L'allarme giunge da Omeoimprese, associazione delle aziende che producono e distribuiscono medicinali omeopatici, che chiede al ministero della Salute di prendere “una posizione ufficiale”.
"Le strade percorribili - afferma Giovanni Gorga, presidente di Omeoimprese - sono soltanto due: la proroga della scadenza dei dossier a giugno 2018 in fase di conversione in legge del decreto Milleproroghe oppure una dichiarazione del Governo che motivi questo diniego e la volontà esplicita di affossare il settore. In barba a migliaia dilavoratori che rischiano il posto".
"Le nostre istanze – prosegue Gorga - sono state ignorate dal Dl Milleproroghe: ora restano meno di due mesi per ‘correre ai ripari’ ed evitare il peggio. Ma con quali certezze? Il processo di registrazione si è finalmente avviato, ma l’elevatissimo numero di dossier e le difficoltà emerse per le caratteristiche proprie dell’omeopatia e le differenze con l’allopatia, richiedono almeno un anno in più. Qui c’è in gioco il posto di lavoro di quattromila addetti, decine di aziende rischiano la chiusura entro l’anno. Qual è la strategia del ministero della Salute?".È quanto chiede Gorga sottolineando che:
"otto milioni di italiani utilizzano farmaci omeopatici, prescritti da 20 mila medici: con questo processo passeremo da circa 13 mila prodotti in commercio a 5-6 mila".
fonte: http://www.informasalus.it/it/articoli/omeopatia-piccole-medie-aziende.php
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