E’
tutto nell’archivio dell’ex presidente dello Ior Ettore Gotti Tedeschi.
Un immenso archivio nel quale sono conservate tutte le corrispondenze
del banchiere con cardinali, ministri della Repubblica, parlamentari e
lo stesso Pontefice. Che in quel caso non si occupava del potere
spirituale ma di quello temporale. Lo stretto rapporto tra Chiesa e Pdl è
servito ad influenzare le leggi sul testamento biologico, l’Ici alla
Chiesa, il recupero del San Raffaele, la nomina del dirigente Rai
Lorenza Lei e persino i tre punti che il Pdl doveva rispettare per
l’appoggio al Governo Monti.
L’articolo di Repubblica ricorda tutto:
l’influenza della Chiesa sull’Ici, sul testamento biologico, la nomina
del direttore generale della Rai, il governo tecnico di Monti e le linee
di credito del San Raffaele. Il segreto è stato svelato dopo il
sequestro nel 2012 della Procura di Napoli che poi ha trasmesso gli atti
alla Procura di Roma.
IL TESTAMENTO BIOLOGICO E LO IOR
Era domenica sei febbraio 2011. Quando Alfredo Mantovano, viceministro del Pdl, ha scritto al presidente dello Ior: “Caro Ettore, perdonami, ma sulla questione del testamento biologico vi è necessità che dalla Cei vi sia qualche segnale“.
Cosa voleva Mantovano? La sua intenzione
era di coinvolgere nel caso il Presidente della Conferenza Episcopale
Angelo Bagnasco. Chiedeva una nota ufficiale che risolvesse alcune norme
cruciali del disegno di legge per unificare le due anime interne al
Pdl. Insomma un intervento della Chiesa per risolvere problemi
temporali.
“Ettore, perdonami se ti tormento – si legge nello stralcio riportato da Repubblica.it- ho
abbozzato la nota per il cardinal Bagnasco. Ti chiedo una valutazione
non tanto sulle considerazioni tecniche, di cui sono abbastanza sicuro, e
che sono molto simili a quelle che a suo tempo lasciai al cardinal
Bertone e da lui poi ritenute fondate, quanto sulla lettera che le
precede. Un caro saluto in Domino“.
La lettera e la nota per Bagnasco
vengono inviate con il placet dell’allora presidente dello Ior. Questo
il testo della lettera : “Eminenza reverendissima, il testo
sul testamento biologico approvato dalla Commissione Affari sociali
della Camera ha subito incisivi cambiamenti in pejus. Nell’appunto che
segue accenno alle ragioni per le quali tali cambiamenti sono a mio
avviso fortemente negativi e rischiano di trasformare una debole legge a
tutela del fine vita in una legge sostanzialmente eutanasica. Ho
provato a porre le obiezioni che seguono al capogruppo del mio partito
alla Camera. Mi è stato detto però che quelle modifiche sono state
concordate con soggetto autorevole delegato dalla Conferenza Episcopale e
che, poiché le ragioni per le quali si sta provando ad approvare la
legge è di venire incontro alle esigenze del mondo cattolico italiano, è
strano che io critichi le modifiche stesse, quasi a voler essere
pretestuosamente “più papista del Papa”. Sono convinto che ci si trovi
di fronte a un equivoco che è necessario risolvere”,
LA CHIESA CHIEDE ALL’ITALIA DI NON PAGARE L’ICI
I problemi etici relativi al testamento
biologico non giustificano, ma portano a comprendere, la richiesta di
intervento alla Chiesa. Quando però si tratta di Ici e di richieste da
parte della Chiesa di essere favorite, la questione si fa certamente più
seria.
In questo caso, l’intervento viene
testimoniato da una nota riservata trasmessa nell’ottobre 2011
dall’allora Presidente dello Ior, sia a Papa Benedetto XVI tramite
monsignor Georg Ganswein, sia all’allora Segretario di Stato Tarcisio
Bertone.
L’aiuto alla Chiesa arriva dall’allora
ministro del Tesoro Giulio Tremonti. E’ Gotti stesso che lo indica quale
“suggeritore” delle alternative che si pongono alla Santa Sede.
“Nel 2010 - scrive Gotti - la
Commissione Europea ha avviato una procedura contro l’Italia per aiuti
di Stato non accettabili alla Chiesa Cattolica. Detta procedura
evidenzia oggi un rischio di condanna per l’Italia e una conseguente
imposizione di recupero delle imposte non pagate (dalla Chiesa, ndr) dal
2005. Dette imposte deve pagarle lo Stato Italiano che si rivarrà sulla
Cei (si suppone). Ci sono tre strade percorribili: 1) Abolire le
agevolazioni Ici (Tremonti non lo farà mai); 2) Difendere la normativa
passata e calcolare l’aiuto di Stato dato (non è sostenibile); 3)
Modificare la vecchia norma contestata dalla Commissione Europea, con
una nuova norma che definisca una categoria per gli edifici religiosi e
crei un criterio di classificazione della natura commerciale. La Cei
accetta la nuova procedura e questo fa decadere le richieste pregresse
(2005-2011) della Comunità Europea. Il tempo è limitato. Ci viene
suggerito di accelerare un tavolo di discussione. L’interlocutore
all’interno del Ministero delle Finanze è Enrico Martino (nipote del
card. Martino)“.
LE ALTRE INGERENZE RICHIESTE ALLA CHIESA
Secondo l’archivio di Gotti Tedeschi gli
interlocutori sono regolarmente figure di potere. E’ l’attuale ministro
dell’interno Angelino Alfano a raccogliere le tre raccomandazioni del
Presidente dello Ior per l’appoggio del Pdl al Governo Monti.
Tutte riassunte in questo vademecum: “1.
Cosa deve preoccuparci. 2 Come mettere sotto osservazione in modo
politico e logico l’azione del governo tecnico. 3) Anticipare al governo
tecnico quale modello è stato loro conferito“.
Il 24 settembre ha invece sollecitato
Corrado Passera di Banca Intesa per la questione del dissesto del san
Raffaele, cui la banca ha sospeso gli affidamenti.
“Tu sai quanto ci teniamo al rilancio del san Raffaele - lo rassicura il banchiere - Siamo più che disponibili a supportare un piano serio come quello che sicuramente ci presenterete“.
L’11 marzo di quello stesso anno, una
mail all’allora Segretario di Stato Bertone invitò il cardinale ad
occuparsi della nomina di Lorenza Lei a direttore generale della Rai. “Mi
risulta che la nomina possa trovare ostacoli. Per due ragioni. 1) La
dottoressa Lei avrebbe sussurrato di aver ricevuto assicurazioni che il
cardinal Bertone ha ricevuto assicurazioni da Berlusconi sulla sua
nomina e questo avrebbe provocato una certa opposizione interna ed
esterna. 2) Risulta che la Lega voglia contare e avere un proprio
direttore generale. Mi parrebbe dunque che per sostenere detta
candidatura sia indispensabile interloquire con la Lega. Sono a sua
disposizione“.
Una prova provata quindi del rapporto
reciproco tra Stato e Chiesa per controllare gli affari italiani.
Potrebbe essere stato questo a portare alle dimissioni di Papa Benedetto
XVI? Non si sa se ne verremo a conoscenza ma lo si può ipotizzare con
tranquillità.
Fonte: ☛ ununiverso.altervista.org
Tratto da: ☛ infiltrato.it
http://guardforangels.altervista.org/blog/rapporti-chiesa-pdl-clamorosi-documenti-dello-ior-svelano-il-legame-potere-stato-vaticano/
Nessun commento:
Posta un commento