lunedì 9 settembre 2013

Siria: che cosa può fare la Marina Militare russa?

гвардейский ракетный катер Тихоокеанский флот вмф россии

Foto: RIA Novosti

La flotta russa sta raccogliendo nel Mediterraneo le più grandi forze dai tempi della disgregazione dell'URSS. Che cosa può fare un gruppo navale operativo russo se la situazione dovesse precipitare?

 

La ricerca delle opzioni

L'inasprimento della crisi siriana e una prospettiva del tutto reale dell'inizio di guerra a breve richiedono alla Russia una reazione tempestiva all'accaduto e in questo caso la presenza delle navi da guerra significa qualcosa in più rispetto a una semplice "dimostrazione della bandiera".

Quali strumenti possono aumentare l'efficienza della presenza della Marina Militare russa nelle aree chiave dell'Oceano Mondiale? Attualmente nel Mediterraneo è stato raccolto il gruppo navale della Marina Militare russa che conta oltre 10 navi e un numero imprecisato di sommergibili. Un tale numero delle navi battenti la bandiera russa si trova nel Mediterraneo per la prima volta in vent'anni trascorsi dopo lo scioglimento della 5-a (Mediterranea) squadra operativa della Marina Militare dell'URSS nel dicembre del 1992.

Innanzitutto coglie l'occhio un gran numero delle grandi navi da sbarco. Nel Mediterraneo si trovano 7 grandi navi da sbarco battenti la bandiera russa, incluse due dell'Oceano Pacifico, due del Mar Baltico e tre del Mar Nero. Alcune di esse si trovano nel mare già abbastanza a lungo – cosicché "Alexander Shabalin" ha lasciato Baltijsk già nel dicembre del 2012.

La presenza delle grandi navi da guerra si spiega con alcuni motivi. Uno dei principali è che queste navi assicurano un canale di aiuti da parte della Russia al legittimo governo della Siria nella sua lotta al terrorismo. Recentemente agenzie giornalistiche russe, citando fonti militari, hanno comunicato che queste navi sono state usate per il trasporto degli armamenti per evitare il ripetersi dell'incidente avvenuto con la nave cargo Alaed la navigazione della quale in Siria con elicotteri a bordo è stata interrotta in estate del 2012.

Il secondo compito delle grandi navi da guerra in quest'area – assicurare in caso di necessità il rimpatrio dei cittadini russi dalla Siria – sia di coloro che vi si trovano in trasferta sia residenti permanenti in Siria.

Osservazione e non solo?
Tuttavia i compiti della flotta non si esauriscono con il rimpatrio, ciò che è confermato dalla presenza nel Mediterraneo della navi da guerra della Marina Militare russa. Nei prossimi giorni nel Mediterraneo orientale deve arrivare l'incrociatore missilistico "Moskva" che finora ha effettuato navigazione nell'Atlantico e nell'Oceano Pacifico con le visite a Cuba e nel Nicaragua. Questa nave dovrà diventare il nucleo del gruppo navale grazie al suo potente complesso radar e il sistema di difesa contraerea a lungo raggio. Il gruppo navale rafforzato con "Moskva" potrà svolgere compiti essenziali già nel caso dello scoppio della guerra.

Innanzitutto le possibilità dell'incrociatore, sostenute dall'equipaggiamento delle navi da ricognizione, permettono di avere un quadro pieno e attendibile di ciò che sta accadendo, "coprendo" con il campo radar l'intero Mediterraneo orientale. Il secondo compito sarà fissato alla flotta dalla leadership del paese e dal comando delle Forze Armate. Infine le informazioni riguardanti missili alati americani identificati, nel caso se gli USA dovessero iniziare l'attacco contro la Siria, possono essere trasmesse non solo a Mosca, ma anche a Damasco, facilitando avvistamento e intercettazione dei missili da parte della contraerea siriana.

Con tutte le capacità delle navi russe, il gruppo navale nel suo insieme ha un potenziale assai limitato, innanzitutto ciò riguarda il campo d'aviazione e di anfibio. Le grandi navi da sbarco russe, usate in questo caso come mezzi di trasporto, non sono un'alternativa alle navi da sbarco universali a pieno titolo, capaci di assicurare una lunga permanenza sul teatro delle operazioni militari di un raggruppamento dei marines con l'appoggio d'aviazione.

L'attuale presenza nel Mediterraneo di 1-2 universali navi da sbarco classe "Mistral" quale parte integrante della flotta, potrebbe qualitativamente rafforzare il gruppo navale, ma la nave-ammiraglia di questo tipo, "Vladivostok" è ancora in via di costruzione a Saint-Nazaire. L'appoggio ancora più efficiente alla flotta potrebbe dare un portaerei, ma l'unica nave di questa classe che fa parte della Marina Militare russa si recherà in navigazione nel Mediterraneo soltanto nel dicembre del 2013.

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