lunedì 19 ottobre 2015

Le farmaceutiche comandano, l'Italia obbedisce

Le case farmaceutiche sono partite al contrattacco. Dopo aver visto un regolare declino nel numero dei bambini vaccinati, dovuto alle informazioni sui loro pericoli che circolano da anni sulla rete, i giganti americani della siringa hanno messo in moto la loro potente macchina politica, e le conseguenze iniziano a farsi sentire a livello planetario: la California ha appena approvato una legge che toglie ai genitori la possibilità di rifiutarsi di far vaccinare i propri figli "per motivi personali o religiosi", per vederli ammessi alle scuole pubbliche o private. 

In altre parole, mentre prima un genitore poteva dire "sono contrario a far vaccinare mio figlio, perchè penso che il vaccino metta a rischio la sua salute" (e se ne assumeva tutte le responsabilità), ora non potrà più farlo: o fa vaccinare il proprio figlio, oppure dovrà educarlo a casa sua, in maniera privata ("home schooling").

L'Italia naturalmente, governata da lacchè servi degli americani, si sta prontamente allineando al diktat delle case farmaceutiche. [...]
Come scrive Repubblica,  
"Gli assessori alla Sanità delle Regioni italiane oggi a Roma hanno deciso all'unanimità di inserire nel nuovo "Piano nazionale di prevenzione vaccinale", che si sta scrivendo in questi giorni, anche la previsione di non ammettere nelle scuole i bambini che non siano in regola con il libretto di vaccinazioni."  
Invece di restringere fino all'impossibile le opzioni del genitore di rifiutare la vaccinazione, da noi hanno pensato di escludere direttamente dalle scuole gli alunni che non siano vaccinati.

Naturalmente, questa scelta va in diretto conflitto con un sacrosanto principio, chiamato "scuola dell'obbligo". Come puoi impormi di frequentare la scuola elementare, per legge, ma contemporaneamente accettarmi solo se io accetto di vaccinare mio figlio?

A casa mia questo si chiama ricatto.

Ma i nostri lacchè delle case farmaceutiche hanno un ragionamento di ferro da contrapporre a questa tesi. Sentite ancora cose dice l'articolo citato:  
"In questo modo verrebbe ripristinata una regola che un tempo era in vigore e che venne cancellata 18 anni fa da una circolare in cui si stabiliva che il diritto alla scuola non poteva essere eliminato per i vaccini. "Ma quelli erano i tempi nei quali la copertura era altissima - commenta il coordinatore degli assessori, l'emiliano Sergio Venturi - . Adesso ci sono zone del Paese dove siamo molto bassi". Nel Riminese, ad esempio, si viaggia intorno all'85%, vuol dire che in una classe di bambini possono essercene tre che non hanno fatto le vaccinazioni obbligatorie. La preoccupazione è alta e gli assessori hanno preso una posizione forte."
In altre parole, quello che una volta era un "diritto alla scuola che non può essere eliminato per i vaccini", oggi diventa eliminabile perchè solo le percentuali dei vaccinati stanno scendendo.

Ovvero, i diritti del cittadino esistono solo se non entrano in conflitto con gli interessi commerciali. Altrimenti, i secondi prevalgono sui primi.

Inoltre, c'è un altro problema filologico da risolvere, e sta nella frase  
"... vuol dire che in una classe di bambini possono essercene tre che non hanno fatto le vaccinazioni obbligatorie." 
 Embèh? Chissenefrega se ci sono in classe dei bambini non vaccinati? Se il tuo è vaccinato, perchè mai ti dovresti preoccupare di quello che succede agli altri?

A questa domanda nessuno finora è riuscito a dare una risposta seria, e questo da solo dovrebbe bastare a far capire quali siano i veri interessi che si muovono dietro a queste ignobili operazioni di terrorismo mediatico.

E poi c'è un'altra frase, nell'articolo, che rischia di sfuggire ai meno attenti: nel passaggio relativo ai problemi causati dai tagli alla sanità, c'è scritto:
"Ci sono sempre più spese da affrontare, come il rinnovo dei Lea, livelli essenziali di assistenza, che costa 900 milioni. Inoltre, stanno arrivando sul mercato molti farmaci innovativi che sono costosissimi."
Ah, già. "Inoltre", stanno arrivando sul mercato molti farmaci innovativi che sono costosissimi.

Ma guarda un po' che coincidenza.

 
Massimo Mazzucco

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