martedì 10 settembre 2013

Ma siamo sicuri che è davvero come sembra?

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Come tutti sappiamo nei piani del Nuovo Ordine Mondiale c’è lo scoppio della terza guerra mondiale. Ne più ne meno di questo.

La situazione finanziaria attuale, che vede indebolirsi sempre di più il ruolo del Dollaro come moneta per gli scambi internazionali e avvicinarsi lo spettro della bancarotta per la Federal Reserve non ha fatto altro che rendere ancora più impellente questo impegno di creare un disordine globale come unico mezzo per riuscire a mantenere lo status quo.

Tutto sembrerebbe muoversi verso questa strada allora, non parrebbe esserci via di scampo. Il presidente degli Stati Uniti sembra andare avanti nel suo percorso rispettando, punto per punto, i dettami impostogli da chi lo ha messo dove sta ora.


Ma siamo sicuri che sia davvero così?


Gli Stati Uniti sono una repubblica presidenziale, ciò significa che il ruolo centrale nelle decisioni più importanti spetta al presidente, quindi ancora il caro Obama, è lui e nessun altro che ha il potere di dichiarare la guerra contro un altro paese. Il presidente degli Stati Uniti non ha bisogno dell’approvazione del congresso, né del parlamento né dell’ONU né di nessun’altro, se vuole portare il paese alla guerra lo fa, come è sempre stato da quando esiste la “democrazia costituzionale più antica al mondo”.


A cosa servono allora tutte queste moine?

Mi sembra di rivedere, la situazione che si era creata pochi mesi fa, quando Obama, pur sicuro che Edward Snowden, la talpa dell’NSA, avrebbe ottenuto asilo politico da un qualunque paese (l’aveva già ottenuto dal Venezuela), si dava tanto da fare per far sapere al mondo che quella persona che aveva rivelato delle verità indiscutibili andava presa ed incriminata per tradimento nei confronti dello stato, nei confronti di uno stato che, all’insaputa di tutti e senza consenso, spiava telefonate, conversazioni e qualunque movimento di ogni privato cittadino.

Perché il presidente si preoccupava tanto di far sapere al mondo che negli Stati Uniti, paese che da secoli si vanta di essere la patria delle libertà, sia vietato dire la verità se questa possa far comprendere quanto gli Stati Uniti stessi abbiano limitato la libertà dei propri cittadini?

Spesso mi sono dilettato a fantasticare sulla possibilità che questo o quel presidente di turno accetti di divulgare al mondo la verità, totale o parziale, riguardo al colossale inganno che abbiamo subito per secoli da parte della finanza mondiale, della politica, dell’educazione ecc. Ho dovuto subito accantonare l’idea, ben consapevole che era solo una fantasia perché, se un qualunque presidente americano avesse osato pronunciare un discorso del genere, sarebbe stato immediatamente attaccato da tutta l’opposizione o per meglio dire da tutto il mondo politico, che lo avrebbe accusato di tradimento, di essere un sovversivo o di voler rovesciare i valori su cui si fonda la gloriosa nazione degli Stati Uniti. Un simile attacco non sarebbe neanche risultato troppo difficile visto che avrebbe ottenuto facilmente l’appoggio dell’opinione pubblica. Questo fino solo a pochissimi mesi fa.

Ora?

Sono cambiate le cose?

Se ci riflettete bene per buona parte è così!

In pochi mesi sono diventare sempre meno le persone che credono nella dedizione dei paesi occidentali a difendere i valori e le libertà inviolabili del cittadino; sono sempre meno le persone che credono nell’utilità della guerra per risolvere le controversie internazionali; sempre meno credono allo scopo altruistico di una nazione che dichiara guerra ad un’altra e sempre meno persone credono che nazioni come gli Stati Uniti basino la propria politica sulla difesa delle libertà.

Allora perché Il presidente degli Stati Uniti si da tanto da fare per parlare al pubblico e convincerlo nell’utilità di una guerra alla quale in pochissimi credono (tra oggi e domani sarà intervistato da ben 6 televisioni) quando sa benissimo che questo sforzo è del tutto inutile? Perché ama tanto mettersi in ridicolo? Perché si dà tanto da fare per avere un pubblico, il più grande possibile, cui raccontare le sue discutibili verità?

Pensa davvero di poter far cambiare idea all’opinione pubblica?

Non si accorge che sta ottenendo l’effetto contrario?

Tutto questo quando avrebbe facoltà di attaccare senza necessità di alcuna autorizzazione realizzando, senza il minimo sforzo, gli interessi di chi governa veramente il mondo.

Alcuni mesi fa scrissi questo articolo LINK che, come il mio libro, parlava del risveglio delle coscienze. Allora non ero tanto sicuro che questo potesse realmente accadere, lo sentivo fortemente ma di prove ne avevo davvero poche.

Non dico altro, guardate solamente cosa sta succedendo ora nel mondo!

Questo breve post non racconta nessuna verità ma ha l’unico scopo di stimolare la riflessione e far aprire la mente a tutte le possibilità, d’altronde le cose non sono sempre come sembrano e magari, chissà,
potrebbe esserci una regia occulta in tutto quello che stiamo vivendo e questa volta potrebbe prevedere un finale diverso da quello cui siamo abituati e che ormai conosciamo a memoria.

Moltissimo altro ci sarebbe da dire, credo però che i tempi non siano ancora maturi; però, se andiamo avanti di questo passo, lo saranno davvero prestissimo. Ultimissima riflessione: manca solamente una divulgazione più completa sull’11 Settembre e ci siamo…

To be continued….

Intanto preghiamo per la pace.

UnUniverso
http://ununiverso.altervista.org/blog/ma-siamo-sicuri-che-e-davvero-come-sembra/

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