lunedì 19 ottobre 2015

Intervista ad un'obiettrice del Comilva

Intervista ad un'obiettrice del Comilva
Appoggio comilva perché ritengo che la libertà di scelta sia fondamentale per un genitore che non si trovi costretto a fare trattamenti a suo figlio che potrebbero anche lederne la salute in maniera grave

Lei ha figli? Quanti e perché ha scelto di non vaccinarli?
Sì ho una figlia. Ho scelto di non vaccinarla perché dopo molti mesi di studio e approfondimento su testi e pubblicazioni internazionali e anche di confronto con le asl, nessuno, mai, mi ha assicurato che mia figlia, che gode di uno stato di salute fisica e mentale ottimo lo potesse mantenere tale dopo una vaccinazione.
Lei è vaccinata? E suo marito/compagno?
Sì lo siamo entrambi. Io fui una delle prime bimbe vaccinate contro il morbillo nel 78 e ebbi lo stesso la malattia, non in forma lieve.
Dove ha preso le informazioni a riguardo?
PubMed e bibliografia internazionale, ho una formazione scientifica e, nonostante reputi i testi di divulgazione che si trovano in libreria molto ben fatti preferisco sempre approfondire direttamente alla fonte.
Cosa ne pensa delle vaccinazioni obbligatorie per i bambini che si iscrivono a scuola?
Penso che sia incostituzionale e che come genitore io ho la resposabilità di salvaguardare la salute di mia figlia. Tra l'altro, lo ricordo, le vaccinazioni obbligatorie sono 4 e sono tetano difterite poliomelite e anti epatite b. Le rilancio come domanda, sa l'incidenza (in fascia pediatrica 0-3 cioè quando sono obbligatorie) degli ultimi 10 anni di queste malattie nel nostro paese?
Le riporto alcune informazioni legali: il diritto alla frequenza della scuola dell’obbligo ai bambini che non hanno eseguito le vaccinazioni che fanno capo a norme di legge è stato sancito con la nota interministeriale Sanità-Pubblica Istruzione del 23 settembre 2008 (inviata con nota regionale Prot. N. 40062/PRC del 29.9.1998). In maniera analoga si è espressa la Regione Emilia Romagna riguardo alla frequenza dei nidi e alle scuole dell’infanzia, soggette alla sua giurisdizione (nota Assessorato alla Sanità della Regione Emilia Romagna, Prot. N. 49240/SAS del 1.12.1998).
Allorché il caso ricorre, l’AUSL competente per territorio deve ricevere debita segnalazione da parte delle scuole interessate
E della proposta dell'assessore regionale Venturi di segnalare alla procura della repubblica del tribunale dei minori chi non vaccina i figli?
Io ho fatto un colloquio con gli assistenti sociali 4 anni fa, e mi sono trovata davanti una persona pronta ad ascoltare e a verificare che mia figlia era tutto fuori che gravemente trascurata. Se il colloquio con il genitore serve a verificare l'incuria di minore non ci vedo nulla di male, certo, un genitore che non vaccina è spesso molto informato. Manda lettere fa colloqui con pediatri della asl, studia e approfondisce... Mi sembra che non ci siano motivazioni che giustifichino l'intervento dell'assistente sociale. Che ricopre un ruolo preziosissimo nella nostra società, e credo che ci siano molte situazioni delicate che necessitano dell'intervento di una figura professionale così importante. Ma comunque non ho nulla da nascondere... Il libretto di salute di mia figlia parla chiarissimo.
Avrà sentito della vicenda del bimbo di 28 giorni morte di pertosse al S.Orsola. Al di là della scelta da genitore non crede che la sua scelta possa avere ripercussioni sulla salute degli altri bambini?
Ho sentito e considero tutto ciò che è successo. Ma non ritengo che sia imputabile alle mancate vaccinazioni dei bambini... Anche un adulto se non in regola con le vaccinazioni può essere un portatore, anche un bambino vaccinato può ammalarsi di pertosse ( e di nuovo richiamo alle statistiche ufficiali) e comunque può essere portatore sano... Quindi perché deve essere mia figlia non vaccinata e non il salumiere o la vicina di casa, o il fratello appena vaccinato il portatore sano?
Ci sono stati in cui la copertura vaccinale è elevatissima, in cina arriviamo al 99%...eppure le malattie non sono ancora debellate...allora come possiamo spiegarlo? Come spieghiamo i bambini vaccinati che si ammalano? Quindi io dovrei rischiare la salute di mia figlia e poi? I bambini si ammalano comunque ed è portatore sano comunque...quindi c'è qualcosa che non torna..non trova?
Perché ha sentito il bisogno di iscriversi all'associazione Comilva? qual'è il vostro obiettivo?
Seguo Comilva da molti anni, ancor prima che nascesse mia figlia.
I medici avvocati ma anche i volontari sono persone molto preparate che non lasciano mai nulla al caso, non esistono “ho sentito dire” oppure “la figlia di mia cugina” o “è successo ad un bambino del paese”, dati, numeri fatti, sempre citazioni da fonti ufficiali. E questo è importante e da molta serenità.
Appoggio comilva perché mi riconosco nel loro manifesto (si trova facilmente sul sito) e ritengo che la LIBERTÀ di scelta sia fondamentale per un genitore che non si trovi costretto a fare trattamenti a suo figlio che potrebbero anche lederne la salute in maniera grave. Io quando mi confronto con i genitori “vaccinatori” spesso mi trovo a parlare con persone che nemmeno sanno quali sono i vaccini che hanno fatto ai loro figli. Non sanno cos'è la risposta anticorpale, non sanno che nei vaccini ci sono componenti pericolosi..e non parlo solo del famigerato mercurio, o alluminio o formaldeide. Parlo degli antibiotici...ma io a 3 mesi come faccio a sapere se mio figlio è gravemente allergico?

Fonte: Corriere di Bologna
http://www.informasalus.it/it/articoli/obiettrice-comilva.php 

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