nella vostra compagnia, il modo preferito di divertirsi è torturare i cani. Lo fanno tutti nella vostra compagnia, nessuno escluso. Su quella piccola isola, vivendo a stretto contatto solo con la vostra compagnia di piccoli amici, anche voi vi divertite un mondo a torturare i cani: più gli fate male e più tutti si divertono. Certo forse a qualcuno dispiace anche vedere i cani soffrire… ma lo considerate come l’unico modo che avete di divertirvi e vivere una vita piena, felice.

Ad un certo punto della vostra vita siete costretti a lasciare l’isola. Nel resto del mondo scoprite che ci sono altri modi di divertirsi… molti altri. Davanti a questa rivelazione, venendo a contatto con nuove realtà, nuove informazioni, nuove abitudini, naturalmente smettete immediatamente di maltrattare i cani e comprendete quanto siete stati stupidi e crudeli fino a quel momento.

Passano gli anni e diventate adulti.

LO SGUARDO CIRCOLARE – E gli elefanti? Da dove prendono le proteine gli elefanti?

08 Nov 2012 --- Elephant portrait --- Image by © Neil Emmerson/Corbis

Sventrate intere famiglie
oggi
lunedì di intensa macellazione.
Una vacca ha partorito un vitello
negli occhi la paura di nascere
il foro in mezzo il nostro contributo
a tranquillizzarlo.
– Ivano Ferrari Macello [2]
Ci sarebbero meno bambini martiri se ci fossero meno animali torturati, meno vagoni piombati che trasportano alla morte le vittime di qualsiasi dittatura, se non avessimo fatto l’abitudine ai furgoni dove gli animali agonizzano senza cibo e senz’acqua diretti al macello.– Marguerite Yourcenar
E anche quest’anno milioni di “agnelli di dio” saranno finiti sotto le mascelle frugivore e dentro gli intestini erbivori annaffiati di vino al glifosato: avranno tolto i peccati del mondo? Di certo avranno tolto vita a chi è mangiato ma anche a chi mangia, e non solo in senso metaforico o spirituale: mangiare carne “spegne il seme della compassione”, come da citazione buddista, ma toglie anche salute. Carne per carne. Sacrificio per sacrificio. E per di più del simbolo della mitezza, l’agnello.
Gli animali che voi mangiate non sono quelli che ne divorano altri; voi non mangiate gli animali carnivori, bensì li utilizzate come modelli. Voi siete affamati unicamente delle creature dolci e gentili che non fanno alcun male a nessuno, che vi seguono, che vi servono, e che sono da voi divorate quale ricompensa ai servigi che vi rendono. - Jean-Jacques Rousseau

bugie - mendacium

 
Tutto è falso: I 40 pezzi al Top della falsità nel nostro mondo
 (prima parte)

Tutto è falso nella nostra società di oggi - o, almeno, un gran numero di cose lo sono. Il nostro mondo è pieno da una straordinaria quantità di bugie, l'inganno, la disinformazione, la falsità, la frode, le facciate, i miraggi, la propaganda e il lavaggio del cervello. La cosa buona però è che una volta che ci si risveglia dall'inganno, è possibile utilizzarlo come strumento per aumentare la nostra coscienza. 

Praticamente se l'idea di falsità è ovunque, questo ci abilità piuttosto che deprimerci. Certo, ci sentiamo tutti sopraffatti, tristi, arrabbiati e impotenti nei momenti in cui abbiamo visto quanto facilmente i nostri (MIS) leader possono ingannare le masse con sofismi e vuota retorica, ma sono stati tutti messi lì per sfidarci, facendoci svegliare recuperando, il nostro mondo.

Ecco la mia lista dei primi 40 pezzi di falsità nel nostro mondo di oggi:

L’Italia “che sta per Gabriele”, Regeni e le due Vanesse. Un’Italia speciale.



L’Italia si mobilita per Gabriele Del Grande”, titolava l’Ansa. Per il “documentarista” fermato in Turchia perché stava dove non doveva stare, il clamore ufficiale è di fatto immenso. Quando a chiedere la sua liberazione immediata si uniscono Bruno Vespa e Roberto Saviano, già capite che il personaggio è molto caro a quella “Italia”.

Ma che dico? “Appelli in suo favore sono giunti dalla presidente della Camera, Laura Boldrini, e da quello dell’Europarlamento, Antonio Tajani. Il M5s Europa, in un post sul blog di Beppe Grillo, chiede la convocazione dell’ambasciatore turco a Roma.

L’hashtag è stato rilanciato anche dall’ex premier Matteo Renzi. Il ministro degli Esteri Angelino  Alfano ha chiamato il suo omologo turco, Mevlut Cavusoglu, per ribadire la “ferma richiesta del rilascio immediato” di Del Grande.

Il senatore Luigi Manconi (addetto ai Diritti Umani, nonché compagno della Berlinguer): “E’ indispensabile una mobilitazione” e “una stretta alleanza con le istituzioni per restituire Gabriele alla  libertà”.

Ma perché, scusate, le “istituzioni”?

Sono state le istituzioni a mandare questo documentarista di documentari che nessuno ha visto al confine della Turchia della Siria? Se sì, si apre un discorso: perché? Su mandato di chi?

Fake News contro l’alternativa russo-cinese

Vladimir Putin e Zhang Dejiang

Subito dopo che l’amministrazione di Donald Trump attaccava la Siria, numerosi commenti sono comparsi sui social media dicendoci che Trump aveva raggiunto un accordo su tutto ciò con la Cina, che Xi Jinping aveva tradito Putin, che statunitensi e cinesi avevano già concordato tutto sulla Corea democratica, che tutto va male, è orribile e che peggiorerà soltanto. In generale, la tesi che statunitensi o rettiliani si siano comprati tutti, che siamo circondati solo da nemici e che la fine è finalmente arrivata, è molto popolare tra alcuni utenti della rete, ma questa volta gli isterici hanno preso una piega piuttosto catastrofista. 

Quando Trump spostava un gruppo di portaerei verso la Corea democratica accompagnandosi a dichiarazioni bellicose, coloro che credevano a qualche tradimento totale andarono fuori i limiti della ragione. È interessante notare che le dichiarazioni ufficiali della dirigenza cinese sono state completamente ignorate, in quanto contrastano con l’isteria alimentata da certi media e pseudo-esperti per cui gesti e attenzione sono più importanti della verità.

mercoledì 19 aprile 2017

La complessità che serve.

Cosa è “complesso” e cosa “è”semplice
Se ricordi il Bollettino “Inconscio”, sei alle prese con lo stesso ambito che, sostanzialmente, è questo:
se c’è un segreto
esisterà l’inconscio (il “luogo/modo” attraverso il quale riporlo in tutta sicurezza e, sopra a tutto, la conseguenza ambientale frattale espansa, di ciò che “è già successo” e, dunque, viene segnalato per caratteristica di simbolismo sostanziale frattale espanso)…
Allo stesso modo, la semplicità è “assenza di segreto” e, per contraltare, la “complessità” è compresenza di segreto, alias, “qua, così”… di compresenza immanifesta dominante (il “segreto”).
Allora, osservando tutt3 da una simile centratura a tutto tondo by la “formula” (che non è solamente una prospettiva), è talmente chiaro quello che continua a succedere “qua, così”, che lasciare che continui a succedere è, di più, una forma di incanto, di possessione, di ipnosi collettiva… causale, ossia, ragionata, intelligente, perfetta, sensata, etc. per quanto riguarda la ragione fondamentale che ispira ed alimenta una simile condizione e destinazione globale d’uso.
“Vedendo” in questa maniera, allora, tutto ritorna “semplice”, inglobando la complessità in un indotto, necessario affinché la semplicità non venga più notata e ricordata.

Del dare e dell'armonizzarsi


L'abbondanza segue il dare, e il darsi. Nella mia vita, tutte le altre teorie sull'abbondanza, sulla chiarezza di intenti, sul visualizzare, sull'essere positivi, sul fare piani, sottopiani ed avere obiettivi, hanno dimostrato la loro fallacia e inaffidabilità, ma non questa. 

L'atto del donare senza attaccamenti è stata per me la fonte degli insegnamenti più profondi e delle realizzazioni più grandi. Ho iniziato a capire molte lezioni del Corso in Miracoli quando ho iniziato a dare e a darmi incondizionatamente anche e soprattutto laddove non c'era un guadagno economico, anche se era il mio lavoro che andavo a donare. 

Capivo a poco a poco quel che il Corso affermava, che la tua salvezza è in tuo fratello, e che non puoi ricevere l'aiuto dallo spirito rimanendo seduto in poltrona a fissare il vuoto.

La speranza

 
Sperare significa credere che qualcuno ci ama
significa mettersi in cammino verso un altrove
significa anche osare di vivere in altro modo.
(Enzo Bianchi)

“Il monito dei Proverbi: «La speranza insoddisfatta fa languire il cuore» si applica dolorosamente a coloro che vivono in luoghi del mondo dove persistono conflitti etnici e religiosi, spesso conseguenza di eventi accaduti centinaia di anni fa: un esempio di come le tragedie passate mantengono la loro stretta mortale sul futuro dell’umanità.

La speranza - speranza di pace, di opportunità, di una nuova vita - è il possedimento più prezioso sia per costoro sia per chi cerca asilo in paesi ricchi e liberi dove poter godere della vita che gli viene negata in patria, tormentata di povertà e di assenza di libertà. È difficile reggere il pensiero della loro delusione quando quelle speranze vengono negate.

Il fatto che la speranza sia essenziale per la vita è considerato un truismo. Che vita sarebbe se non avessimo speranze, se pensassimo che le cose possono solo peggiorare, se ci aspettassimo continuamente il fallimento, anticipando il sapore della sconfitta? Non è concepibile.

La quinta dimensione è già qui. Purtroppo, non sarà per tutti.


La quinta dimensione, della quale parlano i canalizzatori e i semplici sensitivi, è già qui.

Visto che la coscienza di ogni uomo forma “intorno a se” una realtà soggettiva, consone alle vibrazioni e alle idee di ciascuno, non si deve aspettare un passaggio universale ed oggettivo per tutti.

Il passaggio avviene a tu per tu con l’Universo. In ogni singola mente individuale.

Cosa questo significa, in pratica?

La forza del pensiero come il principale strumento creativo dell’essere divino (lo siamo noi tutti, senza escludere nessuno) prende forza. La materia diventa più rarefatta.

Non è un fatto fisico oggettivo, ma è il risultato dell’intento di quelle persone che un giorno si sono scoperte una parte del Tutto e si sono ricordati della loro capacità di formare la realtà a secondo dei loro desideri.

Sicuramente, non si tratta di un’autoaffermazione egoistica, bensì dello sviluppo di un potenziale dato dal Creatore sulla base dell’amore e della gratitudine verso tutti gli esseri.

Secondo la regola della formazione delle egregore, qualsiasi idea, sostenuta con l’entusiasmo dai nuovi membri (ma anche da coloro che ne sono contrari e si oppongono attivamente), inizia a mostrare una maggiore forza e si incarna nel mondo della materia. Ecco perché il passaggio alla 5° dimensione è un dato di fatto, e si manifesta ovunque nella vita delle persone.

Purtroppo, nella nostra corsa verso le esperienze spirituali spesso non riusciamo a vedere un elefante che sta davanti a noi.